Fiorello su Rai2, autogol o saggio compromesso della Rai?
Fiorello su Rai2 invece che su Rai1 è un clamoroso autogol della Rai o un saggio compromesso della tv pubblica?
Fiorello su Rai2, invece che su Rai1, è un autogol della Rai o un saggio compromesso/capolavoro di strategia della tv pubblica? Sui social e siti oggi e sulle pagine degli spettacoli dei quotidiani domani pioveranno risposte a questa domanda. La verità è che una risposta definitiva e certa non esiste, almeno per ora.
Perché Fiorello su Rai2 è un autogol della Rai
La retrocessione di Fiorello da Rai1 a Rai2 finirà per indebolire Tg1mattina e quindi l’importante fascia mattutina della rete ammiraglia della tv pubblica e quindi il brand Tg1. A certificarlo saranno gli ascolti di Viva Rai2, che di fatto andrà a rosicchiare pubblico alle altre reti Rai. D’altronde la mattina di Rai2 attualmente viaggia intorno all’1-2% di share, dato destinato a salire notevolmente con la presenza di Fiorello.
E comunque il fatto che il più grande showman italiano trovi ostilità invece che ospitalità dalle parti del Tg1 e di Rai1 è una sconfitta per Viale Mazzini, anche e soprattutto considerando le modalità con le quali la faccenda si è dispiegata pubblicamente.
Perché Fiorello su Rai2 è un saggio compromesso
Evitare che Fiorello si impadronisse dello spazio che, con sforzo editoriale e organizzativo non secondario, il Tg1 si è ritagliato a partire da questa stagione e piazzarlo su una rete che ha bisogno di essere rinvigorita, anche e soprattutto in termini di ascolti, è una mossa che alla lunga premierà la tv pubblica.
E poi siam così sicuri che il pubblico di Fiorello sia lo stesso di Tg1mattina? È davvero una certezza che i due prodotti televisivi si contenderanno il medesimo bacino di utenza? Perché nel caso non fosse così, il risultato sarebbe, in definitiva, un accrescimento degli ascolti per l’intera offerta Rai. Che è la cosa che dalle parti di Viale Mazzini dovrebbe contare di più, al netto dei personalismi e delle singole iniziative.