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Succession 4, su Sky e NOW torna il capolavoro della serialità contemporanea

Dieci nuovi episodi rilasciati settimanalmente su Sky e NOW ogni lunedì

3 Aprile 2023 06:30

Spesso si abusa della parola “capolavoro” arrivando a svilirne l’importanza e la portata, almeno finché non arrivano opere capaci di ristabilire il giusto senso della misura delle cose. Succession, nel mondo della serialità contemporanea, dovrebbe essere usato come metro per l’utilizzo del termine “capolavoro” associato alla serialità. E sarà difficile una volta terminata questa quarta stagione che concluderà la serie, continuare a usare con leggerezza la parola “capolavoro”. La quarta stagione di Succession debutta il 3 aprile su Sky Atlantic e NOW in streaming, disponibile on demand come le sue tre precedenti stagioni. Dieci nuovi episodi rilasciati settimanalmente (come è giusto che sia) ma a una settimana di ritardo dagli Stati Uniti. Quindi per i fan più accaniti di questa serie sarà importante riuscire ad evitare gli spoiler nel corso della stagione.

Succession dove eravamo rimasti e cosa ci aspetta nella stagione 4

La serie tv creata da Jesse Armstrong, racconta le dinamiche di potere della famiglia Roy guidati da Logan, ricco imprenditore nel settore dei media, con un impero che va dalle tv, ai giornali, ai parchi divertimento. Una famiglia che ai più ha ricordato quella dei Murdorch per la portata del loro impero, per il fatto che il fondatore non fosse americano (Rupert Murdoch è australiano come Logan Roy è scozzese), per il processo di vendita della Royco paragonabile a quello della Fox. Al di là delle ispirazioni più o meno reali, l’obiettivo della serie è raccontare una famiglia ricca e potente negli Stati Uniti di oggi con tutte le implicazioni socio-economiche conseguenti.

Alla fine della terza stagione lo scontro tra Logan e i suoi tre figli Shiv/Siobhan, Kendall e Roman era arrivato a una rottura definita anche per colpa del tradimento del marito di Siobhan, Tom Wambsgans, mentre la Royco sta per essere venduta al visionario imprenditore Lukas Matsson. La quarta stagione di Succession riparte da queste dinamiche, da un lato i tre fratelli più uniti che mai e decisi a lanciare un proprio impero dei media, dall’altra l’anziano padre che sta già studiando cosa fare con i soldi della vendita. Entrambi mettono nel mirino l’azienda concorrente Pierce di impronta più liberal-progressista rispetto alla Royco ma sempre attenta all’offerta migliore. La famiglia Roy supererà anche questa crisi? Riuscirà il figlio maggiore di Logan, Connor, a trovare il proprio spazio di potere? Tornerà Marcia nella vita della famiglia Roy? Tutte queste domande e molte altre ancora troveranno una risposta negli ultimi episodi di Succession.

Succession 4 il commento

Succession incorpora in un unico prodotto il meglio di diversi generi, unendo elementi delle migliori commedie, tragedie, dei migliori drammi familiari e dei migliori racconti sulle dinamiche di potere. Un concentrato unico capace di essere al contempo distanti dallo spettatore per affrontare storie che riguardano il famigerato 1% ricco della popolazione mondiale, ma al tempo stesso vicinissime, presentando insicurezze e fragilità, rivalità e gelosie tipiche di ciascuno di noi. La spasmodica ricerca dell’approvazione paterna è forse uno degli elementi basici di ogni racconto umano, così come il desiderio di potere, del successo, ma anche l’incapacità di adattarsi all’ambiente in cui ci si trova. Ogni personaggio al di là della profonda ricchezza che lo eleva rispetto agli altri, potrebbe tranquillamente rappresentare ciascuno di noi. Succession racconta le relazioni umane attraverso lo specchio distorto di una vita da ricchi. Oltre il lusso eccessivo, perché sognare una vita fatta di costante tensione, di rivalità perenni, di confronti mai sinceri, di totale assenza di amore e affetto.

Jesse Armstrong mette alla berlina la società di oggi, il suo bisogno di apparire mostrando la fragilità e l’inconsistenza dietro le maschere. Succession incarna il confronto-scontro tra la generazione dei boomer che ha costruito la società occidentale in cui viviamo e quella dei millennial, cresciuta all’ombra di un mondo plasmato da altri e spinta a dimostrare costantemente di poterne far parte. Una generazione fragile, stretta tra l’ambizione degli anziani e la vivace freschezza dei giovani, che ne erodono gli spazi di esistenza senza mostrare quella riverenza che i millennial erano obbligati a dare agli adulti. Incapaci di “uccidere i padri” finiscono per soccombere al mondo da loro costruito, lasciando che siano altri a prendere il posto che spettava loro. I Roy incarnano quelli che negli Stati Uniti vengono chiamati “nepo boy”, privilegiati inseriti in società per il cognome che portano e che non hanno mai lottato per ottenere qualcosa. Una fragilità che è però insita anche nell’animo di una generazione cresciuta in un benessere costruito da altri.

Oltre la riflessione sociale che suscitano i primi 4 episodi di Succession che abbiamo avuto modo di vedere in anteprima, in questa nuova stagione si respira la sensazione di essere arrivati alla tappa decisiva del racconto della serie, si percepisce lo spirito da ultima stagione. Tornano anche gli elementi che hanno fatto la fortuna della serie come le scene collettive e caotiche, il sottile sarcasmo che si nasconde dietro a ogni frase, i continui “non detti” che si celano in ogni battuta. Ma anche l’eleganza estrema di ogni scena e l’incredibile lavoro della messa in scena, della regia, del montaggio. Un capolavoro contemporaneo che avrà un posto indelebile nella storia della serialità.

Succession 4 il cast

Il cast è fondamentale per la buona riuscita di una serie tv, ma quando una sceneggiatura è solida come quella di Succession, non servono nomi altisonanti per raggiungere la perfezione. Il ruolo di Logan Roy è saldamente nelle mani di Brian Cox i suoi figli sono interpretati da Jeremy Strong nei panni di Kendall, Sarah Snook è Siobhan, Kieran Culkin è Roman e Alan Ruck è Connor. Lukas Matsson è interpretato da Alexander Skarsgård, Tom è Matthew Macfadyen, Nicholas Braun è il cugino Greg.

L’impianto della serie tv è fortemente corale, quindi oltre al nucleo principale familiare ci sono tanti attori che ruotano attorno alla famiglia e alle imprese Roy. Nel cast così troviamo J. Smith-Cameron, Peter Friedman, David Rasche, Fisher Stevens, Hiam Abbass, Justine Lupe, Dagmara Domińczyk, Arian Moayed, Scott Nicholson, Zoë Winters, Annabelle Dexter Jones, Juliana Canfield e Jeannie Berlin. Inoltre tornano Harriet Walter (Lady Caroline Collingwood), James Cromwell (Ewan Roy), Natalie Gold (Rava Roy), Caitlin Fitzgerald (Tabitha), Ashley Zukerman (Nate Sofrelli), Larry Pine (Sandy Furness), Mark-Linn Baker (Maxim Pierce), Pip Torrens (Peter Munion). E tra le novità di stagione troviamo Annabeth Gish, Adam Godley, Eili Harboe e Jóhannes Haukur Jóhannesson.

Succession 5 non si farà

La quarta stagione di Succession è anche l’ultima. Jesse Armstrong poco prima dell’avvio della stagione, ha annunciato che saranno gli ultimi 10 episodi per le avventure della famiglia Roy. Una notizia che dovrebbe far felici i fan della serie perché quando un autore è consapevole del percorso che vuole intraprendere e della conclusione che vuole dare a una serie tv, è sempre un aspetto positivo per la costruzione narrativa della stessa. Certo un pizzico di delusione è inevitabile ma dalla produzione e da HBO hanno già iniziato a parlare di possibili e potenziali spinoff, anche se non ci sono ancora piani concreti.

Succession 4 la programmazione, come vedere la serie

La quarta stagione di Succession è composta da 10 episodi rilasciati ogni lunedì a partire dal 3 aprile su Sky eNOW in streaming, in onda su Sky Atlantic alle 21:15, disponibili on demand fin dal mattino. La serie arriva in Italia con un ritardo di 8 giorni rispetto agli Stati Uniti per la versione doppiata dove è in onda la domenica e dove è iniziata il 26 marzo, mentre in versione originale con sottotitoli il rilascio è a meno di 24 ore dagli USA.