Caduta Libera è tornato con la sua familiarità, la casa sarà pure cambiata con l’approdo nel mitico studio 11 di Cologno Monzese, qualche accorgimento cromatico è più che evidente così come gli spazi, decisamente ampliati, ma l’arredamento è quello che abbiamo sempre conosciuto e il suo padrone di casa una certezza.
Gerry Scotti ha riaffermato il suo animo libero, giocoso, spensierato, godereccio e talvolta emotivo (lo abbiamo visto commuoversi nel ricordo di un’autrice di Caduta Libera, Samanta Chiodini).
Regala alle famiglie un ritrovo gradevole, sa quali sono i punti deboli da toccare al suo pubblico e per colpire usa l’arma gentile dell’empatia, modella a modo suo i gradi di tensione oscillando tra lo sdrammatizzare o richiamando l’attenzione. Solo i fuoriclasse sanno farsi riconoscere, Gerry Scotti ci rientra con tutti e due i piedi.
Lo ha detto nell’anteprima, è “Tutto come prima“ davanti al campione Michele Marchesi. Non gli diamo torto, Caduta Libera è la fotocopia di come lo abbiamo lasciato, lo abbiamo riscontrato. Ma d’altronde cambiare può essere anche un rischio, significherebbe rimettere in gioco un’intera trasmissione, botola in cui Caduta Libera non può cadere.
Deve rimanere ancorato fortemente ai suoi principi costruiti in undici edizioni, e se questo game show oggi è arrivato a festeggiare quasi 1000 puntate è perché la formula, l’ambiente e le sensazioni che arrivano, sono quelle che piacciono al pubblico che si è affezionato.
Il ritmo è incalzante, così come lo è sempre stato, ad armonizzare il tutto c’è come sempre un Signor regista come Giancarlo Giovalli (dunque siamo in buonissime mani). Complici i tempi da rispettare, il coinvolgimento e la facilità del gioco, le prove a cui vengono sottoposti i concorrenti diventano inevitabilmente alla portata di tutti, e non è un caso se Caduta Libera è diventato col tempo il gioco per le famiglie.
Nella prima puntata è stato testato anche l’esordio della novità Dieci piccoli indizi, un gioco che rimanda al titolo del celebre romanzo giallo di Agatha Christie ‘Dieci piccoli indiani‘ (da qui la sigla thriller che si ricollega) e che già dalla sua spiegazione dà il senso della semplicità: il concorrente deve indovinare la frase nascosta attraverso degli indizi dati man mano da Gerry Scotti, il concorrente che trova la definizione per primo vince la prova.
Caduta Libera è il tipico prodotto a lunga conservazione che Mediaset fa bene a tenersi stretto. Ha ancora tanto da sfruttare e da qui fino all’inverno (così come ha annunciato Scotti durante la puntata di oggi) porterà alta la bandiera del preserale di Canale 5.