Cinque minuti di Bruno Vespa e zero domande a Giorgia Meloni (VIDEO)
Cinque Minuti, la prima puntata del programma di Bruno Vespa è una vetrina per la Premier Giorgia Meloni. Senza contradditorio, senza domande
A giudicare dalla prima puntata (registrata) di Cinque minuti, la nuova striscia informativa di Rai1 affidata a Bruno Vespa, il punto forte sembra rappresentato dall’assenza di domande. Cioè, pare di capire, il format prevede che il conduttore suggerisca all’ospite un tema d’attualità, sul quale l’intervistato si esprime liberamente. Dall’altra parte nessuna interruzione, nessuna obiezione, nessun contraddittorio, nessuna replica. Nessuna domanda, nel senso che proprio non c’è il punto interrogativo alla fine delle frasi pronunciate dal padrone di casa.
Evidentemente, non bastavano le dichiarazioni dei politici all’interno dei Tg, ecco servito un programmino ad hoc della durata di 5 minuti, posizionato strategicamente a schiaffo dopo il Tg1 (nessuno spot nel mezzo, quindi nessuna dispersione di pubblico, poi nel caso son problemi de I Soliti Ignoti, lanciato a fine puntata da Vespa con un curioso “Buon Amadeus“).
Per la copertina, dopo la sigla con la canzone di Maurizio Arcieri, la scelta delle immagini di Giorgia Meloni in lacrime in Ucraina non è casuale ed è anzi suona come il segnale della volontà di offrire alla Presidente del Consiglio, collegata da Palazzo Chigi, una vetrina dalla quale rivolgersi a qualche milione di italiano.
E così i tre temi d’attualità offerti da Vespa alla Meloni sono la tragedia dei migranti (occasione ghiotta per la leader di Fratelli d’Italia di ribadire che “più gente parte, più gente rischia di morire, bisogna fermare le partenze“), la guerra in Ucraina (“l’abbiamo vista commossa davanti ai peluche dei bambini uccisi a Bucha“) e l’approdo di una donna, Elly Schlein, alla guida del Pd. E poi basta, finisce così. Resta solo da capire se abbia più senso sperare in cinque minuti in più di trasmissione o se ringraziare il cielo per la durata così contenuta.