Blocco 181, parlano Salmo e gli altri attori della serie Sky (Video)
Salmo, Alessandro Tedeschi, Alessandro Piavani, Laura Osma e Andrea Dodero ci raccontano qualche dettagli in più sui loro personaggi
Quando entrerete nel mondo di Blocco 181, la nuova affascinante serie tv in onda su Sky ed in streaming su Now a partire da domani, venerdì 20 maggio 2022, scoprirete che la storia scorre lungo tre binari principali. Due di questi sono attraversati da cinque interpreti del cast che abbiamo avuto occasione di intervistare.
Blocco 181, il rifugio di Ludo, Bea e Madhi
“Per Ludo questa storia d’amore rappresenta la famiglia che non ha mai avuto, la casa che non ha mai incontrato”, aggiunge Piavani. “Attraverso Mahdi e Bea trova il suo senso. Di tutti e tre, è il più accanito, che insiste di più nella loro storia. E’ lui che dice ‘staccatevi dal mondo che vi precede, seguitemi, andiamo verso questa nuova avventura. Per lui è più necessaria rispetto a Mahdi e Bea: loro hanno un mondo alle spalle con delle regole, lui ha assenza. E’ libero, ma anche più implicione!”.
E Bea, invece? “Credo che Bea si trovi tra la sua cultura ed una parte ignota, si chiede sempre come potrebbe fare qualcosa di diverso, cambiare vita, uscire a esplorare il mondo”, ci dice Osma. “Conoscere questi due ragazzi è come conoscere un’altra faccia della Milano in cui vive… e poi c’e la famiglia, la “misa” che la sta sempre trattenendo dall’andare via. In Ludo e Mahdi trova un rifugio, in cui può conoscere l’ignoto, ma in cui si sente al sicuro. E’ stato incredibilmente interessante conoscere Bea e esplorarla con questi due ragazzi, mentre come attrice scoprivo una città nuova, un Paese nuovo ed una cultura nuova”.
Blocco 181, Salmo ed Alessandro Tedeschi
“Diciamoci la verità: io non sono stato veramente un produttore creativo, lo sono della parte musicale. Sono un direttore d’orchestra. La serie non l’ho scritta io”.
Ad ogni modo, per Salmo l’esperienza è stata “figa, ma non so se la ripeterei: sono stati sei mesi e più di duro lavoro, l’ho fatto perché era un periodo in cui potevo permettermelo, ma il mio vero lavoro è un altro. Non so come farò in futuro ad incastrare le due cose… Forse arriverà il momento in cui dovrò scegliere, spero di no: ora navigo a vista, il problema è avere il tempo”.
Davanti alla macchina da presa, il suo Snake è un tipo che sa mantenere (quasi) sempre il controllo. E’ stato il suo collega a consigliargli come costruire il personaggio?“Non mi ha dato dritte tecniche, ma l’ho osservato, sono una spugna. A volte riesco ad imparare senza che nessuno mi dica niente. Vedendo un professionista come lui al lavoro ho imparato parecchie cose. Però una cosa che mi hanno insegnato è ‘stare’, nel senso di stare lì… E’ stato figo lasciarmi trascinare e cercare di imparare un po’ da tutti”.
Quello che ha invece imparato Tedeschi dando volto a Lorenzo è stato ciò di cui aveva paura il suo personaggio:
“Ho scoperto solo durante le riprese che il motore di Lorenzo è la paura di perdere tutto quello che ha, di floppare, di non essere all’altezza del futuro che si era immaginato. Una paura amplificata dal fatto che ha un grande debito: lui con il denaro tiene il controllo delle persone, e se scompare il denaro scompare anche quello. Da una parte ha una dipendenza che gli serve per andare avanti, dall’altra ne ha un’altra che gli serve per ‘staccare’ e ricominciare”.
Tedeschi e Salmo hanno confessato di essersi passati l’uno la backstory del proprio personaggio all’altro, per conoscersi meglio. Il risultato si vede, tanto che non si può non pensare ad uno spin-off concentrato solo su Lorenzo e Snake…
“Sì, si potrebbe fare”, dice Salmo, “secondo me i due personaggi funzionano, l’uno è l’opposto dell’altro. Il fatto che ci siamo scambiati le backstory è stata interessante, perché abbiamo capito sia chi interpretavamo sia l’altro personaggio”.