Rai Vaticano inaugura un nuovo studio televisivo intitolato al “Giubileo 2025”
Inaugurato questa mattina a Roma presso la sede di Rai Vaticano di Borgo Sant’Angelo un nuovo studio televisivo intitolato al “Giubileo 2025”
È stato inaugurato questa mattina a Roma presso la sede di Rai Vaticano di Borgo Sant’Angelo un nuovo studio televisivo intitolato al “Giubileo 2025”. Alla presenza del Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione monsignor Rino Fisichella, del sindaco di Roma Roberto Gualtieri e dell’amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes (del cui destino in Rai vi aggiorniamo qui), Stefano Ziantoni, direttore di Rai Vaticano, ha presentato il nuovo studio, che avrà come nome un richiamo all’evento religioso più importante del prossimo biennio.
Il nuovo studio, connesso con i centri di messa in onda di Saxa Rubra e della Sala Stampa del Vaticano, verrà utilizzato per le dirette, gli approfondimenti e le cronache legate al Giubileo, al Pontefice e alla Santa Sede. Proprio del Giubileo 2025 si sta occupando Rai Vaticano dall’inizio dell’anno con la trasmissione Giubileo 2025. Pellegrini di speranza, un programma di Stefano Ziantoni, scritto con Nicola Vincenti, che si propone come approfondimento mensile in vista dell’anno giubilare.
“Era un vecchio magazzino che abbiamo riadattato a studio. Giuseppe De Carli per il Giubileo del 2000 lo aveva creato questo studio, ma poi ovviamente è diventato un magazzino” spiega Stefano Ziantoni. Il piccolo studio, disegnato nella sua scenografia da Stefania Garavini, una scenografa interna Rai, potrà accogliere tutte le testate dell’azienda, che avranno la possibilità di personalizzare lo studio con il proprio logo.
Stando a quanto riportato da Ziantoni, ad esempio, Rai News 24 avrebbe già sfruttato il nuovo studio messo a disposizione da Rai Vaticano, che si servirà della struttura per delle interviste e per la realizzazione di un programma. Lo stesso programma sul Giubileo dal gennaio 2024 dovrebbe diventare settimanale. “Abbiamo concordato con l’amministratore delegato la necessità e il dovere di accompagnare i telespettatori e gli italiani verso il Giubileo del 2025” ha concluso Ziantoni, ribadendo che il Giubileo non è solo un grande evento “religioso e teologico”, ma anche “culturale, turistico e sociale”.