I palcoscenici dei grandi eventi dal pubblico internazionale possono generare ansia in coloro a cui viene chiesto di ricoprire il ruolo di conduttore o conduttrice. La folla, l’idea dei milioni di telespettatori davanti alla tv ed ai dispositivi mobili, e non da ultima la critica possono portare ad assumere un basso profilo ed a restare nella propria confort zone. Il palco dell’Eurovision Song Contest, ad Hannah Waddingham, ha fatto invece l’effetto contrario.
Possiamo dire che dall’edizione 2023 della rassegna canora tenutasi a Liverpool sia nata una stella? Sì e no: Hannah Waddingham non è certo una debuttante, e se è riuscita a reggere un palco così importante ed un pubblico così numeroso (e chiassoso, com’è nella tradizione della manifestazione) quale è quello dell’ESC è per via non solo del suo talento, ma anche dei numerosi anni di esperienza che ha alle sue spalle.
Gli appassionati di serie tv, d’altra parte, la conoscevano già: Waddingham ha ricoperto, tra il 2015 ed il 2016, il ruolo di Septa Unella in otto episodi di Game of Thrones (per intenderci: è colei che segue Cersei nella famosa camminata della vergogna, suonando la campana per le strade di Approdo del Re ed urlando “Shame!”), ma negli ultimi anni è diventata anche Rebecca Welton, la titolare del Richmond, la squadra di calcio al centro delle avventure di Ted Lasso. Un ruolo, quello di Becca, che nel 2021 le è valso l’Emmy Award come Miglior attrice non protagonista di una serie comedy.
Due ruoli iconici (la gif di Septa Unella è finita prima o noi nelle nostre chat, ammettiamolo) che hanno però segnato solo una piccola parte di una carriera che solo un’attrice di talento come Waddingham poteva intraprendere. Un talento ereditato dalla madre, la cantante lirica Melodie Kelly, a sua volta figlia di cantanti d’opera. Kelly, una volta entrata alla English National Opera, ha inevitabilmente contagiato Hannah della stessa passione.
Dopo la laurea all’Academy of Live and Recorded Arts, per Waddingham il teatro è stato il suo primo banco di prova -sia nel Regno Unito che a Broadway-, diventando subito un’apprezzata attrice di musical. Tra le produzioni a cui ha preso parte, “Spamalot”, “A Little Night Music”, “Into the woods” ed “Il Mago di Oz”.
In mezzo, qualche ruolo per il piccolo schermo, ma il passaggio da attrice teatrale ad attrice anche di serie tv non è stato semplice, come raccontato da lei stessa: «Nella televisione britannica vedi sempre le stessa facce», aveva raccontato un paio di anni fa, «ero frustrata. Ho dovuto andare oltreoceano per vedere il mio lavoro riconosciuto. E sinceramente non credo che sia giusto».
La popolarità che le ha dato le tv è giunta grazie a Game of Thrones, sul cui set è giunto solo otto settimane dopo la nascita della figlia. La carriera di Waddingham si sarebbe potuta consolidare negli Stati Uniti, ma preferì tornare a casa per seguire la figlia, a cui nel frattempo fu diagnosticata la porpora di Schönlein-Henoch. Da lì, la decisione di lavorare a progetti vicino casa.
Come Sex Education, in cui ha interpretato Sofía Marchetti per undici episodi. «Prima di tutto e soprattutto sono una madre, una madre single», ha detto. Una volta migliorate le condizioni della figlia, fece una richiesta all’Universo: trovare un lavoro che le permettesse di non allontanarsi troppo dalla famiglia ma anche di avere una sicurezza economica. «Qualcosa che mostri quello che so fare e ciò che ancora non so di poter fare». Poco dopo, giunge l’audizione per Ted Lasso, «le cui riprese sono a quaranta minuti da casa mia».
La vittoria agli Emmy Award ha confermato il suo talento, che ora sta iniziando ad affiorare anche al cinema: Waddingham è stata nel cast di “Hocus Pocus 2” e sarà nel cast di “Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte 2”, a fianco di Tom Cruise.
La conduzione dell’Eurovision Song Contest, dicevamo in apertura, poteva essere un semplice tassello da aggiungere al suo curriculum. Eppure, fin dalla prima semifinale è apparso chiaro che Hannah Waddingham non voleva solo introdurre i cantanti, ma anche intrattenere. E così, tra scene di air guitar, acuti da fare invidia ad alcuni concorrenti in gara e un francese parlato più che fluentemente (tra le lingue che conosce c’è anche l’italiano: chissà che non ci regali un saluto dedicato nella Grand Finale), Hannah Waddingham è diventata una delle rivelazioni di questo Eurovision 2023. Rivelazione sì, ma non affatto scontata.