Petra 2, Maria Sole Tognazzi a TvBlog: “Sono pronta a dirigere altre 6-7 stagioni di Petra” (Video)
TvBlog ha intervistato Maria Sole Tognazzi, regista della seconda stagione di Petra, in onda a partire da stasera su Sky.
Maria Sole Tognazzi è la regista di Petra, la serie di Sky tratta dai romanzi di Alicia Giménez-Bartlett, con Paola Cortellesi e Andrea Pennacchi, che tornerà in onda a partire da questa sera, mercoledì 21 settembre, in esclusiva su Sky Cinema Uno, a partire dalle ore 21:15, e in streaming solo su NOW.
Reduce dal successo della prima stagione, Maria Sole Tognazzi, insieme a noi di TvBlog, ha parlato delle differenze che ci sono tra il dirigere una prima stagione e una seconda stagione di una serie, delle pressioni derivanti dalle aspettative del pubblico e anche di eventuali nuove stagioni di Petra.
Petra 2, Maria Sole Tognazzi: “La seconda stagione è stata più facile della prima”
Che differenze ci sono tra dirigere una seconda stagione di una serie e una prima stagione? Quali obiettivi si è posta per questa nuova stagione di Petra?
La seconda stagione è più facile della prima, se devo essere sincera. Hai una responsabilità diversa e il desiderio è quello di fare una cosa che sia all’altezza. Dire che è più difficile è un errore, perché hai una base che ha funzionato, sai su quale terreno puoi muoverti e puoi evitare le cose che hanno funzionato di meno. Si può scegliere la strada meno tortuosa, basta avere l’intelligenza per cercare di scegliere la strada più dritta, quella che ti porta all’arrivo.
Ha avvertito la pressione causata dalle aspettative del pubblico?
La pressione delle aspettative c’è. C’è il desiderio che vada bene come la prima ma non dipende da te. Però la pressione nel realizzarla, quella no. È stato una grande piacere. Fare la seconda era già il risultato del successo della prima e, senza questo successo, non avremmo avuto il piacere, il divertimento e la voglia di riprendere in mano questi personaggi. Sarà un pensiero di quando andrà in onda ma non c’è stato durante le riprese.
Petra, sostanzialmente, è composto da quattro film. Le piacerebbe dirigere una serie con una trama più “orizzontale” o è soddisfatta della sua esperienza televisiva?
La serialità offre diversi formati. Ogni puntata di Petra si apre e si chiude con il caso. Ciò nasce dai romanzi. La linea orizzontale si trova nel cambiamento dei protagonisti e in quello che accade nelle loro vite ed è ciò che porta Petra nella dimensione di serialità più comune. Mi sono trovata bene, venendo dal cinema, per me è stato come realizzare dei film veri e propri con personaggi che ritornano. L’idea di poter fare una serie diversa, che abbia quel tipo di apertura che prosegue puntata dopo puntata, mi diverte ma faccio parte di una generazione di registi che ha vissuto il cambiamento. Siamo in una fase di grande evoluzione per quanto riguarda le storie. Continuiamo a fare film, quello che facciamo è raccontare le storie per immagini. Prima si parlava di corti o lunghi, ora si parla di film o serie. Sono sempre film, ci rivolgiamo ad un pubblico che cambia, a seconda del network, a seconda del genere. La bellezza del nostro lavoro è quella di rivolgerci ad un pubblico sempre diverso, continuando a raccontare i nostri personaggi e le nostre storie.
In caso di terza stagione, lei ci sarà come regista?
Sono pronta anche a farne 6-7! Sono diventata molto amica di Petra, usciamo la sera insieme, andiamo a mangiare la pizza… Anche con Antonio, frequento anche lui spesso, nonostante sia più difficile… Sì, mi farebbe molto piacere.
Nel video, trovate le dichiarazioni integrali.