Bruno Vespa e i plastici: dalle Torri Gemelle ad Avetrana, da Cogne al Ponte sullo stretto, una saga senza fine
Bruno Vespa ieri sera ha riproposto a Cinque minuti il plastico del Ponte sullo stretto di Messina. Un marchio di fabbrica della sua tv
“Perché dovrei pentirmi della scelta di utilizzare i plastici? Tirano da morire. Il primo plastico è stato fatto in realtà da Corrado Augias quindi noi abbiamo solo scoperto l’acqua calda. E poi scusate i quotidiani non hanno la mania dei grafici? E’ lo stesso discorso. Plastici forever“. Così Bruno Vespa difese nel 2012 in un’intervista rilasciata a TvZoom uno dei suoi marchi di fabbrica. Ed in effetti i plastici sono ancora lì, nelle sue mani. Ieri sera l’ultimo capitolo, in ordine cronologico, di una saga destinata a non avere fine. Non a Porta a Porta, ma a Cinque minuti, la striscia quotidiana che il giornalista conduce da qualche settimana su Rai1 subito dopo il Tg1 della sera.
Accanto al ministro Matteo Salvini ecco il grande ritorno del plastico del Ponte sullo stretto. Che si farà, assicura il leader leghista, con la prima pietra posta entro due anni (daje a ride). Tutto iniziò l’11 settembre 2001. A quella data risale la prima ‘scultura’ targata Bruno Vespa: il plastico delle Torri Gemelle (foto qui sotto).
Da quel momento il plastico divenne un oggetto simbolo della tv di Vespa, una sorta di feticcio, ideale da portare in scena soprattutto nei casi di cronaca nera, da Cogne ad Avetrana, passando per il caso Marrazzo, per la vicenda di Garlasco, per l’attentato alla base di Nassirya e per la Costa Concordia. Ma anche per il terremoto in Emilia del 2012 e per la tragedia del Ponte Morandi, con l’allora ministro Toninelli che nelle fotografie sorridente, con conseguenti polemiche, che già in situazioni normali segnavano praticamente ogni apparizione dei plastici, perché “così si spettacolarizza una tragedia” e cose del genere.
Il plastico di Bruno Vespa si è palesato anche in occasioni più leggere. Per esempio, nel 2015 ne fu realizzato uno che riproduceva lo studio di The Voice of Italy. Una trovata per lanciare la terza edizione del talent show all’epoca in onda su Rai2. E come dimenticare quando a Porta a Porta fu mostrato il modellino di Montecitorio? Era il 2010 e il governo allora presieduto da Silvio Berlusconi evitò la sfiducia per soli tre voti.