Agorà Estate 2022, la piazza dell’informazione di Rai 3 non deve cambiare troppo: la recensione
Giorgia Rombolà debutta tenendo salde le fila del discorso, per un programma che non può e non deve discostarsi troppo dalla versione in onda in inverno
I programmi di informazione necessitano di continuità. Non importa se vadano in onda in estate o in inverno: quello che interessa al pubblico che li segue è che la notizia (o, meglio, le notizie) del giorno siano raccontate sempre in modo lucido. Agorà Estate, al debutto su Raitre (ma lo si può recuperare su RaiPlay) , prende questa premessa e la fa propria, facendo sì delle modifiche ma non stravolgendo un format che è essenzialmente quello dell’approfondimento informativo.
Agorà Estate, la recensione
Ecco che, allora, a cambiare sono i colori dello studio -si passa dal più accesso rosso della versione invernale ad un più rilassante verde acqua-, oltre che ovviamente alle presenze fisse.
A Giorgia Rombolà e Sara Mariani il compito di prendere il posto che è stata fino a pochi giorni prima di Luisella Costamagna e Marco Carrara (ma quest’ultimo tornerà ogni venerdì con Timeline Focus nella parte finale del programma fino al 22 luglio). Un cambio di conduzione che i due nuovi volti hanno saputo gestire con fermezza, mettendo al primo posto la notizia e gli ospiti.
Per Rombolà, in particolare, il compito non è semplice: la conduzione di un talk porta sempre qualche rischio a seconda degli ospiti che inviti. E c’è da dire che per il suo esordio Agorà Estate ha voluto puntare su volti che hanno saputo interagire con gli altri ospiti, con la conduttrice e con il pubblico senza creare l’ormai noto e svilente effetto caciara. Un rischio c’è stato, va detto, nel confronto accesso (ma in tv vediamo molto di peggio) tra Francesco Lollobrigida (capogruppo di Fratelli d’Italia alla camera) e Beatrice Lorenzin (deputato del Partito Democratico), ma si è risolto abbastanza velocemente.
“Non perdiamo il filo delle notizie”: potrebbe essere questo il motto di questa edizione estiva di Agorà, con tanto di gomitolone sul tavolo al centro dello studio (lo stesso video nel promo dei giorni scorsi). Un modo per alleggerire e rendere il tutto un po’ più easy, anche se non strettamente necessario. Da programmi come Agorà non ci si aspetta l’effetto scenografico ad hoc quanto, piuttosto, la competenza di chi parla.
Ed il programma da questo punto di vista parte bene, con interventi mirati più che a dare la semplice informazione, a sviscerarla, approfondirla e creare un terreno utile per la formazione di un’opinione. Ad Agorà Estate 2022, infine, è andato anche il compito di accogliere nella squadra di Raitre Marco Damilano: l’ex direttore de L’Espresso -già ospite sulla terza rete in passato- è comparso per la prima volta dopo l’annuncio dell’accordo in esclusiva che lo porterà da settembre a condurre una striscia quotidiana.
“Comincia ad abituarti, che questa sarà casa tua da settembre”, il benvenuto di Rombolà, che invece questa casa la deve occupare già da ora. E chissà che questo debutto non diventi una presenza semi-fissa, nell’ottica di una sinergia di rete che guarda già alla prossima stagione.