Bridgerton 2, cast e creatore presentano la seconda stagione: “Meno scene di s3sso, ma l’intimità rimane, e ne varrà la pena”
Insieme al creatore della serie Chris Van Dusen il cast ha rivelato nuovi dettagli sulla seconda stagione: ora il protagonista è il Visconte Anthony…
Fonte: Netflix
Fino all’autunno scorso (ovvero prima dell’arrivo di Squid Game) è stata la serie tv originale più vista di sempre su Netflix. Ora, Bridgerton 2 ci riprova a conquistare quel pubblico rimasto incantato dalle atmosfere e dalla storia d’amore tra Daphne (Phoebe Dynevor) ed il Duca di Hastings (Regé-Jean Page). Ma la seconda stagione, com’è noto, sarà sì un seguito ma anche qualcosa di differente: come ha chiarito il cast alla presentazione della serie, ora l’attenzione si sposta sul Visconte Anthony Bridgerton.
Proprio il suo interprete Jonathan Bailey, che il pubblico ha già visto nella prima stagione, ha spiegato come il suo personaggio “si decide di trovare una moglie. Ma certa una donna che sia adatta ad esserlo, non è una decisione che viene dal cuore”. E come riveleranno gli otto nuovi episodi, per quanto sembri convinto di aver trovato la donna ideale, capiremo presto che non sarà così.
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A dare vita alla nuova stagione ed alla nuova storia d’amore raccontata, soprattutto due nuovi ingressi: quelli di Charithra Chandran e Simone Ashley, nei panni rispettivamente della giovane Edwina e di sua sorella Kate Sharma. Le due, insieme alla madre Mary (Shelley Conn), tornano dall’India. E per Anthony inizieranno i “guai”.
“Gli Sharma sono una famiglia molto interessante, non sono abituati alla vita che fanno gli altri personaggi, ma una ha l’altra”, ha spiegato Chandran, chiarendo che le tre componenti della famiglia “hanno una sorta di indipendenza rispetto agli altri e sono molto legate tra di loro, anche quando le cose non vanno come dovrebbero andare”.
Ed in effetti, qualcosa non va: perché se Edwina sembra essere decisa a dare il suo cuore ad Anthony, Kate si rende conto che il Visconte non cerca una donna da amare, ma una donna che ricopra semplicemente un ruolo. E fa di tutto per smascherarlo. Così facendo, però, gli si avvicina pericolosamente…
La dinamica offerta dalla prima stagione, in cui dopo la prima metà fatta di corteggiamenti e titubanze la passione ha preso il sopravvento, in Bridgerton 2 non si ripete: in altre parole, le scene erotiche sono molte di meno. Chris Van Dusen, creatore della serie e showrunner (fino a questa stagione, dalla terza in poi -il rinnovo c’è già per altre due stagioni– subentrerà Jess Brownell), ha chiarito di non aver mai pensato alle scene di sesso come fini a loro stesse:
“Per noi non è mai stata una questione di quantità di questo tipo di scene. Il nostro approccio all’intimità è lo stesso della prima stagione, e tramite esso raccontiamo una storia. Tutto deve servire ad uno scopo più grande. Quest’anno c’è una storia differente, Anthony e Kate sono molto diversi da Daphne e Simon. Tra Jonathan e Kate c’è molta chimica, l’erotismo si percepisce negli sguardi che si lanciano in alcune occasioni, nello sfiorarsi le mani. Riuscirete a percepirlo scena dopo scena: sapete che ci arriveranno, e quando avverrà ne sarà valsa la pena”.
Anche per questo, tra le varie parole usate dal cast presente per descrivere la seconda stagione (davanti ai giornalisti c’erano, oltre a Bailey, Chandran ed Ashley, anche Bessie Carter, Luke Newton, Golde Rosheuvel, Luke Thompson e Polly Walker) ci sono state “climax”, “montagne russe”, “volatilità” e “tensione”.
Di sicuro, però, altra parola d’ordine di Bridgerton -così come di tutte le altre serie targate Shondaland- è inclusione, ovvero fare in modo che davvero tutto il pubblico di tutte le etnie possa identificarsi con i personaggi che compaiono nella serie. Se nella prima stagione aveva destato un po’ di scalpore la scelta di far interpretare la Regina Charlotte ad un’attrice di colore -seguendo però delle teorie storiche secondo cui la sovrana non fosse effettivamente bianca-, ora troviamo nel ruolo di co-protagoniste due attrici di origini indiane.
E l’India la si percepisce anche nella colonna sonora: come nella prima stagione, numerosi successi pop sono stati reinterpretati rendendolo adatti all’epoca raccontata. Tra questi, “Material Girl” di Madonna, “Wrecking Ball” di Miley Cyrus, “Sign of the times” di Harry Stile, ma anche il successo bollywoodiano “Kabhi Khushi Kabhie Gham”.
La seconda stagione arriva dopo il già citato enorme successo della prima: il cast è preoccupato su come possa reagire il pubblico? “Io non sento la pressione, mi sento più rilassato”, ha detto Thompson, che interpreta Benedict Bridgerton. “Abbiamo questo mondo già creato in passato, abbiamo dovuto solo immergerci dentro”.
Sempre Thompson ha risposto anche a nome di tutto il cast quando gli è stato chiesto se avessero mai avuto dubbi se accettare o meno di lavorare in questa serie: “Fin da quando ho letto le mie prime battute, ho capito che questa sarebbe stata una grande serie, ambientata sì nell’Era della Reggenza, ma assolutamente credibile ai giorni nostri”. Una risposta che ha trovato d’accordo tutti gli attori.