L’intrattenimento tv, la sua forza, i suoi costi, fra certezze e novità che non decollano
Le certezze, gli esperimenti e i costi della televisione d’intrattenimento di oggi
Allarme giallo per l’intrattenimento per le due ammiraglie di Rai e Mediaset, con poche certezze: Milly e Maria su tutte. La voglia, per altro giustificata di sperimentare c’è, ma forse questa andrebbe concentrata su Rai2. la rete che dovrà pensare più a rifarsi l’immagine e a catturare “l’altro” pubblico, piuttosto che fare ascolti immediati e l’approdo in estate del prossimo varietà Dalla strada al palco potrebbe essere un buon inizio in questo senso. Ma andiamo con ordine e torniamo sulle reti ammiraglie partendo da Rai1 e dal suo ultimo programma nuovo. L’esperienza di The Band conferma quanto sia difficile trovare nuovi formati d’intrattenimento che appassionino il pubblico. Malgrado l’indubbia professionalità di Carlo Conti e una giuria di vere star dello spettacolo da far invidia a tanti altri talent, il programma è andato ben al di sotto delle aspettative: Partito al 16% dopo la terza puntata è sceso al 12%, anche a causa della partita della Juventus, e si avvia ad un mesto finale.
Sorte simile, anche se non cosi negativa la scorsa stagione è toccata alla Canzone Segreta . Partito con un ottimo 19,34% ha chiuso al 15,70%, lasciando stare l’appendice finale che totalizzò il 13,70% di share, appendice che era sostanzialmente un puzzle di ciò che era già andato in onda. Insomma mescolare gli ingredienti è difficile e trovare nuovi titoli è davvero complicato. Anche gli esperimenti delle serate evento non hanno sortito grandi effetti per la storica Rete 1 della Rai. Il programma di Alessandro Cattelan, per carità bravo ragazzo (sempre più pericolosamente “eterno”) si è rivelato un buco nell’acqua con il 12% in entrambe le puntate. Se da questo punto di vista Rai1 piange, Canale 5 non ride. Tutte le novità sono state bocciate dal pubblico: Da Big Show precipitato sotto il 10% a Star in The star, triste fotocopia di Tale e Quale show e del Cantante mascherato, a Ultima fermata esperimento poco riuscito e rifiutato dal pubblico, va detto però costato poco, non di certo come lo show di Claudio Baglioni, costosissimo insuccesso di fine 2021.
I grandi successi della tv generalista si confermano Ballando con le Stelle, media vicino al 23% nell’ultima stagione, Tale e Quale show in grande risalita sempre sopra il 21% e con una buona tenuta anche dello spin off Tali e Quali che ha ottenuto un molto onorevole 18%. A questi due prodotti ormai storici si aggiungono due scommesse vinte: The Voice senior che ha chiuso la sua ultima stagione con un buon 18,70% di media con un andamento piuttosto costante e Il Cantante Mascherato che ha ottenuto più o meno la stessa media, ma con punte più alte. Partenza al 20%, leggera flessione e finale con quasi il 22%. Un risultato sorprendente e per certi versi eccezionale per uno spettacolo di tre ore che aveva solo i suoi momenti topici negli svelamenti, circa 5 minuti a puntata. Buona anche la performance di Arena Suzuki, del dominatore dell’access e trionfatore di Sanremo Amadeus, infatti confermato e pure allungato per il prossimo autunno, ma che ha però ha più il profumo dell’evento rispetto ad un programma seriale, che invece è Soliti ignoti, straordinario successo nell’access sempre di Rai1. Se parliamo di Canale 5, c’è un nome solo al comando si chiama Maria De Filippi che con Tu si che Vales, C’è Posta per te ed Amici fa ascolti altissimi con programmi che non invecchiano mai e che macinano anche ottimi consensi. Poi ci sono i reality: Il Grande fratello Vip ha avuto una stagione lunghissima e brillante fatta di due puntate settimanali e L’Isola dei famosi che alla fine si difende con grande onore dal punto di vista degli ascolti. Insomma niente di nuovo sotto il sole. Le uniche due novità degli ultimi anni sono appunto The Voice, in versione senior, con grande attenzione alle storie dei concorrenti e Il Cantante Mascherato.
Vista questa grande difficoltà a trovare nuovi titoli di intrattenimento si potrebbe pensare che sarebbe meglio rinunciare a lanciare nuovi varietà e produrre solo fiction, sempre molte gradite su Rai1 e un po’ meno su Canale 5. Ma questo sarebbe anti economico rispetto al mercato televisivo e a tutto il suo indotto. Parlando di costi, da una nostra piccola indagine riservata risulta che il costo di una fiction può variare dai due ai quattro milioni a puntata a seconda della lunghezza della serialità, mentre l’intrattenimento ha costi molto meno elevati e soprattutto utilizza -non sempre ma sulla carta più facilmente- molte risorse interne alle aziende. Costi che vengono addebitati ai vari programmi, ma che le aziende sosterrebbero comunque. Ma quali sono i programmi più costosi?
Esclusi gli eventi come il Festival di Sanremo e Eurovision, che hanno un grande ritorno pubblicitario, a Rai1 si sarebbe abbondantemente superato il milione a puntata per Da Grande di Alessandro Cattelan. Sempre intorno a quella cifra arriverebbe il costo de La Canzone segreta e The Band. Sotto il milione The Voice Senior, mentre Ballando con le Stelle e Tale e Quale show, a fronte di una raccolta pubblicitaria di un certo rilievo e di una pezzatura in termini di puntate più lunga, sono intorno ai 750 mila euro a puntata. Fanalino di coda Il Cantante mascherato che ha uno stanziamento intorno ai 650 mila euro a puntata. I programmi di Maria De Filippi volerebbero sempre intorno al milione a puntata, ma visti i risultati non è un problema per nessuno, mentre i reality hanno un costo nettamente inferiore vista la grande possibilità di ammortamento. Per intenderci Il Grande Fratello Vip è una vera e propria gallina dalle uova d’oro per Mediaset in questo senso, costa poco ed è spalmabile nel palinsesto con grande facilità, garantendo alla sua rete ascolti certi per un lunghissimo tratto temporale e su più serate per ciascuna settimana.
Morale della favola, Rai1 e Canale 5 hanno bisogno dell’intrattenimento e se ne facciano una ragione i profeti del nuovo e del cerchiamo il pubblico giovane. I giovani il venerdì e il sabato sera escono e comunque si concentrano sui social piuttosto che davanti ai televisori. I veri clienti in barba alle teorie sul target commerciale e idiozie varie sono gli over 50 e soprattutto gli over 65, che sono usciti quando erano giovani e ora stanno a casa e vogliono vedere qualcosa di divertente, emozionante e che li faccia distrarre rispetto all’ondata di ansia e di orrore che arriva nelle case dai Tg e dai Talk show. E quindi nella prossima stagione rivedranno gli stessi titoli con identica passione, Tu si que vales, Ballando con le stelle, Tale e quale show, Soliti ignoti, C’è posta per te, Amici, oltre a The Voice Senior e a Il Cantante mascherato che piaccia o non piaccia hanno superato l’esame. L’unico che conta. Quello del pubblico.