Caduta Libera torna dal 29 agosto con un nuovo gioco. Cambia anche lo studio
Nella settimana della millesima puntata previsto uno speciale con una gara tra campioni.
Da lunedì 29 agosto Canale 5 tornerà a scaldare i motori del palinsesto con Caduta Libera, il game show del preserale da sempre condotto da Gerry Scotti.
La trasmissione in onda dal 4 maggio del 2015 non presenterà sostanziali differenze rispetto al passato, eccezion fatta per due novità. La prima riguarda l’introduzione di un gioco inedito, Dieci piccoli indiani. A spiegarlo è lo stesso conduttore a Tv, sorrisi e canzoni:
“Il campione e lo sfidante si affrontano su un argomento, ricevendo di volta in volta un indizio diverso. I titoli dei miei programmi e dei giochi devono potersi spiegare in poche parole”.
Caduta Libera tornerà in onda da un nuovo studio: dopo le tante edizioni trasmesse dallo Studio 20 di Cologno Monzese si passa allo Studio 11, che custodisce tanti bei ricordi per Gerry Scotti, dato che proprio lì ha realizzato Buona domenica e il game show cult Chi vuol essere milionario? (a proposito, presto Quiz, la miniserie sul programma sarà programmata da Rai 1, dopo essere stata disponibile per l’Italia in streaming su Tim Vision).
A proposito dei nuovi giochi, Scotti ha anche spiegato che provvede personalmente a collaudarli come fosse un concorrente, ma non è che quelli nuovi prendano il posto di quelli vecchi: il presentatore ha esposto il caso di Parole al buio (uno dei più interessanti sulla lingua italiana, altro che Lingo), che inizialmente veniva proposto ogni giorno, mentre in seguito è stato programmato una volta a settimana.
Per quanto riguarda i concorrenti, si ripartirà dal campione in carica, il trentenne neuropsichiatra Michele Marchesi, che ha superato i 275mila euro in gettoni d’oro. Si avvicina, inoltre, il traguardo delle mille puntate: in quell’occasione la ricorrenza sarà celebrata con un torneo tra i campioni del programma, (oltre che dalla presenza di una torta in studio), quindi sicuramente ci sarà modo di rivedere Niccolò Scalfi e Christian Fregoni.