Supervissuto, Netflix annuncia la docuserie su Vasco Rossi (teaser)
Cinque episodi in cui Vasco ripercorre la sua carriera e la sua vita
Fonte: Giovanni Menici/Netflix
Attraversare gli anni Settanta, gli Ottanta, i Novanta, i Duemila e i Dieci del nuovo millenio, tra scelte di vita ed artistiche, problemi di salute e un mondo che cambia. Vasco Rossi l’ha fatto ma, parole sue, non è un sopravvissuto, ma una Supervissuto: questo sarà anche il titolo della nuova docuserie annunciata da Netflix.
In uscita prossimamente, Supervissuto sarà un appuntamento imperdibile per tutti i fan del Blasco, che ha accettato di guardare indietro alla sua carriera e non solo e di raccontarla davanti ad una telecamera. Un’opportunità resa possibile dai due anni di stop dei suoi numerosi impegni causato dalla pandemia.
Di cosa parla la docuserie Netflix su Vasco Rossi?
Il maggiore tempo a disposizione ha permesso quindi a Vasco Rossi di mettersi al lavoro su questo progetto, composto da cinque episodi, tanti quanti i decenni che saranno raccontati dai suoi punti di vista. Dagli esordi degli anni Settanta, in un clima a dir poco teso per il nostro Paese, passando per gli Ottanta, gli anni dell’affermazione e definiti da Vasco “i più stupidi del secolo, ma anche i più belli e i più divertenti”.
Quindi gli anni Novanta, quelli in cui ha deciso di metter su famiglia ed “uscire dallo Stupido Hotel” e gli anni Duemila, segnati dalla depressione causata dalla perdita di alcuni amici. Negli anni Dieci, i problemi di salute, “tre malattie mortali” per cui è stato “preso un pelo”; e infine il 2020, l’anno della pandemia. Di materiale, insomma ce n’è.
La serie seguirà Vasco nei luoghi più importanti per lui, da Zocca, sua città natale, a Los Angeles e, attraverso interviste, materiali d’archivio e testimonianze di chi lo ha accompagnato in questi anni, ripercorre la sua e le molte storie che stanno dietro alle sue indimenticabili canzoni.
Presentato in anteprima alla tappa bolognese del Vasco Live, Supervissuto è stato scritto da Igor Artibani e Guglielmo Ariè, insieme a Pepsy Romanoff, anche regista della docuserie. A produrre Solaris Media di Guglielmo Ariè e Azzurra Ariè in collaborazione con la casa di produzione Except di Maurizio Vassallo e Pepsy Romanoff.