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I funerali di Papa Ratzinger, un evento storico anche per la tv

I funerali di Papa Ratzinger, celebrati da Papa Francesco, successore del Papa Emerito Benedetto XVI sono destinati a restare nella storia della tv, anche per gli effetti speciali…

5 Gennaio 2023 10:13

I funerali di Papa Ratzinger resteranno nelle Teche della tv, non solo quelle della Rai. Le esequie del Papa Emerito Benedetto XVI rappresentanto un unicum per tanti motivi, in primis per quell’Emerito che ha adottato al momento della sua rinuncia al soglio pontificio, quel 28 febbraio 2013, che ha portato il Papa Regnante, Francesco, a presiedere i funerali del suo precedessore.

Come ha ricordato VaticanNews, un precedente in epoca ‘contemporanea’ c’è e risale al 1802, quando Pio VII celebrò i funerali del predecessore Pio VI, morto nel 1800 in esilio in Francia, prigioniero di Napoleone, e i cui resti rientrarono a Roma due anni dopo. Niente, però, di confrontabile con quanto è successo in questi 9 anni, in cui ci sono stati due Papi in Vaticano, uno rinunciatario e diventato Emerito e uno regnante. Vale la pena ricordare che fu l’allora cardinale Joseph Ratzinger a presiedere la celebrazione dei funerali di Giovanni Paolo II, quello che sarebbe stato il suo precedessore, in qualità di decano del Collegio cardinalizio, cui spetta ‘normalmente’ la celebrazione delle esequie del Papa.

A margine, non meno rivoluzionaria può essere considerato l’arrivo di Papa Francesco sulla sedia a rotelle: non è la prima volta, certo, ma ogni cosa in questi casi ha un valore amplificato, ha un altro senso. E non a caso Papa Francesco ha già fatto sapere di aver consegnato la lettera di rinuncia al Papato – non dimissioni, che si indirizzano a un superiore qui ‘assente’ – nel caso dovesse perdere lucidità e non fosse più in grado di svolgere il proprio compito. E come diceva qualcuno nella diretta che ha anticipato i funerali su Rai 1, la rinuncia di Papa Ratzinger è destinata ad avere emuli in futuro.

 

La tv sempre grande protagonista degli eventi vaticani

Al di là del valore storico e religioso che i funerali di un Papa possono ricoprire per credenti e studiosi, restano una delle grandi cerimonie mediali e collettive che rinsaldano il senso stesso della televisione. In più, gli eventi Vaticani possono vantare una maestria registica – al netto della maestosità scenografica – che pochissimi altri possono annoverare: inquadrature, movimenti di macchina, dissolvenze, montaggio… in una parola ‘regia tv’ capaci di creare una potenza visiva insuperabile. Altro che effetti speciali, 3D, 4K e multiversi: basta un dettaglio sul Colonnato in una notte di luna piena per raccontare il valore spirituale e temporale di un evento in Vaticano. Ricordiamo che le immagini delle varie dirette tv sono fornite da Vatican Media: la fonte è una e sa quello che fa.

Come dimenticare, ad esempio, quell’elicottero che portava Papa Ratzinger lontano dal Vaticano dove a breve si sarebbe riunito il Conclave per l’elezione del suo successore, con una ripresa memorabilmente suggestiva che mostrava un Papa rinunciatario volare sulla Roma santa e su quella laica, sulla storia millenaria del Cristianesimo e su quella Eterna.

Un’altra immagine indimenticabile è legata alla Via Crucis solitaria e notturna di Papa Francesco per la Pasqua 2020, quella del lockdown: una scena possente, che ha rappresentato, quasi fisicamente, la solitudine e lo smarrimento di ciascuno – fedele e non, in ogni parte del mondo – di fronte a una situazione disarmante e terrorizzante come quella di una Pandemia all’epoca inarrestabile.

Papa Francesco Pasqua

Bastano questi due recenti esempi, credo, per evidenziare la magnificenza delle cerimonie Vaticane.

PS. E a un’inquadratura del genere, tratta proprio dai funerali di Benedetto XVI, che vuoi dire…

Papa Ratzinger funerali

Là dove non arriva l’uomo, c’è Dio (o il meteo…)

L’uomo propone e Dio dispone, si dice. Questo sembra particolarmente ‘vero’ nel caso dei funerali dei Papi, o almeno quelli del terzo Millennio. La mia età, infatti, mi permette di ricordare solo quello di Papa Wojtyla, nel 2005: un funerale arrivato al termine di un cordoglio universale, manifestatosi con una vera e propria invasione di fedeli per l’ultimo saluto a quello che era già acclamato come Santo. In entrambi i casi il ‘responsabile degli effetti speciali’ del Vaticano si è dimostrato davvero eccezionale

La cerimonia esequiale di Papa Giovanni Paolo II fu caratterizzata dal vento: un Papa discusso, considerato tra gli artefici della fine del Comunismo, che aveva ‘spazzato via’ la Cortina di Ferro – o quantomeno aveva contribuito a farlo in diversi modi – che ebbe il vento come ‘concelebrante’. L’immagine del Vangelo disposto sulla bara sfogliato con forza dal vento, fino alla sua chiusura, resta il simbolo televisivo di quell’evento.

Questa volta Roma regala un altro evento ‘inedito’: la nebbia. San Pietro avvolta dalla nebbiolina nel giorno dei funerali del Papa Emerito Benedetto XVI è suggestiva di per sé. Certo, il valore dell’evento condiziona la lettura in sé, ma va detto che in questi due casi c’è quel ‘tocco in più’ che il meteo, la casualità (o Dio, per qualcuno) aiuta a rendere un evento unico ancor più particolare.

Cieli azzurri e nebbia diradante- che avvolge la Cupola per buona parte della Celebrazione -, piazza San Pietro colma e silenziosa, albero di Natale e presepe, gente comune e autorità dal mondo: già questo basterebbe a rendere un evento come questo suggestivo e televisamente interessante.

Se poi ci mettiamo che è l’ultima ‘inquadratura’ su due Papi in Vaticano, c’è poco altro da aggiungere.