Circeo, Ambrosia Caldarelli e Greta Scarano a TvBlog: “la sintonia tra noi ha aiutato a costruire il rapporto tra Donatella e Teresa”
Ambrosia Caldarelli è Donatella Colasanti “è stato un lavoro di grossa responsabilità”
Greta Scarano e Ambrosia Caldarelli sono le protagoniste di Circeo, la serie tv italiana prodotta da Cattleya in collaborazione con VIS Paramount+ e Rai Fiction, e disponibile sulla piattaforma di streaming appena arrivata in Italia con 2 episodi a settimana (il finale è in arrivo giovedì 29 settembre). Partendo dalle violenze avvenute nel 1975 in una villa del Circeo, lungo la costa laziale, la serie tv allarga lo sguardo raccontando come questa tragedia aiutò l’Italia e il movimento femminista a cambiare il modo in cui veniva giudicato uno stupro. Ambrosia Caldarelli e Greta Scarano nel corso dell’intervista che trovate in apertura, ci hanno raccontato come hanno vissuto la serie e il rapporto che si è creato tra loro sul set.
Greta Scarano: “mi sono ispirata a Mariella Gramaglia per la mia Teresa”
La vicenda del massacro del Circeo è stata molto importante per la storia del nostro paese e lo sviluppo del movimento femminista, a voi donne del 2022 come avete vissuto il racconto di quegli anni, cosa vi ha particolarmente colpito?
Pensando ai vostri due personaggi, è stato più “facile” approcciarsi a un personaggio realmente esistito, come nel caso di Ambrosia con Donatella, o uno inventato come per te Greta?Greta Scarano: in quegli anni si rafforzava il movimento femminista, grazie al Circeo è cambiato tutto, è stato uno spartiacque. C’è un prima del Circeo e un dopo del Circeo. E in questo Donatella Colasanti è stata l’elemento detonatore di questo cambiamento epocale. Grazie al Circeo la legge sulle stupro è stata revisionata perchè fino al 1975 era considerato un’offesa alla morale. Cercare di capire cosa succedeva in quel momento è stato uno dei motivi che mi ha spinto a farla questa serie.
Ambrosia Caldaerelli: mi è capitato di trovare delle similitudini tra quello che succedeva all’epoca e quello che succede oggi, seppur con tutte le differenze del caso. In particolare per una ragazza della mia età, interpretando comunque un’adolescente, magari nei rapporti con i ragazzi ho riscontrato delle cose che succedono anche adesso.
Scarano: abbiamo fatto due lavori profondamente diversi, alla fine si trattava di cogliere lo spirito del personaggio. Mi è capitato diverse volte di interpretare personaggi realmente esistiti ed è sempre un’arma a doppio taglio. Da un lato è vero che hai tutta una serie di caratteristiche alle quali ti puoi appoggiare e cogliere a modo tuo ma poi c’è il fatto che i fan ti mettono a confronto. In questo caso ero molto libera ma dovevo trovare il modo di essere credibile. Il mio personaggio è la somma di tante personalità diverse, è una femminista del suo tempo. In particolare mi sono ispirata a una giornalista, Mariella Gramaglia, che era una donna indipendente, colta, forte. Guardando le interviste di quando aveva 25/30 anni, mi ha riportato a quella sua epoca, mi sono così un po’ attaccata a lei. Abbiamo fatto un lavoro profondo di documentazione.
Caldarelli: è stato un lavoro di grossa responsabilità. Ci voleva molta sensibilità. Sono riuscita a metterci del mio, partendo dalla documentazione foto, video, interviste ma non sai fino in fondo come è fatta una persona, come può ragionare, ho provato a coglierne i tratti partendo anche da quello che ha vissuto. Non ho incontrato nessuno che la conoscesse.
Scarano: le sceneggiatrici sappiamo che hanno incontrato le famiglie sia di Donatella che di Rosaria.
Tra i vostri due personaggi si crea un rapporto molto forte, come lo avete costruito, come è stato lavorare insieme?
Caldarelli: siamo state fortunate, tra noi si è creata subito sintonia e secondo me quando nasce un rapporto vero questo si vede anche nel lavoro perchè viene qualcosa di più limpido e diretto.
Scarano: il mio personaggio impara a prendersi cura di lei e anche io sul set sentivo l’esigenza di prendermi cura di Ambrosia, nonostante abbiamo una bella diversa d’età. Questa sintonia ci ha permesso di trovare anche dei momenti di leggerezza, nonostante la storia sia drammatica e densa. Anche se uno non lo immagina, nella serie ci sono momenti di leggerezza, in cui scherziamo, momenti di vita normale di tutti i giorni come quando Donatella va a vivere da Teresa. Il nostro bel rapporto ha aiutato questi momenti già ben scritti.