Dritto e rovescio tra auguri e scongiuri. “Il suo programma è il più visto”. E Del Debbio fa le corna (Video)
A Dritto e rovescio Del Debbio viene festeggiato dalla Meloni e dalla redazione per il compleanno. Scongiuri per la previsione di Gubitosa: “Il suo è il programma politico più visto”
Serata di auguri e scongiuri a Dritto e rovescio. Nel giorno del suo sessantacinquesimo compleanno, Paolo Del Debbio ha ricevuto persino l’omaggio di Giorgia Meloni, intervistata a ‘domicilio’ ad inizio puntata. Nella trasferta a Palazzo Chigi, sono stati affrontati diversi temi d’attualità, dalle riforme al reddito di cittadinanza, fino ad arrivare al caso Cospito, senza però affrontare le questioni legate alle polemiche politiche scatenate da Giovanni Donzelli e Andrea Delmastro. Particolare questo che, quasi in contemporanea, è stato sottolineato provocatoriamente su La7 da Corrado Formigli.
A festeggiare il padrone di casa è stato pure lo staff della trasmissione, con un’incursione a sorpresa durante i titoli di testa che ha colto alla sprovvista il diretto interessato, che non si era accorto di nulla. Richiamato a più riprese, Del Debbio si è quindi voltato, raccogliendo il dono della redazione.
“So che non ami molto le sorprese, potresti arrabbiarti. Però noi tutti volevamo fare un pensiero al nostro bomber”. Il pensiero non era altro che un ulivo, “segno di pace”. A riprova di come spesso la tensione in studio raggiunga picchi rilevanti.
La scaramanzia, invece, è subentrata poco dopo, nel pieno della discussione sul reddito. Per rafforzare la tesi della credibilità dei dati Istat, Michele Gubitosa dei Cinque Stelle ha messo in campo il suo paragone con l’Auditel: “Del Debbio, la sua è la trasmissione politica più seguita della settimana. Non perché me lo dice lei, ma perché domani mattina quando leggo lo share, lo share dice che Dritto e rovescio è il programma più seguito”.
Il conduttore ha prima mostrato le corna, ripetutamente sbattute sul tavolo, per poi appoggiare le mani in una determinata zona del corpo, seguendo scherzosamente il consiglio di Giuseppe Cruciani: “Tocchiamoci va…!”.