Rai e il battage pubblicitario che passa per i “box” dentro i programmi
La Rai aumenta l’inserimento dei promo all’interno dei suoi programmi a pochi giorni dall’inizio della nuova stagione tv.
I classici promo? Roba del passato! Le vistose luminose incollate sullo schermo? Superate! Mamma Rai vuole di più, mamma Rai vuole a tutti i costi strafare e cosa fa? Segue la moda dei principali broadcaster italiani e internazionali. Dopo il golden minute (più comunemente chiamato ‘breaking show’) in cui un programma viene interrotto – spesso improvvisamente – da delle mini inserzioni pubblicitarie che variano dai 30 ai 60 secondi, ora arrivano i ‘box’ dentro i programmi.
Vengono chiamati Banner a ‘L’ oppure L-Shape o ancora, più sulle corde di tutti, “compressione a L”. Sono animati e al loro interno si possono scorgere ben chiaramente dei ‘lanci’ agli appuntamenti futuri della rete, in poche parole un prolungamento del battage pubblicitario. Prendiamo d’esempio Rai 1, rete in cui questa usanza sta aumentando notevolmente durante la messa in onda dei suoi programmi, anzi, parliamoci chiaro: ci sta letteralmente dando dentro.
Così ad Arena 60, 70, 80 e… 90 non viene concesso più solo il classico promo in onda ad intermittenza, non solo lo spazio promozionale sui social, adesso ci si mette pure il ‘box’. Idem per Il commissario Montalbano che presto tornerà su Rai 1 con i primi episodi in definizione 4K.
Un’autopromozione importante, spalmato a ritmi forsennati e che aumenta sempre di più la sua insistenza proprio a pochi giorni dall’inizio della nuova stagione televisiva.
Sta accadendo sempre più spesso soprattutto su Rai 1 da qualche giorno e gli spettatori se ne sono accorti, anche perché è molto difficile non accorgersi date le dimensioni. La strategia è del tutto lecita, anche moderna se vogliamo guardare il lato positivo della novità, ma non risulterà una forzatura invasiva agli occhi del pubblico?
Le sequenze pubblicitarie sono state create appositamente per essere accompagnate dagli spot promozionali come delle parentesi di apertura e chiusura. Non bastano già quelle? Il troppo stroppia. Ci rivolgiamo a tutti i broadcast indistintamente, attenzione, questo discorso non lo facciamo perché “se lo fa la Rai, allora se ne parla“, ma magari tentiamo di frenare un’emorragia di autopromozioni che sbucano come funghi.
Lasciamo che la magia del caro vecchio ma sano, sanissmo spot promozionale sia il vero biglietto da visita senza spin-off ai telespettatori.