Eurovision Song Contest raccontato dalla Rai, tra access in stile Sanremo Start e Corsi Accelerati senza docenti
I corollari Rai all’Eurovision Song Contest vedono un corso accellerato per pricipianti mal fatto e un’anteprima ‘start’ in access prime time.
Come sta preparando la Rai il suo pubblico per l’avvento dell’Eurovision Song Contest 2022? Diciamo che pur avendo avuto qualche mese a disposizione, la sensazione è che l’azienda non abbia investito particolarmente nel creare un hype consapevole nel suo pubblico, forse ‘conscia’ del fatto che c’era tanto da recuperare. Venuto meno il progetto di una prima serata per raccontare la storia dell’ESC ai telespettatori di Rai 1, si è finiti per confezionare un contenuto per RaiPlay che viene trasmesso anche nel pomeriggio di Rai 2, con scarsi risultati d’ascolto. Direi anche comprensibilmente.
Dando, infatti, un’occhiata a Eurovision Story – Corso accelerato per principianti la sensazione è quella di trovarsi nel solito contenuto costruito per parlarsi addosso, basato sull’interazione tra ospiti che non ne sanno nulla – ma che fingono di saperne grazie alle schede degli autori -, condito dalle esibizioni degli ospiti o della resident band – che nulla aggiungono al racconto se non quello di occupare tempo – e infiocchettato da commenti para-ironici, ma del tutto superficiali, imbastiti sulle clip offerte dalla regia. Nulla che rappresenti un contenuto che aiuti una qualsivoglia conoscenza dell’ESC, anzi il tutto appare solo capace di rafforzare pregiudizi e ignoranza (“nel senso che ignora…“, cit.).
“Ma come sono vestiti? Ma come ci sono arrivati lì?” chiede Fabrizio Biggio, chiamato a ‘fare la parte’ dello spettatore inconsapevole (ruolo che immaginiamo non debba fingere), del simulacro del telespettatore medio (per quel che voglia dire) di Rai 1. Il bello è che il resto della ciurma, da Mauro Coruzzi alla conduttrice Melissa Greta Marchetto passando per gli Eugenio in Via di Gioia, non danno una risposta, limitandosi a ‘rafforzare’ l’incredulità – vera o presunta – di colui che dovrebbe fare la parte del ‘discente’ e al quale, invece, viene concesso il ruolo di ‘valutatore’. Non se ne sa e si parla, insomma. E il resto non interviene a spiegare effettivamente come si arriva all’Eurovision: non ne illustrano lo spirito, i meccanismi, le selezioni, l’importanza che in molte nazioni ha la selezione per ESC. Del resto per noi i Festival musicali si fermano a Sanremo. Unico barlume di lucidità e di conoscenza viene offerto da Noemi, ospite della prima puntata: di fronte ai commenti sul look degli indimenticabili Lordi, gruppo heavy metal finlandese che ha vinto l’Eurovision Song Contest 2006 con Hard Rock Halleluja, è l’unica a evidenziare la gran tecnica vocale necessaria per il growling. Un’occasione persa, che il pubblico non vede perché cogliere. Il parlarsi addosso per perdere tempo non è piacevole e l’intento didattico non trova sostanza, anzi l’atteggiamento è quello di una certa superiorità applicata a una discreta quantita di manifesta(ta) misconoscenza, reale o ostentata che sia. Un’occasione persa, che peraltro all’inizio era stata annunciata come spazio per i The Jackal, cui sarebbe stato affidato anche il commento live delle serate su RaiPlay.
Eurovision Song Contest Anteprima
Nella settimana dell’ESC l’access prime time di Rai 1 avrà sempre qualcosa che parla dell’Eurovision, ma a seconda dei giorni: il titolo scelto è ESC Anteprima e vedrà alla conduzione Gabriele Corsi e Cristiano Malgioglio, con Carolina Di Domenico. Come? Dipende dalle date, come dicevamo.
Nei giorni dell’evento – ovvero martedì 10 e giovedì 12 maggio per le due semifinali e sabato 14 maggio per il Grand Final – l’Anteprima dell’Eurovision Song Contest andrà in onda dalle 20.40 alle 21.00, quando la linea passerà al palco del PalaOlimpico con Mika, Cattelan e Pausini a condurre in inglese per il resto del mondo e le voci di Malgioglio e Corsi a commentare l’evento per il pubblico italiano di Rai 1.
Negli altri giorni (lunedì 9, mercoledì 11 e venerdì 13) Rai 1 ha predisposto una sorta di ESC Start, sul modello del Sanremo Start festivaliero, in onda subito dopo il Tg1 delle 20 per una durata di appena 5 minuti. Un modo, insomma, per ricordare al pubblico della rete che ‘esiste’ l’Eurovision anche nei giorni in cui non va in onda. Il ‘menu’ dell’anteprima prevede gag, brevissime interviste, qualche curiosità, qualche news, giusto come promemoria prima de I Soliti Ignoti – Il ritorno e la prima serata regolare dell’ammiraglia. Gli sponsor hanno diritto ai loro spazi…