Ciao Darwin, a processo quattro dirigenti per incidente a un concorrente, ora tetraplegico
Gabriele Marchetti, 57 anni, vive da tre anni a letto. Il processo inizierà il prossimo 20 aprile, a tre anni dalla tragedia.
Il prossimo 20 aprile avrà inizio il processo contro i quattro dirigenti delle società produttrici di Ciao Darwin 8 – Terre desolate, a tre anni dalla tragedia che ha investito Gabriele Marchetti, 57 anni, rendendolo tetraplegico. Il concorrente aveva avuto un grave incidente nel corso del gioco del Genodrome.
Il 17 aprile del 2019 Marchetti è tra i concorrenti del popolare programma condotto da Paolo Bonolis su Canale 5: l’uomo deve saltare da un rullo all’altro, ma cade rovinosamente su una vasca, perdendo ogni forma di mobilità degli arti.
Tra gli imputati figurano Sandro Costa e Massimo Porta, entrambi di Rti, società confluita in Mediaset, con l’accusa di lesioni gravissime e di violazione delle leggi inerenti la sicurezza sul posto di lavoro. A loro si aggiungono Massimiliano Martinelli, ai vertici della società Maxima, che si era occupata dell’attrezzatura, e Giuliano Giovannotti di Sdl 2005 per quanto riguarda il casting.
Attualmente i legali della famiglia di Marchetti e Rti si trovano in trattativa per quantificare un risarcimento danni per le conseguenze sofferte da Marchetti con quella caduta. Secondo la Procura di Roma, il concorrente avrebbe dovuto almeno essere addestrato al Genodrome. Tuttavia nel mirino degli inquirenti è finita anche la location, a causa dei rischi che il 57enne avrebbe corso saltando da un rullo all’altro con una vasca sottostante dal fondo rigido e profonda un metro e nove centimetri.
Lo stesso conduttore di Ciao Darwin, Paolo Bonolis rilasciò delle dichiarazioni in merito all’incidente:
“Ovviamente siamo umanamente molto dispiaciuti dell’accaduto e siamo vicini a lui e alla sua famiglia, lo siamo stati fin dal primo momento. Abbiamo posto in essere tutte le misure necessarie, tutto quello che era necessario al suo immediato soccorso. Abbiamo costantemente monitorato tutto lo sviluppo della vicenda. Quindi, invitiamo a chi fosse davvero interessato di seguire solamente e nient’altro che le notizie ufficiali. Per rispetto del concorrente, della famiglia e, sopratutto, per rispetto della verità”.