And Just Like That, seconda stagione per il revival di Sex and the City (ma diteci che ci sarà anche Samantha, per favore…)
Il revival, dopo una partenza interessante, si è bloccato ed ha deluso su molti fronti. Solo il ritorno di Kim Cattrall potrebbe sistemare le cose…
Una seconda stagione per And Just Like That, vale a dire l’attesissimo revival/sequel di Sex and the City ordinato da Hbo Max, la piattaforma streaming dell’arcinota tv via cavo. Sorpresa? Non proprio: un po’ perché Sarah Jessica Parker aveva dichiarato che avrebbe volentieri ripreso il suo ruolo iconico di Carrie Bradshaw anche per un’eventuale seguito, un po’ perché la serie -che ha visto Michael Patrick King tornare nelle vesti di produttore e sceneggiatore- ha registrato sulla piattaforma che l’ha ospitata numeri record.
I dieci episodi della prima stagione sono stati rilasciati settimanalmente, proprio come in Italia, dove ad avere i diritti della serie è stata Sky (e Now per lo streaming). “Sono entusiasta di poter raccontare altre storie legate a questi personaggi vibranti ed audaci, interpretati da attori incredibili”, è stato il commento di King. “In realtà, siamo tutti entustiati. E così, all’improvviso… la nostra ‘sex life’ è tornata!”.
Il sequel di Sex and The City fa seguito a sei stagioni e 94 episodi della serie originale, a cui si aggiungono due film per il grande schermo. Le aspettative, va detto, erano molto alte, ed in un primo momento sembrano essere state tutte soddisfatte. Perché And Just Like That nei primi episodi intraprende una strada audace, che tiene conto del tempo che è passato, dei nuovi tempi che viviamo e soprattutto di quanto il racconto dell’erotismo in tv sia cambiato dal 2004 (anno del series finale di Sex and the City) ad oggi. Il problema è il “dopo”.
La trama di questo revival, va detto, poco prima della metà di stagione si ferma in un pantano di situazioni di cui, francamente, al pubblico poco interessa, creando episodi che ci portano a chiedere se davvero ritrovare Carrie, Miranda (Cynthia Nixon) e Charlotte (Kristin Davis) sia stata una cosa positiva.
Ma più di tutto, il vero errore di questo revival è stato quello di pensare di poterlo fare senza Samantha: Kim Cattrall ha dato veramente tanto al suo personaggio, tanto che se non si può pensare Sex and the City senza di lei, perché lo si potrebbe fare con un revival? La sfacciataggine, la schiettezza e la fresca onestà con cui Samantha Jones riusciva a descrivere ogni situazione in cui si ritrovavano le sue amiche faceva parte dell’essenza della serie originale. Tolta quella, ne rimane ben poco.
E’ vero che And Just Like That si è proposto da subito come qualcosa d’altro, ma l’assenza di Cattral, inutile girarci intorno, si è fatta sentire eccome. Per questo “non potevamo fare a meno di chiederci”: e se Samantha tornasse nella seconda stagione di And Just Like That?
Nella prima, abbiamo visto che gli sceneggiatori abbiano furbescamente lasciato la porta aperta al personaggio, sebbene questo non compaia mai: Cattral (ora impegnata in How I Met Your Father) è stata da subito categoria sulla sua intenzione di non avere più niente a che fare con la serie. Eppure, se davvero vogliamo trovare un senso a questa seconda stagione, è che Samantha possa decidere di sedersi ad un tavolo con le sue tre amiche di sempre.