Home Notizie Piazzapulita, Santoro: “In tv solo un punto di vista sulla guerra”. Mieli lo attacca

Piazzapulita, Santoro: “In tv solo un punto di vista sulla guerra”. Mieli lo attacca

A Piazzapulita Santoro attacca i media italiani: “Rappresentato solo un punto di vista sulla guerra”. Mieli: “Ieri ti ho visto da Costanzo”

29 Aprile 2022 01:56

Di nuovo a Piazzapulita, dopo la reunion con Corrado Formigli a distanza di oltre dieci anni avvenuta tre settimane fa. Michele Santoro si riaffaccia su La7 e sceglie ancora il programma condotto dal suo allievo per discutere di conflitto russo-ucraino.

Il giornalista campano sta sposando la linea della pace e di ‘antagonismo’ rispetto al racconto della guerra offerto dai media italiani. Una tesi riproposta anche da Formigli, con Paolo Mieli che però gli tiene testa, sfidandolo in campo aperto: “A me non devi raccontare la storia dell’informazione unica. Non c’è trasmissione dove non ci sia tutto, o qualcuno come te. E’ un’offesa per i giornalisti che stanno là. Ci sono fior di giornalisti, di tutto il mondo, alcuni pure tuoi allievi. Sono bravissimi. Sono tutti comprati dalla Nato?”.

Santoro dissente e sposta il tiro sui telegiornali: “Ridurre il peso dell’informazione alla manifestazione di un’opinione avversa è incredibile. Il punto è come viene raccontata questa guerra, non è il fatto che io venga invitato dentro a un talk, ma capire in che modo gli italiani sono messo a conoscenza della guerra. Non abbiamo un racconto che cambi prospettiva, c’è un’unica prospettiva. Il fatto che non ci sia un tg che possa assumere una posizione consapevolmente critica è una situazione unica nel Paese, non c’è mai stata in precedenza. Tutte le altre guerre hanno avuto telegiornali importanti che potevano interpretare un punto di vista diverso. In questo momento questo non c’è. Io non offendo nessun collega, ma tu dovresti sapere che la guerra ci viene raccontata spesso da giovani che vanno là a loro rischio e pericolo senza copertura dei loro editori. Devono vendere i loro pezzi ai giornali e ai tg. Cosa vuoi che facciano? Secondo te c’è una corrispondenza tra l’opinione pubblica contraria all’invio di armi e il modo di raccontare la guerra?”.

Parole che non smontano di un centimetro le convinzioni dell’editorialista del Corriere, che punge: “A te t’ho visto ieri al Maurizio Costanzo Show che dialogavi con Mentana, Mara Venier e Drusilla. Non lo dico per una sottolineatura ironico, ma perché fanno pubblico”.