La morte della regina Elisabetta II è un evento mediatico studiato nei minimi dettagli dal protocollo reale. “London Bridge is down” è la frase che Buckingham Palace ha scelto per annunciare al mondo la scomparsa della sovrana (“Hyde Park Corner“, invece, era il messaggio per la morte del padre, Giorgio VI). A differenza di quanto accadeva fino a qualche tempo fa, l’annuncio della morte della regina non è esclusiva della BBC, ma è arrivato con un post social pubblicato sui profili ufficiali della Famiglia Reale. Nello stesso istante, un lacchè in livrea nera è uscito da Buckingham Palace per appuntare ai cancelli un avviso bordato di nero.
La diretta della BBC è iniziata alle 12.39 (13.39 ora italiana) e ha interrotto la normale programmazione.
Dopo la breaking news arrivata con un comunicato di Buckingham Palace, ci si è adeguati alle richieste del protocollo, che richiede il total black a tutti i giornalisti in onda, sulla BBC ma anche sugli altri canali. Nel primo blocco pubblicitario utile, si è proceduti al ‘cambio della guardia’ e dell’abbigliamento. All’inizio è apparso un anchorman in abito nero con cravatta blu, unico accessorio da cambiare in caso di annuncio, per poi optare dalle 15 in poi sul nero integrale. Anche questo segno che ormai il dato era tratto.
Anche le altre reti si sono adeguate, come vuole il protocollo. Che a questo punto può dirsi già attivo.
Cosa succede in tv quando muore la regina?
Il protocollo di Buckingham Palace prevede regole precise anche per quanto riguarda le trasmissioni televisive nel giorno della scomparsa della Regina e in quelli immediatamente successivi. Per quel che riguarda la BBC, sono sospesi tutti i programmi lasciando in onda solo la copertura live di BBC One, ed è stata mandata in onda la sua immagine accompagnata dall’inno nazionale, come accadde nel 1997 con Diana. Gli altri canali non sono tenuti a interrompere le trasmissioni, ma è difficile che non lo facciano. In più la BBC è chiamata a sospendere tutti i programmi comici e le commedie per i 12 giorni di lutto che precedono i funerali, che saranno ovviamente trasmessi in diretta tv.
La BBC dovrà poi collaborare anche per le riprese dell’incoronazione di Carlo.
The Crown cambia con la morte di Elisabetta II?
Stando a quanto dichiarato da qualcuno di molto vicino alla serie al New York Post, The Crown ha un proprio piano ‘London Bridge’ da adottare con la morte di Elisabetta II. Se la circostanza avvenisse durante le riprese, queste ultime sarebbero immediatamente interrotte per almeno una settimana; la durata della sospensione però dipenderebbe da una serie di fattori.
Al momento sono in corso le riprese della sesta stagione, iniziate ad agosto. The Crown 6 dovrebbe coprire, a larghi passi, dalla fine degli anni ’90 – quindi dalla morte di Diana – alle nozze di Meghan ed Harry.
Le riprese della quinta stagione sono invece terminate alla fine di giugno e se ne attende la messa in onda a novembre 2022 su Netflix: The Crown 5 dovrebbe coprire l’arco che va dall’inizio degli anni ’90 fino al 1996, raccontando gli anni difficili del matrimonio di Carlo e Diana, con la separazione nel 1992 – l’annus horribili di Elisabetta – e il divorzio nel 1996, ma anche il divorzio di Anna dal capitano Mark Phillips nel 1992 e il divorzio di Andrea e Sarah nel 1996.