Carlo diventa Re: la proclamazione in diretta tv per la prima volta nella storia
Re Carlo III prende il posto di Elisabetta II. La proclamazione del nuovo sovrano trasmessa in diretta tv è un vero evento tv.
Carlo è diventato ufficialmente Re Carlo III d’Inghilterra, o meglio Sovrano del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, con una cerimonia di una 40ina di minuti nella sua parte ‘istituzionale’ – poco più di un’ora con la parte cerimoniale – trasmessa per la prima volta in tv nella storia della monarchia britannica. Un protocollo ripetuto per 300 anni che finora è rimasto ad appannaggio dei soli deputati a testimoniare l’annuncio della morte del sovrano e la proclamazione del successore, tra formule di rito, giuramenti in difesa della chiesa di Scozia, firme ufficiali. Un passaggio meramente formale, potremmo dire amministrativo, che aveva in passato anche la funzione di annunciare alle principali figure politiche e istituzionali del Regno la morte del sovrano e di presentare il successivo. Quel che oggi avviene con un tweet, trecento anni fa aveva bisogno di annunci, colpi di cannone, bardi che comunicano ai sudditi quanto successo nel palazzo.
La cerimonia si è svolta al cospetto di un corpo cerimoniale noto come Accession Council, composto dal Privy Council, un gruppo di parlamentari di alto livello, di alti funzionari pubblici, di alti commissari del Commonwealth e dal sindaco di Londra. Ben sei gli ex primi ministri presenti in prima fila. Il protocollo prevede che il Presidente del Privy Council annunci ufficialmente la morte della Regina e venga pronunciata la formula della proclamazione, che sarà firmata da una serie di figure di spicco, tra cui il Primo Ministro, l’Arcivescovo di Canterbury e il Lord Cancelliere. Una prima parte si è svolta nella galleria dei quadri (al cospetto di un dipinto di Canaletto, Santa Maria della Salute), mentre il Re è apparso nella seconda parte della cerimonia.
Ci si sposta in una sala del trono, sul quale il sovrano potrà sedersi solo dopo aver firmato l’atto della sua proclamazione. Il Re ha incontrato l’Accession Council e il Privy Council per un breve discorso e per il tradizionale giuramento in difesa della Chiesa di Scozia, firmato in duplice copia da lui, dall’erede William, ora Principe del Galles, e dalla regina Consorte, Camilla. Il Re firma poi il documento della sua proclamazione e si commiata.
Dopo la fanfara dei trombettieri, viene ufficialmente comunicato ai sudditi che la Regina è morta e che c’è un nuovo Re. God save the King, come risuonato per la prima volta nella St. Paul Cathedral alla fine della commemorazione di Elisabetta II. Quindi l’Hip Hip Urrà al nuovo re da parte delle Guardie Reali.
Trecento anni dopo il momento formale della proclamazione si è ripetuto, per la prima volta in diretta tv: un evento di particolare valore simbolico per i sudditi di Sua Maestà. Un’occasione per dare un’occhiata a quel che finora era rimasto nascosto, così come successe nel 1953 con la trasmissione in diretta dell’incoronazione di Elisabetta II, fortemente voluta dal principe Filippo. Ci vorrà un po’ per organizzare l’incoronazione di Re Carlo III, momento solenne, sul piano politico, dinastico e religioso, ma di certo sarà un altro momento cruciale di questo passaggio anche ‘violento’ tra la tradizione ottocentesca di cui Elisabetta II è stata figlia e la dimensione contemporanea cui appartengono ora i Windsor. Carlo incluso. E l’immagine del rito medievale ripreso da decine di smartphone branditi da giovani in felpa è forse il frame più rappresentativo che la BBC ha offerto al pubblico.
Un contrasto che si è visto anche nel ‘contatto’ tra tradizione medievale e reali del terzo millennio. Il contrastro tra la rigidità del protocollo – incarnato da una ‘maestra di cerimonie’ perfetta nella sua solennità, serietà e rigore formale – e i membri della famiglia reale è stato ‘evidente’, anche se espresso in piccoli gesti, nel non verbale, nel posturale, nelle espressioni. La piccola esitazione di Carlo nel recuperare il giuramento alla Chiesa di Scozia tra le carte che aveva davanti, l’estrazione del fazzoletto dalla tasca, il breve discorso che ha ricalcato quello di ieri, pieno di affetto e devozione per la madre e di riconoscenza e amore per la moglie, insieme al modo in cui William ha sistemato il calamaio a rischio caduta avvicinandolo al personale ha mostrato un approccio meno rigido rispetto a quello atteso. Non è per loro. E piccoli gesti lo dimostrano. Anche le differenze tra padre e figlio: l’attenzione ‘domestica’ di William con quella propensione al personale è diversa dal gesto decisamente ‘regale’ con quale il Re ha di fatto rimbrottato il personale perché non si era provveduto rapidamente all’allestimento della scrivania. Piccole cose, significative.
A meno di 48 ore dalla morte della madre, dunque, il mondo ha visto ‘ufficialmente’ il nuovo Re. Mentre la zecca britannica sta sostituendo le monete, a St. James Palace non c’è stato ovviamente modo di cambiare i velluti del trono e le insegne reali, che ovviamente portano ancora le cifre di Elisabetta II. Il sovrano non si è seduto sul trono che ormai gli appartiene, limitandosi a salutare i presenti con un gesto del capo: nessun momento di ‘sovranità conclamata’ di fronte all’assemblea. Troppo fuori dal mondo.
Carlo diventa Re: gli speciali tv per la proclamazione
Re Carlo III ha già pronunciato il suo primo discorso da sovrano – un primo contatto con i sudditi e un modo per omaggiare l’amata madre, ribadire il ruolo e il suo amore per Camilla, definire la linea di successione annunciando che William e Kate hanno aggiunto al titolo di duchi di Cambridge anche quello di duchi di Cornovaglia e di principi del Galles e augurare ogni bene a Harry e Meghan – ma è stato ufficialmente proclamato Re d’Inghilterra solo sabato 1o settembre, con una cerimonia finora privata e riservata al cerimoniale di corte che arriva invece per la prima volta in diretta tv.
La proclamazione di Carlo come Re di Inghilterra si è svolta al St James’s Palace alle 11 ora italiana (ore 10 a Londra) ed è stata seguita in diretta tv anche in Italia.
Come seguire la proclamazione di Re Carlo III in diretta tv?
- Su Rai 1 dalle 10.30 con uno speciale Tg1 in onda fino alle 11.30.
- Su Rete 4 dalle 10.55 con lo speciale Tg4 “Il giorno di Carlo” con ospiti, tra gli altri, Umberto Brindani e Antonio Caprarica.
Non è stata annunciata una diretta speciale del TgLa7.
BBC fa sempre scuola
La precisione della regia, la semplicità studiatissima delle riprese, la pulizia del commento, l’aderenza dei toni e anche la bellezza delle immagini senza sovraimpressioni, neanche quella del logo, conferma la maestria – e la maestosità – della BBC nella costruzione e nella ripresa dei grandi eventi, in primis reali. BBC Events può dirsi seconda solo al CTV, ovvero al Centro di Produzioni tv del Vaticano: hanno qualche millennio di vantaggio…