Home Notizie Mondiali, Italia fuori e Rai beffata. Ma l’investimento di un anno fa aveva un senso

Mondiali, Italia fuori e Rai beffata. Ma l’investimento di un anno fa aveva un senso

Mondiali senza l’Italia, ma l’acquisto dei diritti tv da parte della Rai risale ad un anno fa. E il paragone col 2018 non sta in piedi

25 Marzo 2022 16:01

Tutti fenomeni col senno di poi. Ma chi nell’aprile 2021 avrebbe immaginato un’Italia fuori dai Mondiali, oltretutto per la seconda volta di fila? La domanda sorge spontanea in queste ore nell’ambito del dibattito sui diritti tv della competizione acquisiti in esclusiva dalla Rai, ma senza la partecipazione della Nazionale azzurra.

L’analisi, tuttavia, andrebbe avviata solo dopo aver volto lo sguardo alla situazione di un anno fa. Se lo si facesse, si scoprirebbe che all’epoca l’Italia di Mancini era prima nel girone a punteggio pieno, grazie a tre vittorie su tre (2 a 0 all’Irlanda del Nord, 2 a 0 alla Bulgaria e 2 a 0 alla Lituania). La marcia appariva trionfale, i risultati utili consecutivi non si contavano più e sarebbero addirittura aumentati in seguito grazie alla vittoria dell’Europeo.

In quello scenario, dunque, la tv di Stato si fece avanti. Immaginando l’Italia dentro e già presa di mira per essersi garantita per Euro2020 “appena” 27 partite delle 51 totali, assicurate al contrario da Sky.

Va inoltre considerato che, fatta eccezione per la gestione di Giampiero Ventura, la qualificazione ad un Mondiale era sempre stata una formalità, dato che l’unico precedente disgraziato risaliva al 1958. Ecco allora l’investimento a scatola chiusa, stando alle indiscrezioni di 170-180 milioni, per un evento che per la prima volta andrà a svolgersi tra novembre e dicembre, in un periodo particolarmente prezioso in termini di ascolti e raccolta pubblicitaria.

Un esborso economico imponente che Viale Mazzini avrebbe potuto alleggerire (potrebbe tuttora, seppur con meno potere di trattativa) cedendo una parte delle gare ad altre piattaforme.

Legittime le osservazioni e le critiche, a patto però che si tenga conto di tutte le variabili e che non si avanzino paragoni col 2018, quando Mediaset comprò i Mondiali di Russia per molto meno (circa 80 milioni), ma un mese dopo il ko della Nazionale con la Svezia. Insomma, allora a Cologno Monzese erano al corrente dell’assenza dell’Italia e proprio questo aspetto andò a decretarne il corposo risparmio.

Se non si prende in esame tutto questo si fa demagogia, non corretta informazione.