Soliti Ignoti, i cambiamenti sono solo scenografici e negli effetti sonori
Al via la dodicesima edizione di Soliti Ignoti – Il ritorno con Amadeus. Formula confermata e piccoli accorgimenti ‘televisivi’.
E’ quello che solitamente viene detto per quei programmi che hanno già trovato il loro equilibrio e son sulla cresta dell’onda: perché cambiare Soliti Ignoti quando non c’è bisogno? Innanzitutto non lo si può cambiare perché il suo meccanismo è semplice e alla portata di tutti: due concorrenti (nella prima puntata una coppia) si ritrovano davanti a 8 persone per loro sono perfette sconosciute, il loro compito è quello di indovinare qual è il lavoro (oppure l’hobby) che fanno nella vita. La formula è tutta qui.
Amadeus è il padrone di casa e per la settima edizione consecutiva conduce il game show ereditato dal caro amico Fabrizio Frizzi (che noi di TvBlog vogliamo sempre ricordare). Lo abbiamo detto, o comunque lasciato intendere, Soliti Ignoti non è cambiato di una virgola Il ritorno è un ‘dove ci eravamo lasciati’ che è stato apprezzato dal pubblico (la prima puntata è stata seguita da più di 3 milioni e mezzo di telespettatori) che ha potuto fare affidamento sull’energia di Amadeus e la sua nuova giacca d’ordinanza sfoggiata per la prima puntata.
Gli accorgimenti sono fondamentalmente scenografici. Il primo è forse il più importante e riguarda il pubblico. La mini platea in studio è tutta esaurita, l’uno di fianco all’altro e senza mascherine. Il teatro delle vittorie ritorna ad un calore che per tre anni è mancato ed Amadeus è il primo ad esserne felice: “Finalmente!”.
Altri cambiamenti riguardano piccole novità nell’arredamento. Nei pressi di uno degli ingressi dello studio è stato aggiunto un ledwall a torre sulla quale viene proiettato il volto dell’ignoto. Da adesso le inquadrature laterali dedicate ad Amadeus e i concorrenti saranno collegate non si discosteranno mai da chi è presente al centro dello studio per non perdere di vista nessun dettaglio (qui menzioniamo la professionalità della regia nel nome di Stefano Mignucci).
I cubi che indicano il numero degli ignoti sulla scalinata sono stati rivisitati e quasi tutti gli effetti sonori rinnovati, Amadeus se ne accorge e ne costruisce una gag fuori programma “Mentre loro (i concorrenti, ndr) stavano ragionando io me la stavo ascoltando e muovevo la testa” evidenziandolo anche agli spettatori. Anche gli stacchi musicali tensivi che portano alla scoperta dell’ignoto e del parente misterioso sono modificati e modernizzati.
Soliti Ignoti quindi conferma il suo modus operandi con dosi eque di tensione, divertimento e show cercando di assicurarsi anche quest’anno la fiducia del pubblico.