Paola Perissi a TvBlog: Il mio Almanacco e quella volta sul panfilo dell’avvocato Agnelli con Henry Kissinger
Alla vigilia della partenza della nuova edizione dell’Almanacco del giorno dopo con Drusilla Foer l’intervista a Paola Perissi
Il sole sorge alle ore… e tramonta alle ore… La luna si leva alle ore… e tramonta alle… Domani la chiesa celebra San… e seguiva la storia del Santo in questione. Poi Domani avvenne, in cui veniva ricordato un evento accaduto il giorno dopo. Poi ancora le rubriche sul giardinaggio, sul “Fatelo da voi” e ancora sulla cucina con Vincenzo Buonasissi e la rubrica sul mondo degli animali con Danilo Mainardi e quella sull’archeologia con Sabatino Moscati e tante altre. Tutto questo era l’Almanacco del giorno dopo che tutti i giorni introduceva l’edizione delle ore 20 del Tg1 (prima del Che tempo fa di Edmondo Bernacca, Andrea Baroni e Guido Caroselli). Ad aprire il programma di Giorgio Ponti e Diana De Feo c’era Paola Perissi, che appunto ci raccontava le Effemeridi ed il Santo del giorno dopo. A pochi giorni dalla riproposizione di questo programma da parte della Drusilla Foer, in onda dal 6 giugno stavolta sulla Rete 2, TvBlog ha voluto sentire la conduttrice originale di questo programma, ovvero Paola Perissi, già annunciatrice Rai, che condusse l’Almanacco per più di 15 anni. Paola ci risponde con immutata cortesia, gentilezza e grazia, proprio come quando annunciava le trasmissioni delle reti della sua amata Rai.
Gentile Paola, grazie prima di tutto della sua disponibilità, come arrivò alla conduzione dell’Almanacco del giorno dopo ?
La conduzione dell’Almanacco mi fu affidata dall’allora direttore del Tg1 Dott. Emilio Rossi e durò più di diciotto anni.
Lo condusse per molti anni di fila, non si stancò mai ?
In verità non mi stancai mai di condurla, perchè era un angolino di TV raffinata, intelligente e istruttiva proposta con garbo e apprezzata moltissimo dal pubblico, tanto che quando fu soppressa si sollevò una specie di rivoluzione da parte dei telespettatori e venne ripresa poco dopo, per circa due anni, tanto era alto il gradimento di chi ci guardava con tanto interesse.
Cosa le piaceva di quella trasmissione e cosa si ricorda maggiormente di quel periodo ?
Il fatto che fosse istruttiva e al tempo stesso, come accennavo, fatta con garbo. Quando si accendeva la lucetta rossa della telecamera e mi ponevo ad entrare nelle case dei telespettatori, spero con dolcezza, sentivo una grande gioia nel sentirmi accanto al pubblico televisivo, anche solo per far loro qualche minuto di compagnia, che ricambiavano con tanto, tanto affetto.
Ora il programma tornerà in onda su Rai2, all’incirca allo stesso orario, che consigli vuol dare alla Drusilla Foer che condurrà questa nuova serie dell’Almanacco del giorno dopo ?
Assolutamente non ho consigli da dare alla signora Drusilla che sa fare benissimo il suo lavoro con garbo e signorilità. Vorrei solo che si mantenesse la sigla iniziale dell’antico “Almanacco”, con quella bellissima ballata medievale, che tanto distingueva l’apertura del programma .
Mi permetta ora qualche domanda sul suo mestiere di annunciatrice, una figura che ora non in Tv non c’è più. Cosa ha rappresentato per lei fare la signorina buonasera?
Per me ha rappresentato un grande onore, oltre che un grande piacere. La figura di annunciatrice evidentemente con il passare del tempo ha perso sempre di più la sua funzione iniziale. Ricordo che nei miei ultimi anni di lavoro mi sono battuta con i dirigenti Rai dell’epoca per cambiare la formula dei nostri annunci, anche a seguito di quello che vedevo nelle televisioni straniere, ma non fui ascoltata. Poi alla fine si decise di abolire gli annunci.
Ci racconta un aneddoto legato alla sua carriera di annunciatrice ?
Mi ricordo che una volta fui chiamata dall’avvocato Agnelli a condurre un convegno che era stato organizzato a bordo di un panfilo dell’avvocato stesso. Lo yacht era ancorato proprio di fronte a piazza San Marco a Venezia. Ricordo che a quel convegno erano presenti numerosi politici, imprenditori, uomini della finanza internazionale. Ricordo anche che feci una lunga chiacchierata con l’allora Segretario di Stato degli Stati Uniti Henry Kissinger, grande amico dell’avvocato Agnelli. Kissinger si dimostrò uomo davvero delizioso. Durante una pausa di quella serata, andai sul ponte per ammirare il bellissimo paesaggio che avevo davanti. Era sera e si vedeva Venezia, principalmente Piazza San Marco che avevo di fronte, tutta illuminata, uno spettacolo meraviglioso. Ricordo che in quel momento pensai che più che una signorina buonasera, fossi una principessa Sissi. Ricordi bellissimi ed indelebili nella mia memoria. Poi mi chiamarono per tornare a lavorare e l’incantesimo svanì, ma ancora è ben fisso nella mia mente.
Che televisione era quella e che televisione è quella di oggi ?
La TV di oggi, sono sincera, non mi piace molto, poco rispettosa, urlata e a volte anche volgare, nella quale non mi ci ritroverei proprio.
Cosa guarda oggi in televisione Paola Perissi, cosa le piace e cosa non le piace?
Oggi seguo Rai 5, Rai Storia e Focus, riducendo di molto il mio interesse per i programmi politici che trovo molto meno interessanti e forse poco veritieri. Come dicevo non mi piace la tv urlata, volgare e poco rispettosa.
Ultima domanda, cosa fa Paola Perissi dopo aver appeso il microfono al chiodo ?
Andata in pensione mi sono dedicata alla casa che avevo in campagna,cercando di mettere in pratica i consigli appresi dal mondo rurale che ho frequentato per dieci anni,conducendo “Linea Verde”. Oggi la casa non c’è più ma ho tre splendide nipoti sulle quali riversare tutto il mio affetto di nonna. Le sembra poco ?
Assolutamente no. Grazie a Paola Perissi e che bella boccata d’aria fresca respirare ancora il garbo, l’educazione, la gentilezza e la grazia di una donna di una televisione d’altri tempi, purtroppo oggi, molto spesso, relegata ai soli ricordi.
P.S. In bocca al lupo Drusilla Foer!