L’Isola dei famosi, la bestemmia di Silvano Michetti e la profezia di Fausto Brizzi
A L’Isola tiene banco la bestemmia di Silvano Michetti dei Cugini di Campagna. Un episodio anticipato clamorosamente due anni fa da Fausto Brizzi
La bestemmia di Silvano Michetti. Gli spettatori de L’Isola dei famosi non parlano d’altro da lunedì sera, quando il componente dei Cugini di Campagna si è lasciato sfuggire quella che a tutti è parsa fin da subito una chiara imprecazione. Parole pronunciate sottovoce che hanno scatenato dubbi e quesiti, alimentati dalla rapida decisione di Mediaset Infinity di tagliare il passaggio incriminato nella puntata caricata in rete.
Ma mentre il pubblico era impegnato al Var, in attesa che il caso esplodesse del tutto, a strappare un sorriso è stato un clamoroso dèjà-vu generato dall’episodio.
Una scena analoga, quasi profetica, è infatti contenuta all’interno de La mia banda suona il pop, film di Fausto Brizzi uscito al cinema poco prima dell’arrivo della pandemia. Nella pellicola, Christian De Sica interpreta– guarda caso – un cantante in cerca di rilancio che per ‘sopravvivere’ accetta di partecipare a L’Isola delle Meteore, reality immaginario dal titolo e dal logo allusivo.
E così, Antonio Santopadre, ex voce dei Pop Corn con capigliatura e tinta che ricordano esattamente quelle di Michetti, è costretto a lanciarsi da un elicottero, pratica ormai ultradecennale a cui devono prestarsi tutti i concorrenti. Terrorizzato dall’altezza e dal rischio di farsi male, De Sica-Santopadre viene spinto giù, con il risultato di una bestemmia scandita al momento dell’impatto che ne provoca l’immediata squalifica una volta approdato sulla terraferma.
Parallelismi clamorosi con la vera Isola, dato che Michetti aveva impiegato parecchio tempo prima di lanciarsi in acqua, con la frase incriminata stavolta pronunciata quando già era giunto, stanco e provato, sulla spiaggia.
In tal senso, un precedente – seppur non così centrato – lo regalò Massimo Ceccherini, espulso nell’ottobre del 2006 proprio dall’Isola dei famosi in seguito ad una bestemmia esclamata a microfono aperto. Lo stesso attore che, undici anni prima ne I Laureati aveva vestito i panni di Pino Noferini, aspirante cabarettista che dopo mille provini e un’interminabile gavetta era riuscito ad ottenere un ingaggio in tv, salvo poi tirare un moccolo in diretta.
Sfortunato al botteghino nonostante fosse stato presentato in occasione della 70esima edizione del Festival di Sanremo, con performance in playback di De Sica, Ghini, Finocchiaro e Rossi avvenuta a notte fonda, La mia banda suona il pop raccontava la reunion di una band degli anni ottanta convinta a riesibirsi in Russia dall’offerta milionaria avanzata da un ricco oligarca. Se la similitudine con l’Isola è parsa clamorosa, la trama – al contrario – a soli due anni di distanza risulta per ovvi motivi straniante.