Carlo Fuortes il Mario Draghi della Rai saldamente in groppa al cavallo di viale Mazzini (Retroscena TvBlog)
A dispetto dalle voci di un suo prossimo disarcionamento, Carlo Fuortes resta saldamente alla guida della Rai fino a fine mandato
Quel che appare è un bel giardino fiorito, ma spesso sotto quei fiori “scodinzola” della fauna pronta ad inghiottire la flora che fa apparire tutto cosi bello e soave. Ma non tutto è come sembra e lontano dall’Eden, nel buio delle segrete stanze illuminate da candelabri d’altri tempi, si tramano piani di un futuro prossimo venturo, che poi neppure tanto lontano è. La Rai, capitanata da Carlo Fuortes, in un certo senso è come quel giardino terrestre in cui tutto appare bello e perfetto, ma sotto sotto scorre la voglia e l’esigenza di un cambiamento, anche se non proprio cosi repentino, come taluni vorrebbero.
In questa Rai ormai proiettata per intero verso l’evento che l’aiuta a vivere grazie all’ottima raccolta pubblicitaria (naturalmente quest’anno si raccoglieranno i frutti dell’ottima edizione dell’anno passato) parliamo ovviamente del Festival di Sanremo, non si fermano i tessitori di ragnatele, mixati con abili sceneggiatori degni di “House of cards“. D’altronde è così bello scrivere sceneggiature quando gli attori sono impegnati in sontuosi vernissage ad uso e consumo dei giornalisti di cronaca rosa. Poi, parliamoci chiaro, le nomine Rai, fino agli annunci ufficiali, non sono altro che una infilata di pettegolezzi, indiscrezioni, che ci ammorbano con piccole soddisfazioni di molti e grande seccature di altri.
In questo se ne aggiunge una, di indiscrezione e/o pettegolezzo che dir si voglia lanciata dalla Stampa che riguarda la Rai prossima ventura vestita dei colori del nuovo governo guidato dalla signora Giorgia Meloni. Il dopo Fuortes secondo lo storico quotidiano piemontese, vedrebbe come Presidente Giovanni Minoli, Marinella Soldi diventerebbe AD e Roberto Sergio direttore generale. In realtà questa cosa, secondo nostre indagini, non è al momento nelle cose ed è pura fantascienza. Carlo Fuortes non ha nessuna intenzione di lasciare la Rai, rimanendo alla guida del cavallo di viale Mazzini fino alla fine del suo mandato, previsto per l’estate del 2024.
Detto questo è ovvio che nei prossimi mesi ci sarà un’armonizzazione del quadro di comando della Rai, cosa che avverrà in maniera del tutto naturale, ma tutto ciò avverrà sotto la guida di Fuortes. Ci sono direzioni che diventeranno vacanti visto che gli attuali responsabili andranno in pensione, come il direttore editoriale dell’offerta informativa Giuseppina Paterniti Martello e il capo della direzione approfondimenti Antonio Di Bella, di cui si parla però di una proroga. Per altro Di Bella sarebbe il Presidente ideale di una Rai futura, quando questo Cda vedrà scadere il proprio mandato ad agosto 2024, ma questo è discorso a parte.
Ancora si collocheranno a riposo Teresa De Santis e Angelo Teodoli, Jennifer e Jonathan Hart della tv pubblica, rispettivamente Presidente e amministratore delegato di Rai Com e anche qui si dovrà procedere alla loro sostituzione e ancora è probabile il cambio a Rai Cinema, visto che Paolo Del Brocco è a capo di quella società dall’ormai lontano 2007. Insomma i posti che richiedono nomine non sono pochi ed è normale de Fuortes procederà appunto alle nuove nomine, armonizzandole tenendo conto del rinnovato scenario politico.
Carlo Fuortes è stato nominato da Mario Draghi allora a capo di un governo di unità nazionale (tranne proprio Fratelli d’Italia, guarda caso) è dunque naturale ritenere Fuortes un po’ il Mario Draghi di questa Rai, quindi alla ricerca di un equilibrio fra i poteri nell’azienda da lui guidata, alla luce delle novità politiche degli ultimi mesi. La Rai è di tutti e non solo della maggioranza governativa, ricordiamo la nascita di Rai3 negli anni ottanta voluta dal grande Biagio Agnes, democristiano di ferro. Per altro Fuortes non ha mai lasciato incarichi e lavori a metà, come quando cambiò il sindaco di Roma durante la sua permanenza alla guida dell’Auditorium parco della musica e lui e non se ne andò, è una persona a cui piace portare a termine i propri lavori.
Questa sarebbe al momento la versione più aggiornata e veritiera del futuro prossimo della Rai guidata saldamente da Carlo Fuortes. Per il resto, cioè la guida delle altre direzioni di genere non c’è nessuna necessità di cambi con Stefano Coletta e Simona Sala, saldi alla guida dell’intrattenimento prime e day time fino al termine del mandato di questo consiglio di amministrazione e piuttosto con qualcuno dei vice dei vari dipartimenti in predicato di promozione nei posti che si libereranno per la collocazione a riposo dei rispettivi responsabili, inutile fare nomi, loro lo sanno benissimo, preparino le valige.