Home Nove Pino Rinaldi a TvBlog: “Nella versione italiana di Faking it è stata aggiunta la conduzione. Nuova edizione? Avremmo altre storie da raccontare”

Pino Rinaldi a TvBlog: “Nella versione italiana di Faking it è stata aggiunta la conduzione. Nuova edizione? Avremmo altre storie da raccontare”

Alla sua prima esperienza sul Nove, Pino Rinaldi racconta a TvBlog la sua esperienza alla conduzione di Faking it – Bugie o verità?

6 Aprile 2023 11:25

Questa sera, a partire dalle 21:25, arriva sul Nove il terzo appuntamento di Faking it – Bugie o verità?, il nuovo programma true crime dove Pino Rinaldi, insieme a tre esperti (Margherita Carlini, Diego Ingrassia e Felix B. Lecce), ripercorre casi di cronaca nera in cui si cercherà di cogliere dai comportamenti e dal linguaggio del corpo dei protagonisti la loro colpevolezza o meno nei singoli casi di puntata. La puntata di questa sera racconterà l’omicidio di Dino Reatti, avvenuto nella notte fra il 7 e l’8 luglio 2012. A scontare una condanna di 21 anni e 2 mesi di reclusione è l’allora moglie Sonia Bracciale, che si è sempre dichiarata innocente. TvBlog ha avuto modo di intervistare Pino Rinaldi prima di questo terzo appuntamento – quarto se si considera la puntata pilota andata in onda lo scorso 10 settembre su Lorys Stival.

Faking it è un adattamento di un format straniero. Come vi ha condizionato la versione internazionale del format nel realizzarne una italiana?

Il format internazionale non prevedeva la presenza di un conduttore: la mia figura non era quindi prevista, mentre erano previsti solo i tre esperti. Non perché la faccia io la conduzione, secondo me, così come lo abbiamo costruito, il format è migliorato tantissimo perché c’è bisogno di una persona che tenga unita tutta la storia, al di là del tecnicismo degli esperti, che è la peculiarità di questo programma.

Come è avvenuta la scelta degli esperti?

Gli esperti, così come me, sono stati scelti da Discovery e Stand by me. Posso solo dire che l’aspetto più importante di Faking it è l’aspetto conoscitivo. Il programma ha infatti la peculiarità di affrontare il tema del linguaggio, attraverso lo studio della programmazione neurolinguistica, ripercorrendo una storia criminale. 

La puntata su Lorys Stival andata in onda a settembre vi servì per tarare le successive oppure le puntate che stanno andando in onda ora erano state già registrate?

A settembre andò in onda quella solo puntata su Lorys Stival perché avevamo registrato solo quella: solo dopo abbiamo registrato tutte le altre puntate che ora Discovery sta mandando in onda sul Nove. 

Per scegliere le storie da affrontare come avete bilanciato la notorietà dei fatti di cronaca con la necessità di avere del materiale audio-video sui casi da raccontare?

Per quanto mi riguarda una storia meno conosciuta vale come una storia conosciuta. Ogni storia dal momento che va in tv diventa conosciuta e ha delle peculiarità e delle caratteristiche che vanno oltre il corso del crime. 

Sarebbero già pronte altre storie per nuove puntate?

Io mi auguro che il programma vada bene per poter raccontare altre storie. Ne avremmo già altre interessanti da raccontare. 

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