Agorà racconta tempi difficili, ma non conosce i propri
Riapre Agorà con la nuova conduzione di Monica Giandotti, che non brilla al debutto per gestione e conoscenza dei tempi. La recensione.
“Italia schiacciata”, ma anche Agorà “schiacciata”, soprattutto nei tempi. Così si potrebbe riassumere il debutto della nuova edizione del programma d’approfondimento mattutino di Rai3, che con oggi trova la conduzione di Monica Giandotti, di ritorno nella famiglia agoraiana dopo le due esperienze estive nel 2018 e 2019.
Partiamo proprio da questo aspetto: per essere un ritorno, l’esordio della Giandotti alla conduzione dell’edizione invernale non brilla per gestione e conoscenza dei tempi. La giornalista, in grado di stare in video con sicurezza e convinzione, senza avere però un proprio tratto distintivo nello stile di conduzione, dimostra di muoversi con scarsa disinvoltura nei minutaggi dei vari blocchi: arranca e fatica parecchio soprattutto nella prima parte di programma, trova un maggior equilibrio nel segmento Extra, ma anche sul finale non si lascia sfuggire un’incertezza, chiedendo aiuto al fido Marco Carrara.
La campagna elettorale, ad eccezione dell’intervista a Matteo Salvini, emerge solo a sprazzi a livello di confronto dialettico, con una significativa apertura invece del programma sull’esterno per raccontare, seguendo il claim di quest’anno, “tutto un altro mondo“, dalla scomparsa della Regina Elisabetta a come viene stabilito il prezzo del gas alla Borsa di Amsterdam, tema approfondito da un breve reportage del blocco Extra.
Monica Giandotti tenta di tenere uniti tutti questi diversi elementi, che si concatenano a volte con scarsa immediatezza fra loro, se si considera che si passa dalla ripresa della scuola in Italia alla controffensiva ucraina. “Faccio tante domande perché mi sto tarando sui tempi, il pubblico a casa mi capirà. Abbiamo dato tante occasioni anche di riflessione”: con queste parole la conduttrice offre una perfetta sintesi del debutto della stagione 2022-2023 di Agorà.
Tanti temi affrontati, alcuni più approfonditi degli altri (vedi caro energia grazie allo spazio nel segmento Extra), con tempi però confusi, non controllati con abilità dalla mano di un’ancora incerta Monica Giandotti, che non trova neanche l’appoggio di una scaletta lineare e poco frastagliata. In tutto questo Marco Carrara resta piuttosto defilato nella prima parte, maggiormente protagonista invece in Extra dove sottopone le domande raccolte sui social riguardo al risparmio in bolletta per luce, gas e acqua.
Un debutto non macchiato da particolari problemi tecnici o difficoltà strutturali: ormai Agorà è una macchina ben rodata, serve solo un buon conducente per guidarla. Resta da capire se Monica Giandotti sarà in grado di esserlo.