CNN + chiude dopo un mese dal lancio della piattaforma: pochissimi gli abbonati
La risposta del pubblico americano si è rivelata abbastanza tiepida nonostante gli annunci altisonanti della vigilia.
La piattaforma di streaming del celebre canale all news CNN, CNN Plus, chiuderà i battenti il 30 aprile ad un solo mese dal debutto. Nonostante gli annunci altisonanti della vigilia, si tratta di un progetto che si è rivelato fallimentare.
Il motivo delle serrande abbassate anzitempo è da ricercare nel basso numero di abbonati: solo 150.000 persone hanno deciso di riporre fiducia nel nuovo canale che avrebbe dovuto garantire approfondimenti di un certo livello. Tutti gli abbonati avranno diritto al rimborso. L’investimento ammontava a 300 milioni di dollari, con molti dipendenti che saranno ricollocati o licenziati.
E dire che il canale aveva fatto un casting coinvolgendo dei pezzi da novanta: tra gli arruolati il giornalista di Fox News Chris Wallace, la cronista già in quota CNN Kasie Hunt e l’attrice Eva Longoria, famosa per aver recitato nella serie tv cult Desperate Housewives – Casalinghe disperate.
CNN Plus, definita come l’impresa più importante del fondatore Ted Turner dal giugno 1980, mese di lancio del network, era stato visto come il tentativo di entrare in un affollatissimo mercato dello streaming in cui sono già presenti top player del calibro di Netflix, Prime Video, Disney Plus, Hulu, ma il progetto poggiava su fondamenta debolissime.
Il canale evidentemente non si è dimostrato abbastanza attrattivo per gli spettatori, in quanto contrariamente al fratello maggiore non offre contenuti in diretta. Il costo dell’abbonamento a CNN Plus era stato fissato a 6 dollari al mese o 60 l’anno.
Tuttavia dietro il fallimento del progetto vi sarebbero questioni interne all’azienda Warner Bros Discovery, nata di recente dalla fusione tra Warner Bros e Discovery, una mancata integrazione dei prodotti, una vision in confronto agli investimenti che è stata cambiata in seguito al susseguirsi di diversi dirigenti al vertice.
Ricordiamo anche il primo calo in Borsa in 10 anni di Netflix, segno che il mercato dello streaming si sta ormai saturando.