Inchieste giornalistiche per raccontare l’Italia di oggi, la sua società, i suoi problemi e le possibili soluzioni. Presa Diretta torna ogni lunedì in prima serata su Rai 3 con un nuova edizione: in ogni puntata una nuova inchiesta dedicata a uno specifico argomento, con numeri, informazioni ed interviste.
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Presa Diretta 2023, puntate
Puntata 30 ottobre
L’intelligenza artificiale e Il naufragio di Cutro
Nella prima inchiesta si parla di intelligenza artificiale, che promette di cambiare in meglio la nostra vita, una rivoluzione, una rottura totale tra il prima e il dopo. E già adesso molte di quelle promesse sono realtà. Grandi opportunità dunque, ma quali sono i rischi? L’AI è una tecnologia che ha permesso alla scienza di progredire in modo impensabile, in tutte le sue discipline. Per la biologia ad esempio basta un dato: dal dopoguerra a due anni fa erano state scoperte 200mila strutture di proteine, oggi grazie all’AI siamo arrivati a 200 milioni. Per essere sviluppata però, l’Intelligenza Artificiale ha bisogno di grandi capitali in grado di far lavorare macchine gigantesche, con enormi quantità di dati. Fino a pochi anni fa questa tecnologia veniva sviluppata quasi esclusivamente nelle più importanti università, poi il settore privato ha fiutato l’affare e ha cominciato a investire. Enormi investimenti e reclutamento delle migliori menti al mondo che nessuno Stato può permettersi. Qualche numero: nel 2021 l’Unione Europea ha investito nel settore 1 miliardo di euro, lo stesso anno il settore privato ha investito più di 340 miliardi di dollari. E il trend è destinato a crescere. Quali saranno le conseguenze di questa concentrazione di potere e di ricchezza? E le strepitose opportunità offerte dall’AI per combattere il cambiamento climatico o le grandi malattie, saranno compatibili con gli interessi dei privati proprietari di questa tecnologia? Ne Il naufragio di Cutro ci si chiede cosa sia successo la notte del 26 febbraio 2023, quando a poche centinaia di metri dalla costa calabrese, sono morti in mare più di 100 migranti? Cosa non ha funzionato nella macchina dei soccorsi? La ricostruzione di quelle ultime drammatiche ore attraverso la lettura dei documenti e con le voci dei primi soccorritori accorsi sulla spiaggia, le testimonianze dei sopravvissuti e dei parenti delle vittime, i video esclusivi inviati dalla barca.
Puntata 23 ottobre
L’economia della guerra
Il programma è tornato in Ucraina per capire come lo sforzo bellico sta sgretolando la tenuta economica del paese ed è andato in Russia, per vedere da vicino l’impatto delle sanzioni occidentali. E poi in Sudafrica, al Summit dei Brics, dove è stato disegnato un nuovo ordine mondiale. Infine in Israele, per sentire cosa pensano gli israeliani delle politiche per la sicurezza dei Governi guidati da Netanyahu. All’indomani dell’invasione dell’Ucraina, l’Occidente ha lanciato il più grande sistema di sanzioni mai creato contro la Federazione Russa, per provare a piegarla sul piano economico. Sono passati quasi due anni: quali sono i reali effetti delle sanzioni sull’economia russa? Nel frattempo la guerra in Ucraina sta sistematicamente distruggendo e annientando l’economia del Paese: il suo sistema produttivo, i complessi industriali e il tessuto sociale, vincerà chi ha i soldi per continuare la guerra. Presa Diretta è andato poi a Johannesburg in Sudafrica, dove si sono riuniti i BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) e lì hanno preso decisioni cruciali. Andiamo verso la fine del dollaro e un nuovo ordine mondiale?
In studio, Federico Fubini vicedirettore del Corriere della Sera, esperto di economia e di finanza per ragionare insieme sulle conseguenze economiche delle guerre che caratterizzano il nostro presente.
Puntata 16 ottobre 2023
La guerra dei bambini
Il programma è tornato in Ucraina per raccontare la guerra e la storia dei bambini rubati. Sarebbero centinaia, migliaia, i bambini e gli adolescenti separati dalle loro famiglie e trasferiti oltre confine, in Russia. Presa Diretta ha incontrato le famiglie che ancora li cercano; ha ascoltato le storie di quelli che sono riusciti a tornare a casa; ha parlato con Mykola Kuleba, il fondatore di Save Ukraine, l’Organizzazione che si occupa di cercare e trovare i minori deportati in Russia per riportarli indietro. Poi ci si sposta a Mosca, per un’intervista esclusiva a Maria Lvova-Belova, Commissaria per i diritti dei bambini per la Federazione Russa, incriminata insieme a Putin dalla Corte Penale Internazionale per deportazione e trasferimento illegale di bambini dai territori ucraini. Ma perché i bambini sono così importanti in questa guerra? E quali sono le nuove strategie della propaganda del regime, tra lezioni patriottiche e prime crepe?
Puntata 9 ottobre 2023
La scossa elettrica
La puntata è dedicata al futuro dell’auto elettrica, in Europa e naturalmente in Italia, per capire a che punto siamo. In tutto il mondo l’industria automobilistica ha già scelto l’elettrico. In Europa quest’anno la vendita di auto elettriche ha superato per la prima volta quella delle auto diesel. L’Italia è il fanalino di coda, ultimo mercato in Europa per l’elettrico. E non sappiamo ancora quante auto elettriche Stellantis produrrà nei grandi stabilimenti ex Fiat. Quali sono gli ostacoli che rallentano l’automotive elettrico nel nostro Paese? E quali rischi corre la nostra industria automobilistica? Un viaggio in Europa tra le più importanti case automobilistiche in vista dello switch off elettrico del 2035. Siamo andati in Germania, dove sono convinti che la mobilità elettrica sia il futuro, dove investono soldi pubblici e attraggono case automobilistiche straniere. E nel mondo delle tecnologie più avanzate: batterie sempre più piccole ed efficienti, con meno litio o addirittura senza, batterie al sodio, al sale, motori a manutenzione zero. E poi c’è l’Italia. Cosa stiamo facendo per riconvertire le industrie obsolete legate alla produzione dei motori tradizionali? Quali sono le nostre scelte di politica industriale e quali gli investimenti per la transizione? Arriveranno gli incentivi richiesti per l’elettrico? Tra ritardi e burocrazia, sono in gioco posti di lavoro di oggi e di domani. Nel frattempo Stellantis investe sulla transizione all’elettrico, va a produrre dove costa meno e prolunga la cassa integrazione in Italia. Il programma ha attraversato il Paese, per parlare con gli imprenditori di categoria, con gli operai e con il sindacato, per capire quali sono le paure e le prospettive del settore. In studio, Michele De Palma, segretario generale della Fiom-Cgil per analizzare le prospettive dell’industria automobilistica italiana.
Puntata 2 ottobre 2023
Cibo sovrano
Mentre l’Europa prova a ripensare il sistema agricolo in modo più sostenibile, per rispettare la natura e la nostra salute, la produzione agroalimentare italiana in che direzione sta andando? Le politiche agricole del Governo, per difendere il Made in Italy. Siamo autosufficienti nella produzione del cibo e possiamo rinunciare alle importazioni? E gli standard degli alimenti che importiamo sono diversi dai nostri? Le telecamere del programma hanno attraversato il paese da nord a sud per raccontare l’eccellenza del nostro cibo e lo stato di salute della nostra filiera alimentare. La carne coltivata. In molti paesi si investe e si fa ricerca sul cibo del futuro perché la popolazione mondiale aumenta e c’è bisogno di alternative. PresaDiretta è andata a Singapore per assaggiarla e per capire a che punto è la ricerca scientifica. In Italia ne è vietata la produzione e la vendita, ma da anni i più importanti poli universitari studiano le potenzialità terapeutiche delle cellule coltivate in laboratorio. Infine, cosa si sta facendo per la prevenzione dei rischi nella catena alimentare. L’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare, sta lavorando per migliorare il benessere negli allevamenti di suini, polli e bovini, perché è dimostrato che esiste un legame diretto tra la salute degli animali e quella umana. È il concetto di one health: la salute è una sola. La Xylella, a dieci anni dalla comparsa del killer degli ulivi la trasmissione ripercorre la storia del patogeno che ha sterminato 20 milioni di piante. E oggi, a che punto è la battaglia? In studio Ettore Prandini, presidente di Coldiretti per discutere insieme dei grandi temi della puntata.
Puntata 25 settembre 2023
Inflazione la tassa ingiusta
Il programma dedica la puntata all’inflazione, alle sue conseguenze e alle strategie per combatterla in onda. Ce ne siamo accorti tutti: fare la spesa e pagare le bollette costa sempre di più, gli affitti e i tassi dei mutui sono in costante aumento. Cosa sta facendo il Governo per tenere sotto controllo i prezzi? Di che cosa è fatta questa inflazione così ingiusta che colpisce soprattutto i più poveri e la classe media? E infine, c’è chi se ne approfitta?
Un viaggio tra le famiglie italiane strangolate dall’inflazione e le analisi dei tecnici e degli economisti. Tra le altre, la voce di Joseph Stiglitz, Premio Nobel per l’economia. Le bollette. Uno studio ha calcolato che l’anno scorso gli italiani hanno lavorato un mese solo per pagare luce e gas. In gergo la chiamano “inflazione energetica” e ha messo in crisi milioni di famiglie. Ma perché le nostre bollette sono ancora tra le più care d’Europa? Poi c’è il carrello della spesa. Mettere in tavola il pranzo e la cena è costato 1000 euro in più a famiglia. Il programma ha anche raccontato i settori che stanno approfittando della situazione e aumentando i profitti e l’impegno del Governo per contenere i comportamenti speculativi e i rialzi di benzina, biglietti aerei e prodotti alimentari. Spazio anche ai salari. Mentre l’inflazione galoppa il nostro potere d’acquisto si sgretola, anche perché in Italia i salari non crescono da anni. Il programma ha raccolto le storie dei lavoratori e ascoltato gli economisti per capire quali misure bisognerebbe adottare per fermare questo disastro. E infine un reportage dalla Francia, che più di ogni altro paese in Europa si è ribellata ed è scesa in piazza per protestare contro il carovita e le riforme messe in atto dalla politica. Un’ondata di proteste senza precedenti, premonitrice di quello che potrebbe accadere anche altrove?
Puntata 18 settembre 2023
Senza persone
L’hanno chiamata apocalisse demografica: l’Italia invecchia e mancano i lavoratori, in ogni settore. Il mondo delle imprese chiede più quote di stranieri e il Governo ha ampliato il Decreto Flussi a quasi 500mila ingressi con regolare visto di lavoro nei prossimi 3 anni. Ma saranno sufficienti? L’invecchiamento della popolazione è un fenomeno che coinvolge l’intera Europa e tutti i paesi hanno bisogno di forza lavoro che viene dall’estero, anche l’Inghilterra e la Germania che hanno fatto scelte diverse dalla nostra. Il click Day, il Decreto Flussi: come funziona il meccanismo per far arrivare lavoratori stranieri in Italia? PresaDiretta viaggia nel mondo delle imprese venete. E poi una storia incredibile: centinaia di ragazzi stranieri che vengono formati, per venire a lavorare in Italia, attraverso corsi finanziati con soldi pubblici. Ma quanti ne arrivano davvero? La Gran Bretagna, con la Brexit e le politiche contro l’immigrazione clandestina si è ritrovata senza lavoratori in moltissimi settori: edilizia, turismo, ristorazione, agricoltura, assistenza alla persona. Questo, nonostante lo scorso anno siano arrivati nel Paese 1 milione e 200mila immigrati regolari, un record assoluto. La Germania, che nel 2015 durante la crisi siriana, accolse più di un milione di persone in poche settimane, oggi ha bisogno di più lavoratori stranieri. Servono 400mila ingressi l’anno, per mantenere il livello di forza lavoro di cui l’economia tedesca ha bisogno. E la politica risponde con scelte pragmatiche, non ideologiche.
Puntata 11 settembre 2023
Approdo Italia
Il flusso dei migranti che arrivano sulle nostre coste continua senza sosta. Nonostante le restrizioni imposte alle imbarcazioni delle Ong che svolgono soccorso in mare, nonostante il Memorandum firmato con la Tunisia, gli arrivi del 2023 hanno già battuto tutti i record degli ultimi anni. PresaDiretta ha navigato sulla nave Geo Barents di Medici senza frontiere, per capire cosa sta succedendo in mezzo al Mediterraneo, ha partecipato ai salvataggi e assistito a un respingimento illegale secondo il diritto internazionale, da parte della Guardia costiera libica. Ha viaggiato da nord a sud, da La Spezia a Catania, per raccontare le gestione degli sbarchi, la fatica degli hot spot, l’impegno della Croce Rossa e quello dei volontari delle associazioni umanitarie, fino all’isola di Lampedusa, sempre in prima linea e in stato di cronica emergenza. Il programma ha inoltre visitato le strutture che accolgono i migranti, i campi improvvisati e ha ascoltato le testimonianze dei sindaci, che denunciano la mancanza di soldi, di strutture e il collasso del sistema dell’accoglienza. Uno sguardo anche in Tunisia, alla ricerca delle cause dell’instabilità di un Paese che è diventato il principale punto di partenza dei migranti verso l’Italia. Un viaggio dentro la crisi economica e politica tunisina: il problema della disoccupazione tra i giovani che amplifica la spinta a lasciare il paese; le politiche autoritarie del presidente Saied e l’insofferenza crescente nei confronti dei migranti che arrivano dalle rotte subsahariane; il Memorandum di intesa firmato tra l’Europa e la Tunisia. Infine l’importanza economica delle “rimesse” degli stranieri verso i loro paesi di origine, un enorme flusso di denaro, 800 miliardi di dollari, più di quanto si spende in aiuti allo sviluppo. Soldi che rappresentano un aiuto fondamentale allo sviluppo economico di quei paesi. PresaDiretta ha scelto di raccontare la Comunità senegalese, con un viaggio tra Italia e Senegal dove le rimesse costituiscono il 10% del Pil nazionale. Gli immigrati senegalesi di Pisa, integrati nel territorio e nella società, che lavorano e producono in Italia, qui pagano le tasse e lì contribuiscono a creare servizi per la loro Comunità: scuole, ospedali, raccolta dei rifiuti. Gli immigrati integrati si aiutano da soli. Anche a casa loro. Ospite Matteo Villa, ricercatore dell’ISPI, l’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, esperto di politiche migratorie per fare chiarezza sulla situazione delle migrazioni in Italia e in Europa.
Puntata 4 settembre 2023
Stato di calamità permanente.
La squadra di Riccardo Iacona torna a occuparsi di cambiamento climatico con un viaggio nei territori colpiti dall’alluvione emiliano-romagnola, dalla montagna alla pianura.
Intere città finite sott’acqua, decine di fiumi straripati, centinaia di frane, migliaia di chilometri quadrati con case, aziende e terreni agricoli, allagati. Centinaia di feriti, sfollati e purtroppo, 16 vittime. A più di tre mesi dall’alluvione in Emilia-Romagna, i soldi stanziati dal Governo sono sufficienti? E come si può ricostruire per mettere davvero in sicurezza il nostro territorio dai fenomeni climatici estremi che stanno diventando sempre più ordinari?
PresaDiretta ha attraversato le zone appenniniche coinvolte nell’alluvione di maggio scorso, dove in poche ore è piovuta la quantità d’acqua che cade in sei mesi. Le montagne si sono spaccate con centinaia e centinaia di frane che hanno portato via tutto quello che incontravano: boschi, strade, case: perché è successo?
Un viaggio nelle città e nei piccoli Comuni colpiti, per incontrare i cittadini e gli amministratori locali, i tecnici e tutti gli interlocutori coinvolti, raccontare non solo cosa è accaduto, ma di che cosa il territorio ha bisogno oggi. E come far fronte alla ricostruzione.
Il contrasto al cambiamento climatico deve diventare centrale nell’agenda della politica.
Ospite di Riccardo Iacona, Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna, per capire insieme di cosa hanno bisogno popolazione civile e imprese e come mettere in sicurezza il territorio per far fronte al cambiamento climatico.
Presa Diretta 2023, quando va in onda?
Il programma va in onda a partire da lunedì 4 settembre 2023, alle 21:20, su Raitre, confermando quindi la serata in cui il programma viene trasmesso da anni.
Presa Diretta 2023, quante puntate sono?
Le puntate di questa edizione, la ventinovesima, sono in tutto nove. L’ultima puntata, quindi, dovrebbe andare in onda il 30 ottobre 2023.
Presa Diretta 2023, conduttore
A presentare gli inchieste c’è Riccardo Iacona, conduttore del programma fin dalla prima edizione nonché ideatore del programma. Dopo essersi laureato al Dams, ha iniziato a lavorare per Raitre, seguendo poi Michele Santoro a Mediaset. Quindi il ritorno in Rai, dove ha preparato altri reportage, per poi dare il via a Presa Diretta. Ha vinto il Premio giornalistico 2006 Nino Culicchia, il Premio Itaca, il premio Colombe d’Oro per la Pace, il, Premio Nazionale Vincenzo Padula ed il Premio Città del diario.
Presa Diretta 2023 su RaiPlay
Oltre che durante la messa in onda su Rai 3, è possibile vedere Presa Diretta in streaming su RaiPlay e sull’app per smart tv, tablet e smartphone. A questo link la pagina ufficiale del programma, dove è possibile rivedere anche le edizioni precedenti.