Alluvione Emilia Romagna: il dolore di Gene Gnocchi a Citofonare Rai2, gli angeli di Forlì a Domenica in
Quando anche l’intrattenimento diventa veicolo di informazione e di testimonianza di vite
La terra è la casa delle nostre radici. Anche se ci allontaniamo da casa, qualcosa ci tiene comunque legati alle nostre origini. Quello che è successo la scorsa settimana in Emilia Romagna e nelle Marche è qualcosa di tragico. Una tragedia immane: un alluvione. Case distrutte dalla forza dell’acqua, che ha trascinato fango, metri di fango, che hanno riempito strade e case, rendendo il paesaggio di quelle zone un qualcosa di lunare.
Tutte quelle immagini hanno riempito la televisione in questi giorni attraverso i telegiornali ed i programmi di informazione. L’intrattenimento domenicale non si è sottratto di parlare di questa immane tragedia. In particolare le due trasmissioni dell’intrattenimento del day time Rai ne hanno parlato. Ha iniziato nel mezzogiorno di Rai2 il programma condotto da Paola Perego e da Simona Ventura “Citofonare Rai2“. Nel corso di questa trasmissione c’è stato un toccante collegamento da Faenza con Gene Gnocchi, che ha smesso i panni del comico, per mettere quelli del concittadino di tutte quelle persone che hanno perso tutto per questa terribile alluvione.
“Quello che è successo è incredibile. Io ho degli amici di Faenza che hanno perso tutto, hanno perso la casa, l’attività lavorativa e tutte le cose più care che avevano. Non sono in grado nemmeno di parlare. Quando noi diciamo che questa terra non è abituata a chiedere ma a rimboccarsi le maniche è vero, però mai come in questo momento questa terra da sola non ce la può fare. C’è bisogno di tutti, quello che posso dire nella commozione, faccio fatica a parlare, è che attraverso tutti i canali possibili dateci una mano”.
Domenica in poi si è collegata in diretta con Forlì con l’inviato della Vita in diretta Ercole Rocchetti. Le immagini strazianti di chi ha perso tutto. I cumuli di mobili, elettrodomestici ai lati delle strade, sui marciapiedi, a testimonianza di intere vite perse per colpa della furia dell’acqua. Allo stesso tempo però le parole di ragazze e di ragazzi che sono accorsi per aiutare quelle povere popolazioni a togliere il fango dalle strade e dalle case prima che diventi cemento. In seguito è intervenuto anche il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini.
L’Italia buona, la Romagna buona, fatta di gente che si è rimboccata le maniche per aiutare il prossimo. Alla domanda del giornalista sul motivo per cui fanno questo, la risposta è stata di quelle che ti fanno essere ottimisti sul futuro del nostro paese: “Siamo certi che se fosse capitato a noi, loro avrebbero fatto la stessa cosa“. Ecco questa è la televisione che ci piace. Una televisione che va sul posto. Una televisione che documenta direttamente, facendo parlare la gente che agisce per aiutare il prossimo.
Cara Rai, meno studio e più reportage direttamente sui luoghi. Facciamo parlare la gente, facciamo parlare gli angeli che stanno in Romagna in questi giorni, ricoperti di fango. Facciamo parlare i comici nelle vesti di esseri umani. La televisione serve anche a questo, forse prima di tutto a questo. Poi ci sarà spazio per i dibattiti da studio, per far parlare i politici, gli esperti, i meteorologi. Ci sarà spazio per i processi. Ci sarà spazio per accertare le responsabilità. Ora è il momento di far parlare la gente, di far parlare le immagini e di dare un volto agli angeli. Sarebbe bella una prima serata su Rai1 fatta in loco, raccontando le storie di quella gente e dei loro salvatori. La palla passa alla nuova dirigenza Rai.
P.S. Brava la Rai che giustamente poi ha tolto la consueta sovrimpressione del programma di prima serata, per lasciare fisso in video l’IBAN IT69G0200802435000104428964 per sostenere le popolazioni dell’Emilia Romagna attraverso delle donazioni.