Eurovision 2022, la Seconda Semifinale fa vedere cosa sia (davvero) l’ESC
La scaletta e le esibizioni della Seconda Semifinale di Eurovision 2022, con un commento su quanto visto al Pala Olimpico giovedì 12 maggio.
Con la seconda semifinale, i telespettatori italiani hanno potuto vedere – e capire – meglio cosa sia l’Eurovision Song Contest. La differenza con quanto visto due giorni fa è evidente, diremmo davanti agli occhi di tutti, e lo si è notato nello show offerto dalle 18 delegazioni in gara. Una maggiore ricchezza di proposte, una cura diversa nella realizzazione, una resa televisiva che è riuscita a vestire ogni brano, personalizzandolo e valorizzandolo. Un po’ è dovuto, come notato per la scorsa semifinale, dalle delegazioni stesse, un po’ però è frutto del diverso lavoro fatto a livello realizzativo sul palco, in regia e con la scenografia.
Partiamo proprio da quest’ultima, su cui tanto abbiamo scritto dopo la prima semifinale: questa sera il sole spento è praticamente scomparso alla vista e non perché fosse stato smontato, anzi. Diciamo che questa sera è stato ‘integrato’ e armonizzato con le scene, col ledwall, con le esibizioni. Il disco nero si è mimetizzato – o meglio è stato neutralizzato – dando così quella varietà di sfondi che invece martedì non si era vista. Lo si è notato in buona parte delle esibizioni, da Cipro al Belgio giusto per citare un paio di casi. E lì dove è apparso è stato funzionale al racconto.
Ecco, il racconto. Si è visto (finalmente) anche quello stasera. Dal film western allestito con l’Estonia (tra fotografie diversificate, movimenti di scena, stacchi a tempo con luci ed effetti, interazione tra artisti e camere, wide, chiusura in stile Leone/Peckinpah) al magnifico show allestito da Israele (ed è un oltraggio che non sia in finale), dalla storia dell’Azerbaijan allo struggimento dell’Australia, tutto ha avuto il sapore di costruito molto più di quanto non sia sia visto nella prima semifinale, durante la quale la sensazione dominante è stata quella dell’intralcio. Qui è svanita. Quasi per magia. O meglio la magia c’entra fino a un certo punto. Diciamo che c’entra la maestria.
Certo, è stata una serata che ha visto, comunque, molti più allestimenti da parte delle delegazioni di quante non siano state proposte nella Prima Semifinale: dagli sfondi portati da casa (come quello della Svezia, già usato al MelodiFestivalen o la parabola led del Montenegro) alle strutture ben più complicate dell’Azerbaijan, alla conchiglia (?) di Cipro, passando per il (già iconico) toro di Achille Lauro per arrivare alle gabbie della Gran Bretagna che vedremo compiutamente sabato sera, giusto per citarne qualcuno. Ma tutto è apparso molto più vestito sulle specificità del brano. E le coreografie si sono viste.
Solo un sorteggio fortunato che ha raccolto le delegazioni più ‘attive’? Beh, un po’ troppa fortuna.
Diciamo anche che avendo avuto modo di seguire le prove in questi giorni è stato evidente il progressivo lavoro di limatura fatto per ciasuna esibizione: su tutte, a memoria, direi che tanto è stato fatto sull’Estonia e sulla Serbia, ad esempio. E la differenza tra le prime prove e la realizzazione definitiva è in alcuni casi notevolissima, frutto di una collaborazione tra sguardo registico e obiettivi delle delegazioni. Chapeau agli operatori che hanno dovuto imparare – e rispettare – posizioni, movimenti, sequenze.
Tornando alla tanto (da me) già bistrattata scenografia, va sottolineato che questa sera è stata compensata un’altra mancanza evidenziata nel debutto: è stato protagonista anche il ledwall. Il sole è stato ‘armonizzato’, infatti, anche con le immagini apparse – questa volta riccamente – sugli schermi, riempiendo il palazzetto.
Abbiamo anche ‘sentito’ un palazzetto diverso: qualsiasi cosa sia successa (dal ‘sostegno audio’ alla maggiore presenza al PalaOlimpico) finalmente a casa si è sentito il pubblico. E anche questo fa la differenza davanti alla tv.
I momenti di show sono rimasti questa volta sullo ‘sfondo’: il duetto Mika e Pausini su Fragile e People have the power ha cercato più una coreografia tra i cantanti che una resa televisiva particolare, mentre Il Volo ha offerto uno spettacolo a dir poco ‘pirotecnico’.
A tirar le somme, il commento viene facile: in questa seconda semifinale abbiamo un altro spettacolo. Abbiamo visto l’ESC a Torino.
Eurovision 2022: esibizioni, ospiti e scaletta della Seconda Semifinale
Seconda semifinale di Eurovision 2022 in diretta su Rai 1 questa sera, giovedì 12 maggio, con Laura Pausini, Mika e Alessandro Cattelan live dal Pala Olimpico di Torino e il commento live in italiano di Gabriele Corsi, Cristiano Malgioglio e Carolina Di Domenico per i telespettatori dell’ammiraglia. Come vedere l’Eurovision 2022 in tv e in streaming, con tutti gli audio e i servizi disponibili lo riassumiamo qui (e confidiamo che questa sera l’audio originale sui canali audio dedicati di Rai 1 e RaiPlay sia attivato subito e non a metà serata).
Dopo le prime 17 esibizioni – e il passaggio delle prime 10 delegazioni alla Grand Final di sabato 14 maggio – è tempo di seguire gli altri 18 Paesi in gara e definire così il parterre di finalisti che si contenderanno la vittoria di questa 66esima edizione.
Ricordiamo che questa sera la regia delle Delegazioni è di Duccio Forzano e quella dell’Opening e dell’Interval Act, più i momenti live, è di Cristian Biondani.
La Prima Semifinale è andata, tra qualche malumore (e molta amarezza) per la scenografia e per ‘l’omaggio’ a Raffaella Carrà, con un generale apprezzamento per la conduzione live e con opinioni divise sul commento italiano. Chi ha scoperto l’Eurovision solo ora, non ha potuto che stupirsi dei ritmi serratissimi che hanno permesso di far esibire i 17 paesi, ospitare tre momenti di spettacolo e creare la suspance da eliminazione in soli 135 minuti: una roba scioccante per chi è abituato alle 4,5 ore di diretta sanremese.
Per fare una sintesi della Prima Semifinale (l’analisi la trovate nel nostro commento dettagliato), le Delegazioni non hanno offerto un grande show per allestimenti e outfit, fatte salve alcune eccezioni – non strepitose –, e non è chiaro quanto sia dipeso dalla promessa di un sole cinetico rimasto però fermo sullo sfondo e di una cascata che sembra aver inibito il vento. Le emozioni vere sono venute dalla performance di Diodato, che ha portato Fai rumore sul palco dell’Eurovision due anni dopo la sua vittoria, ma in Italia dopo quel video nell’Arena di Verona deserta che ha rappresentato il momento più poetico di un lockdown inconcepibile solo qualche settimana prima: suggestive le luci, magnifico il concept di Laccio, perfetta l’esecuzione. Il miglior momento della serata.
Nella Seconda Semifinale tocca invece a Il Volo portare la musica italiana sul palco dell’Eurovision Song Contest, ma la positività al Covid di Gianluca ha costretto il gruppo autoriale a trovare una soluzione ‘virtuale’: due terzi del trio saranno al Pala Olimpico, mentre Gianluca sarà in collegamento. Vi suggeriamo di non perdervi il momento: tra effetti da ‘tempietto greco’, effetti di luci e fiamme e un led visibile solo ai lati del sole immobile la performance si presenta come l’esatto opposto di quanto visto martedì con Diodato.
Annunciato anche il duetto ‘sulla pace’ di Mika e Laura Pausini, che cantano Fragile di Sting e People have the power di Patti Smith. Apertura da ballerino per Cattelan, che omaggia uno dei main sponsor dell’evento, Tik Tok: e sull’aderenza di Tik Tok – social cinese – ai valori predicati dall’EBU si è discusso nella conferenza stampa di ieri, nella quale il supervisor Osterdahl si è limitato a dire che la partnership sarà valutata a fine edizione ma che per ora ne sono entusiasti. Ma vediamo la scaletta, in attesa di quella dettagliata.
Eurovision 2022, scaletta seconda semifinale – Giovedì 12 maggio
Opening act: performance di Alessandro Cattelan tra ballo e Tik Tok.
Interval Act: Il Volo con il brano che portarono a Eurovision 2015 classificandosi terzi (pur essendo primi al televoto) ma in una nuova versione e internazionale: il trio canterà infatti You are my everything (Grande amore) con gli arrangiamenti rock sinfonici del M° Enrico Melozzi. A causa della positività al Covid, Gianluca Ginoble si esibisce da remoto.
Durante l’Interval act prevsto anche un duetto Pausini – Mika su Fragile di Sting e People have the Power di Patti Smith.
Nella seconda semifinale possono votare (per sorteggio) le Big Gran Bretagna, Spagna e Germania, di cui saranno mostrate le clip dell’esibizione, che vedremo integralmente solo sabato durante la finale.
Nella Prima parte si esibiscono (in ordine di uscita)
- Finlandia | The Rasmus – Jezebel
- Israele | Michael Ben David – I.M
- Serbia | Konstrakta – In Corpore Sano
- Azerbaijan | Nadir Rüstəmli – Fade to black
- Georgia | Circus Mircus – Lock me in
- Malta | Emma Muscat – Out of Sight [break pubblicitario] Omaggio a Sanremo
- San Marino | Achille Lauro – Stripper
- Australia | Sheldon Riley – Not the same
- Cipro | Andromache – Ela
Nella Seconda parte si esibiscono
- Irlanda | Brooke Scullion – That’s Rich
- Macedonia del Nord | Andrea – Circles
- Estonia | Stefan – Hope [break pubblicitario] Clip ‘I suoni della bellezza’
- Romania | WRS – Llamame
- Polonia | Krystian Ochman – River
- Montenegro | Vladana – Breathe
- Belgio | Jérémie Makiese – Miss you
- Svezia | Cornelia Jakobs – Hold Me Closer
- Repubblica Ceca | We Are Domi – Lights Off
Eurovision 2022, come si vota
Stasera il pubblico italiano non può votare. Ricordiamo, in vista della finale di sabato quando potremo rivotare, che NON SI PUO’ VOTARE PER IL PROPRIO PAESE. Venti voti disponibili via telefono, SMS e APP a pagamento.
Eurovision 2022, chi passa la seconda semifinale
Queste le 10 delegazioni che hanno passato il turno e sono arrivate in finale per effetto della combinazione tra i voti espressi dalle giurie nazionali e dal televoto, al 50%. In parentesi la parte in cui si esiberanno al Grand Final, sorteggiato dopo la vittoria.
- Belgio con Jérémie Makiese – Miss you (Seconda metà)
- Repubblica Ceca con We Are Domi – Lights Off (Prima metà)
- Azerbaijan con Nadir Rüstəmli – Fade to black (Seconda metà)
- Polonia con Krystian Ochman – River (seconda metà)
- Finlandia con The Rasmus – Jezebel (Prima metà)
- Estonia con Stefan – Hope (seconda metà)
- Australia con Sheldon Riley – Not the same (seconda metà)
- Svezia con Cornelia Jakobs – Hold Me Closer (seconda metà)
- Romania con WRS – Llamame (Prima metà)
- Serbia con Konstrakta – In Corpore Sano (seconda metà)