Home Notizie Lingo e la beffa della registrata. Balivo: “La Juve? Soffre meno della Roma”

Lingo e la beffa della registrata. Balivo: “La Juve? Soffre meno della Roma”

A Lingo Caterina Balivo scherza sul calcio con un concorrente: “Tifa Juve? Soffre meno dei romanisti”. Proprio nei giorni della bufera che ha colpito i bianconeri

24 Gennaio 2023 04:02

Le puntate sono ancora inedite –e così sarà fino alla fine del mese – ma probabilmente la registrazione non risale a tempi recentissimi. La prova è arrivata lunedì sera, quando a Lingo è andato in scena un siparietto tra Caterina Balivo e i concorrenti tanto surreale quanto involontariamente comico.

Siamo ai primi minuti di trasmissione, quelli dedicati alla presentazione dei personaggi in gara. La Balivo interloquisce simpaticamente con Fausto e Beatrice e si lancia in un commento calcistico. Nessun riferimento specifico, bensì un giudizio generale, di quelli che teoricamente non dovrebbero ‘scadere’ mai.

Tifa Roma?” chiede la padrona di casa a uno dei due. “No, tifa Juve”, è la risposta, a cui la Balivo controreplica: “Hai fatto bene, è una squadra vincente. Non è che ha sbagliato. Soffrono di meno di voi romanisti”.

Un’affermazione che sarebbe risultata azzeccata novantanove volte su cento. Tuttavia, c’è sempre quell’unica possibilità di trovarsi in onda nei giorni immediatamente successivi alla mega-penalizzazione di 15 punti per il caso-plusvalenze che ha spedito i bianconeri al centro classifica, a vantaggio proprio della Roma, che al contrario ha guadagnato una posizione ritrovandosi di colpo in zona Champions League.

La tv non è nuova ad episodi anacronistici. Restando nell’universo dei game-show, la passata stagione nel centro del mirino finì Avanti un altro per un accenno ironico all’Ucraina nei giorni dell’invasione russa. “Come dite in Ucraina ‘ricordati che devi morire?’“, domandava ad un ragazzo Paolo Bonolis, che poi chiosava: “‘Sta Ucraina è un Paese misterioso”.

Si trattava tuttavia di un episodio registrato oltre due anni prima, addirittura precedentemente all’esplosione del covid. Il dito venne pertanto puntato nei confronti di Mediaset, colpevole di non aver effettuato il ‘taglio’ della gag in post-produzione.