Come finisce Don Matteo 13? Svelato il mistero su don Massimo
Una puntata dedicata al passato del parroco interpretato da Raoul Bova, anche se c’è stato spazio per la commedia di Cecchini e l’amore tra Anna e Marco
Un omicidio, un arresto, un nemico ed una rivelazione: sono stati questi gli ingredienti dell’ultima puntata di Don Matteo 13, che ha concluso la sua corsa questa sera, giovedì 26 maggio 2022, su Raiuno. Una corsa che ha visto un passaggio di testimone a metà, quello ormai arcinoto tra Terence Hill e Raoul Bova.
E proprio il personaggio di Raoul Bova, don Massimo, è stato centrale nella puntata finale della stagione. Se nel quinto episodio, quello dell’uscita di scena di don Matteo, abbiamo capito le ragioni per cui quest’ultimo se n’è andato all’improvviso da Spoleto, nel decimo ed ultimo scopriamo invece la backstory di don Massimo. E non sono mancate le sorprese.
Come finisce Don Matteo 13? L’ultima puntata
No, don Massimo non ha nessuna tresca sentimentale: la donna è la moglie del boss Antonio Muraco, che il protagonista -prima di prendere i voti e quindi quando faceva parte dei carabinieri- ha arrestato un un blitz in cui ha perso la vita il piccolo Salvo, figlio della coppia. Don Massimo, sentendosi in colpa, ha promesso alla donna che l’avrebbe tenuta nascosta dal marito in cerca di vendetta, e che ora è stato scarcerato.
L’uomo, infatti, è a Spoleto, e ci mette poco a rintracciare la moglie e don Massimo: è proprio il boss a raccontare ai carabinieri il segreto di don Massimo, ovvero che il suo vero nome è Matteo Mezzanotte e che ha una relazione clandestina con la moglie.
In una confessione a Cecchini (Nino Fraccia), con cui il rapporto nel corso delle puntate è diventato sempre più stretto e di piena fiducia, don Massimo racconta il suo passato. I suoi genitori, calabresi, dovettero scappare dalla ‘ndrangheta dopo che si rifiutarono di pagare il pizzo e denunciarono. Andarono in Umbria, dove conobbero don Matteo, che li aiutò a rifarsi una vita. Ed è in Umbria che Matteo è nato: quindi, conosce don Matteo da sempre, anche se la sua vocazione all’inizio era quella di diventare carabiniere. Con Elena una relazione c’è stata, ma prima che Matteo/Massimo entrasse in seminario. Dai flashback scopriamo anche che Salvo non è stato ucciso da don Massimo, ma da Muraco, che voleva sparare ai carabinieri.
Muraco, intanto, è riuscito a trovare e la uccide. La sua ammissione, in confessionale, a don Massimo, costringe il sacerdote a rispettare il segreto ed a lasciare che i carabinieri lo arrestino per omicidio: il boss lo ha incastrato.A scagionare don Massimo è Cecchini, che grazie ad un dettaglio della panca usata per le confessioni capisce che don Massimo non poteva trovarsi nella tenuta dov’è stata uccisa . Il parroco viene così scarcerato: per lui c’è il confronto finale con Muraco. Questa volta, però, non è da solo, ma viene raggiunto in chiesa da Anna (Maria Chiara Giannetta) e Cecchini. In uno scontro a fuoco, ad avere la peggio è il boss, che muore tra le braccia di don Massimo.
A Spoleto può così tornare la serenità: Cecchini, dopo una serie di fraintendimento, chiede ad Elisa (Pamela Villoresi) di sposarlo, ma soprattutto torna il sereno tra Anna e Marco (Maurizio Lastrico). La capitana capisce che deve accettare di far entrare l’uomo nella sua vita nonostante sia abituata a fare tutto da sola: accetta che Ines (Aurora Menenti) vada a vivere con il padre Sergio (Dario Aita) e corre dal Pm che, intanto, ha chiuso la sua relazione con Valentina (Emma Valenti), decisa a tornare a Roma.
La conclusione vede Cecchini e don Massimo insieme: il parroco sembra aver trovato la serenità che tanto cercava e si prepara a celebrare due matrimoni, mentre il maresciallo si lascia scappare un “don Matteo”, che in fin dei conti non è un errore. Ma il regalo più bello, per don Massimo, è sentirsi chiamare “amico” da Cecchini.