Bruno Vespa e la frecciata a Propaganda Live su Soumahoro: “Se inviti una persona, devi sapere chi è”
Vespa commenta il caso Soumahoro e lancia frecciate a Propaganda Live: “Rischiamo di costruire dei miti che poi si rivelano fragili”
Il caso Soumahoro diventa, a livello televisivo, un’occasione ghiotta per andare all’attacco di Propaganda Live. Il programma di La7 è stato infatti il principale sponsor dell’ex bracciante italo-ivoriano, fin dalla tarda primavera del 2018, quando avvenne il primo incontro con Diego Bianchi durante una manifestazione.
Seguirono due ospitate in studio, l’8 e il 15 giugno, con il conduttore che lo definì “il mio leader di riferimento in assoluto”, a cui si aggiunsero altre apparizioni, come quelle del 19 aprile 2019, del 22 maggio 2020 (all’interno di un lungo reportage sullo sciopero dei braccianti) e del 30 aprile 2021, attraverso la realizzazione di un altro lungo servizio. L’ultimissima incursione prima dell’uragano risale al 14 ottobre. Lo show documentò il primo giorno in Parlamento del neo-deputato, immortalato con gli ormai celebri stivali ai piedi.
Un rapporto, quello tra Soumahoro e Propaganda Live, evidenziato lunedì sera da Quarta Repubblica. A commentare la vicenda c’era pure Bruno Vespa, che non ha rinunciato a lanciare stoccate indirette nei confronti di Zoro e compagnia: “Professionalmente rischiamo di fare delle scivolate, rischiamo di costruire dei miti che poi si rivelano miti fragili. I primi a dover stare attenti siamo noi. Possiamo sbagliare tutti, ma se invitiamo una persona in una trasmissione in genere andiamo a vedere come si muove, cosa fa, chi è. Non mi bastano un paio di stivali, saremo troppo esigenti ma non bastano, sono un bel simbolo, ma non bastano”.
Tra Propaganda e Vespa, va detto, non è corso mai buon sangue. In più fasi, infatti, la trasmissione non ha lesinato critiche al giornalista aquilano, con lo strappo più rumoroso risalente a due anni fa a causa di alcune accuse che il volto di Rai1 rivolse alle ong e a Medici Senza Frontiere, immediatamente difese da Bianchi.
“Soumahoro era un simbolo meraviglioso perfetto”, ha insistito Vespa, stuzzicato da Nicola Porro. “Dove lo trovi un bracciante che viene con gli stivali in Parlamento? Bisogna però sempre maneggiare con cura. Candidare una persona rappresenta un’assunzione enorme di responsabilità di un leader nei confronti dei suoi elettori, potenziali e reali”.