Home Bridgerton Bridgerton 2, la conferma di un successo: trama, cast e recensione della serie Netflix

Bridgerton 2, la conferma di un successo: trama, cast e recensione della serie Netflix

L’amore e la ricerca del lieto fine confermano il “format” della produzione Shondaland, ma la vera novità sta nell’assenza di scene hot, e la cosa funziona

pubblicato 25 Marzo 2022 aggiornato 12 Dicembre 2023 15:25

Bentornati alla corte di Shondaland. E di Netflix, ovviamente. La collaborazione tra la casa di produzione di Shonda Rhimes e la piattaforma di streaming on demand più famosa al mondo continua: a febbraio abbiamo avuto Inventing Anna, ma il pezzo forte arriva da oggi, venerdì 25 marzo 2022, data scelta per aprire il mondo di Bridgerton 2.

Bridgerton 2, la trama

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Dopo il matrimonio tra Daphne (Phoebe Dynevor) e Simon (Regé-Jean Page, la sua uscita di scena viene spiegata già nelle prime puntate), a Londra è il momento di inaugurare una nuova stagione. La Regina Charlotte (Golda Rosheuvel) è pronta a designare un nuovo “diamante”, vale a dire una debuttante che sarà la più corteggiata dell’anno.

In città, intanto, arriva dall’India la famiglia Sharma, formata da Mary (Shelley Conn) e dalle sue figlie Edwina (Charithra Chandran) e Kate (Simone Ashley). L’intenzione di Mary e Kate è quella di fare in modo che Edwina, educata a questo scopo fin da piccola, possa trovare marito e, soprattutto l’amore.

La sua ricerca si incrocia con quella del Visconte Anthony Bridgerton (Jonathan Bailey), deciso a sposarsi non tanto per amore, ma per la necessità di dare una garanzia alla propria famiglia. Mentre tutti si convincono che sia Edwina colei che è destinata al suo cuore, Anthony non riesce a staccare gli occhi da qualcun’altra… Il tutto, mentre Penelope (Nicola Coughlan) deve cercare di mantenere il riserbo sull’identità di Lady Whistledown ed Eloise (Claudia Jessie) continua le sue indagini.

Bridgerton 2, la recensione

E proprio di mondo dobbiamo parlare, perché il creatore della serie Chris Van Dusen (che dalla prossima stagione -terza e quarta sono già state confermate- cederà il testimone alla nuova showrunner Jess Brownell) è davvero riuscito nell’impresa di trasformare una saga letteraria in una serie tv di successo. Bridgerton, in questa seconda stagione, non è più ovviamente la novità che ci ha sorpreso nel 2020, ma è un format che sa bene come lavorare.

Sapevamo già che ogni stagione della serie (così come ogni libro di Julia Quinn da cui è tratta) si sofferma su uno dei figli della famiglia Brigerton, lasciando sullo sfondo tutte le altre vicende che diventano una sorta di trama orizzontale multi-stagione. Non sapevamo, però, che nei nuovi episodi ci sarebbe stato un cambio di rotta sul fronte di alcune scene, quelle che fecero più clamore nella prima stagione.

© Netflix

Stiamo ovviamente parlando delle scene di s3sso che nel primo ciclo di episodi avevano visto protagonisti Daphne e Simon. Con il Visconte Anthony, invece, la strada intrapresa è un altra, quella del triangolo amoroso e, soprattutto, della tensione sessuale.

Quella capacità di far sentire l’alchimia tra due personaggi senza che questi addirittura si tocchino è centrale in questa seconda stagione e no, non deluderà i fan che, forse, si sarebbero aspettati qualche centimetro di pelle in più. Perché se è vero che la serie tv è diventata nota soprattutto per certe scene da bollino rosso, è anche vero che alla base del suo racconto ci sia sempre un romanticismo più classico, concentrato sulla ricerca del vero amore e sul lieto fine.

© Netflix

Succede così che Bridgerton 2 offre al pubblico dei punti fermi, come la saga legata alla scoperta dell’identità di Lady Whistledown o le disavventure economiche dei Featherington, ma al tempo stesso si fa forza su nuovi modi di intrattenere il pubblico sul fronte amoroso, dando così della vera aria fresca a tutto il racconto. In fondo, tornare su certe scene ed insistere sull’aspetto puramente passionale, non avrebbe affatto giovato alla serie.

Così facendo, invece, questa seconda stagione riesce a scorrere con maggiore naturalezza e coerenza rispetto al mondo creato da Van Dusen e sopra citato. Soprattutto Bridgerton si conferma come un prodotto che si inserisce perfettamente nel portafoglio di contenuti realizzati da Shondaland: un cast inclusivo, attenzione alla valorizzazione delle figure femminili, sentimenti ed un tocco di comedy sono anch’essi parte di un format con cui Rhimes costruisce ogni sua produzione. E visto il successo che riscontrano, la formula sembra essere quella giusta.

Bridgerton 2, il cast

© Netflix

Per questa seconda stagione è stato confermato gran parte del cast della prima, con ovviamente dei nuovi ingressi, rappresentati dalla famiglia Sharma e dai personaggi interpretati da Calam Lynch e da Rupert Young.

Jonathan Bailey è Anthony Bridgerton, protagonista della seconda stagione
Ruth Gemmell è Lady Violet Bridgerton, madre di Anthony e dei suoi fratelli e sorelle
Adjoa Andoh è Lady Danbury, colei che ospita le Sharma in Inghilterra
Golda Rosheuvel è la Regina Charlotte
Phoebe Dynevor è Daphne Bassett, protagonista della prima stagione
Luke Thompson è Benedict Bridgerton
Luke Newton è Colin Bridgerton
Claudia Jessie è Eloise Bridgerton
Ruby Stokes è Francesca Bridgerton
Will Tilston è Gregory Bridgerton
Florence Hunt è Hyacinth Bridgerton
Polly Walker è Lady Portia Featherington
Bessie Carter è Prudence Featherington
Harriet Cains, è Philippa Featherington
Nicola Coughlan è Penelope Featherington
Rupert Evans è Lord Bridgerton, il defunto marito di Lady Violet e padre dei loro figli
Shelley Conn è Lady Mary Sharma, madre di Edwina e Kate
Charithra Chandran è Edwina Sharma
Simone Ashley è Kate Sharma
Calam Lynch è Theo Sharpe, uno stampatore dalle idee rivoluzionarie
Rupert Young è Jack, il nuovo Lord Featherington, che giunge dall’America promettendo ricchezze a Lady Featherington

Bridgerton 2, location

© Netflix

La serie tv è stata girata in Inghilterra, soprattutto a Londra. Sono state scelte location come la Ranger’s House a Greenwich (la residenza dei Bridgerton), Lancaster House (gli interni della residenza della Regina), la Raf Halton, stazione della Royal Air Force (gli interni di casa Bidgerton), l’Holburne Museum a Bath (gli esterni della casa di Lady Danbury) e, sempre a Bath, la Royal Crescent (gli esterni della casa dei Featherington). La Leigh Court a Briston è stata usata, invece, per le numerose scene delle feste.

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