Home Rai 1 Verka Serdyuchka di Eurovision Song Contest: “Spero che Zelensky a Sanremo possa aprire qualche cervello”

Verka Serdyuchka di Eurovision Song Contest: “Spero che Zelensky a Sanremo possa aprire qualche cervello”

La drag queen ucraina è stata bandita per 50 anni dalla Russia.

31 Gennaio 2023 23:47

A pochi giorni dall’apertura del sipario della nuova edizione del Festival di Sanremo, il Corriere della Sera ha intervistato Verka Serdyuchka, drag queen nota per aver rappresentato l’Ucraina all’Eurovision Song Contest con Dancing Lasha tumbai.

Verka, ucraina di nascita, all’anagrafe Andriy Danylko, è una celebrità in patria in quanto le sue canzoni si ballano alle feste di matrimonio nelle ex Repubbliche sovietiche. La drag queen, che rivela di aver avuto in camera il poster di Adriano Celentano, ha dichiarato al quotidiano di via Solferino che Sanremo rappresentava un evento imperdibile e lo è tuttora.

Serdyuchka ha detto anche di essere stato bandito dalla Federazione russa per cinquant’anni. Il motivo? L’artista rappresentava l’Ucraina nel 2007, mentre il Cremlino l’avrebbe considerato sempre al cento per cento una cosa sua. Pare quindi che i filoputiniani si siano inventati che “lasha tumbai” volesse dire “Russia, goodbye”, insultando la Grande Russia. Il cantante afferma che d’ora in avanti, all’indomani del bando dal Paese, sicuramente canterà questo brano pensando all’interpretazione data dai suoi detrattori.

Ma non è tutto: Serdyuchka è stato tacciato di essere addirittura nazista, in quanto nelle sue canzoni inseriva parole in ucraino e in tedesco. Un’accusa che ricorda gli albori della guerra tra Russia e Ucraina, quando Putin puntava il dito contro Kiev dicendo che voleva eliminare i nazisti con la scusa dell’operazione militare speciale.

I fan russi per Verka non sono comunque andati persi: pare che a Mosca ci siano almeno 3 sosia per ogni quartiere, le sue canzoni vengono ballate a prescindere. Danylko sostiene che la sua creatura si sia rivelata “una lavacervelli straordinaria”.

L’artista infine, augurandosi che la presenza del presidente ucraino al Festival possa avere un’influenza positiva sui destini della guerra (“Se Zelensky a Sanremo potrà aprire qualche cervello sarà solo un atto di giustizia”), rivela di aver incontrato Putin al Cremlino nel 2004:

“A fine show, ero ubriaco e con tutti i lustrini di Serdyuchka. L’ho visto e gli ho fatto segno col dito: “Vieni carino, vieni su”. Lui a gesti mi ha detto: “No, scendi tu da me”. E io sono corso. Penso che potesse anche innamorarsi. Mi ha invitato per il dopo spettacolo, ma non ci sono andato. Da allora dev’essere diventato un’altra persona capace di innamorarsi solo di se stesso”.

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