Gianni Minà è morto all’età di 84 anni
Il popolare giornalista è scomparso a causa di “una breve malattia cardiaca”.
Gianni Minà è morto all’età di 84 anni. Si tratta di uno dei giornalisti italiani più popolari di sempre. A darne l’annuncio il suo profilo Facebook, che scrive:
“Gianni Miná ci ha lasciato dopo una breve malattia cardiaca. Non è stato mai lasciato solo, ed è stato circondato dall’amore della sua famiglia e dei suoi amici più cari.
Un ringraziamento speciale va al Prof. Fioranelli e allo staff della clinica Villa del Rosario che ci hanno dato la libertà di dirgli addio con serenità”.
Nato a Torino, debuttò con la carriera da giornalista nel 1959 al quotidiano torinese Tuttosport, invece un anno dopo esordì in Rai collaborando alla realizzazione dei servizi di sport sui Giochi Olimpici di Roma nel 1960. Arrivato a Sprint, rotocalco sportivo con la direzione di Maurizio Barendson, dal 1965 si occupò di documentari e inchieste per diverse trasmissioni, tra i quali Tv7, AZ, un fatto come e perché, Dribbling, Odeon. Tutto quanto fa spettacolo e Gulliver.
Assieme a Renzo Arbore e Maurizio Barendson diede vita L’altra domenica, e nel 1976 venne assunto al Tg2 diretto da Andrea Barbato. Nel 1981 gli venne conferito il Premio Saint Vincent in qualità di miglior giornalista televisivo dell’anno. Dopo aver collaborato con Giovanni Minoli nello storico rotocalco Mixer, debuttò come conduttore di Blitz, trasmissione di Rai2 della quale fu anche autore, portando in studio ospiti del calibro Eduardo De Filippo, Federico Fellini, Jane Fonda, Enzo Ferrari, Gabriel Garcia Marquez e il grande pugile Muhammad Ali sul quale scrisse anche un libro.
Ma Gianni Minà ha vissuto una seconda ondata di popolarità grazie alla famosa imitazione di Fiorello all’interno del suo show Viva Radio 2. Giocando sul viscerale amore di Minà per Cuba, il comico siciliano si divertiva a far raccontare aneddoti surreali al suo personaggio presentando un elenco sterminato di personalità che nulla avevano a che fare con lui, come per esempio: “Siamo io, Fidel, Ivan Pedrosa, Pagopena, Sotomayor, Stefano Cerioni, John Cassavetes, Jem Pacheco, Brigitta Bulgari, Enrico Lo Verso, Boginsky, Laura magoni, Red Canzian, Stefano Rebonato, Cristiano Gatti, Fiorella Pierobon, Carlo Croccolo, Samantha De Grenet, Valery Borzov”.