Incastrati 2 su Netflix, Ficarra e Picone contro la mafia: “Sorridere è l’unico modo per affrontare la realtà”
I 6 episodi della seconda stagione di Incastrati sono disponibili dal 2 marzo in streaming.
La seconda stagione di Incastrati arriva su Netflix in streaming da giovedì 2 marzo in tutti i paesi in cui il servizio è attivo. Sei episodi conclusivi per un progetto che Ficarra e Picone hanno immaginato proprio per uno sviluppo in due stagioni. Infatti gli ultimi sei episodi sono proprio la conclusione di un percorso iniziato più di un anno fa, come se fossero il secondo tempo di film. Durante la presentazione a Roma della serie li abbiamo incontrati e siamo rimasti vittima dei loro scherzi e delle loro battute.
“L’idea ci è venuta dal fatto che il thriller di per sè è la cosa più seria che ci sia” ci racconta Ficarra durante l’intervista in cui tra una battuta e l’altra, abbiamo provato a capire come hanno concepito Incastrati e soprattutto perché hanno sentito l’esigenza di trasformarla in un racconto seriale. “Non c’è niente di più divertente che prendere in giro qualcosa di serio” e la satira, l’idea di ironizzare sui generi, sulle forme diverse è un punto di forza delle due stagioni della serie. “Un delitto in Sicilia, dove forse c’entra la mafia, poi scopri che non c’entra, ma alla fine c’entra comunque” prosegue Ficarra “e poi parliamo delle donne, del comune che forse funziona e forse no, del giornalismo“.
Ma perché proprio fare una serie, proviamo a insistere “Netflix nel contratto ha scritto serie e non potevamo fare un film oppure dovevamo fare una serie formata da sei film e a chi piace fare la maratona dura troppo, 12 ore” scherzano Ficarra e Picone “è stata una svista, film o serie eravamo indecisi ed è uscito serie“. Durante la conferenza stampa di presentazione, la coppia di attori e autori di Incastrati ha evidenziato come fosse una storia che potesse essere sviluppata solo in formato seriale “la serialità ti dà la possibilità di raccontare tantissimo, di approfondire i personaggi, di mettere più trama. E poi ci permette di prendere in giro le serie tv stesse“.
The Touch of the Killer e il suo prequel The Look of The Killer sono infatti le due serie tv di cui è appassionato Salvo nella serie, costruite sugli stereotipi dei più classici procedurali americani. Le serie tv sono una passione di entrambi, come ci raccontano nell’intervista “è divertente vederle ” dice Picone “una serie è diversa dal cinema, noi parliamo delle serie come se fossero qualcosa di nuovo ma sono sempre esistite, anche se erano strutturate diversamente” “tornavo a casa per Happy Days, non c’era il cliffangher ma io dovevo vedere ogni puntata” aggiunge Ficarra. “Oggi le piattaforme le portano in tutto il mondo” continua Picone “offre la possibilità di affezionarsi ai personaggi in modo unico“.
La satira è centrale nel racconto di Incastrati, presente anche visivamente con riferimenti che magari possono sfuggire “per questo c’è la possibilità di rivederla”. Una satira sulla mafia, sullo stato, sulla burocrazia, sulle serie tv “l’unico modo per raccontare la realtà è sorriderci altrimenti è invivibile, ci sorridiamo su e passiamo oltre“.