Studio Battaglia, conferenza stampa. Le dichiarazioni di Barbora Bobulova, Lunetta Savino e Miriam Dalmazio
TvBlog ha seguito la conferenza stampa di presentazione di Studio Battaglia, nuova fiction di Rai 1 in onda da martedì 15 marzo.
Mercoledì 9 marzo 2022, è stata presentata ufficialmente la nuova fiction di Rai 1, Studio Battaglia, adattamento italiano di The Split, in onda da martedì 15 marzo, in prima serata, per quattro puntate.
Il cast vede la presenza di Barbora Bobulova, Lunetta Savino, Miriam Dalmazio, Giorgio Marchesi, Marina Occhionero, Michele Di Mauro, Thomas Trabacchi, Carla Signoris e Massimo Ghini. La regia è a cura di Simone Spada. Studio Battaglia è una produzione Palomar con Tempesta in collaborazione con Rai Fiction.
Alla conferenza di presentazione, alla quale ha presenziato anche TvBlog, erano presenti anche Luigi Mariniello di Rai Fiction, il produttore Nicola Serra di Palomar e la sceneggiatrice Lisa Nur Sultan.
Studio Battaglia, conferenza stampa: Barbora Bobulova, Lunetta Savino, Miriam Dalmazio
Barbora Bobulova interpreta il ruolo di Anna, la più grande delle sorelle Battaglia, un’avvocata che lascerà lo studio di famiglia per andare a lavorare in uno studio rivale e una donna apparentemente risolta per quanto riguarda la carriera e la famiglia ma con molte questioni in sospeso.
L’attrice, in conferenza, si è soffermata soprattutto con il confronto inevitabile con la serie originale:
Ringrazio tutti per avermi dato questa opportunità. Quello di Anna è un personaggio molto bello, come lo sono tutti. Sono tutti personaggi femminili pieni di sfumature. Donne in gamba che combattono battaglie sul lavoro e in campo sentimentale. Quando Simone mi ha affidato questo ruolo, sono andata un po’ in paranoia, mi sono sentita addosso una grande responsabilità. The Split è una serie fatta molto bene e il confronto rende la vita difficile a noi attori. È stato uno “sbarellamento” durato pochi giorni, però, poi abbiamo girato molto velocemente, tante scene al giorno. È stata una battaglia anche mia come attrice. È stato un bellissimo lavoro.
Lunetta Savino interpreta Marina, la madre delle tre sorelle Battaglia, donna autorevole e temibile che ha cresciuto le tre figlie da sola, riuscendo a far crescere il proprio studio legale fino a farlo diventare uno dei più importanti di Milano.
L’attrice pugliese l’ha definito un personaggio “piacevolmente scorretto”, cinico e dall’ironia tagliente:
Ringrazio la Rai, la famiglia che mi ospita da tanto tempo e che mi ha dato bellissime opportunità come attrice. Ho recitato personaggi unici, belli e complessi, che il cinema non mi avrebbe mai proposto. Non c’è polemica ma è la realtà. Questo è un personaggio nuovo per me. Questa storia, già sulla carta, era vincente. Non vedevo l’ora di fare una madre scorretta! È una donna che tiene il suo affetto ben mascherato. Anche come avvocato, ha una posizione molto diversa, preferisce farsi chiamare avvocato, al maschile. È stato un piacere grande interpretarlo.
Miriam Dalmazio, invece, è Nina Battaglia, la sorella di mezzo, donna libera e in carriera che, però, nasconde grandi fragilità.
L’attrice siciliana spera che i telespettatori non giudichino subito, negativamente, il suo personaggio:
Tra le tre sorelle, mi è sembrata la più piccola. Il mio personaggio rappresenta molti trentenni di oggi che non sanno che pesci prendere nella vita. Mi è sembrata una donna infantile, irrisolta. Ho dovuto trovare il modo per volere bene a questo personaggio e per far sì che il pubblico le volesse bene. Io vedevo solo le cose brutte di questo personaggio: il consumo di alcol, i rapporti amorosi occasionali… Mi sembrava tutto sinonimo di insicurezza, solitudine, congelamento emotivo. Mi sono aggrappata al suo rapporto con il padre che è fondamentale per il suo completamento di donna. Non la giudicate subito!
Marina Occhionero è la più piccola delle sorelle Battaglia, Viola, l’unica ad aver deciso di non studiare giurisprudenza, scegliendo la professione di baby-sitter:
Nella mia vita, sono figlia di avvocati, mi sono ritrovata molto. Il mio personaggio porta il grande tema dell’identificazione della persona con il proprio lavoro. Il bello della sceneggiatura è che non risolve i quesiti, non svela se è più importante il lavoro, l’amore, la famiglia. Tutti possiamo farci delle domande e questo, per me, è il bello di questa serie.
Nel corso della conferenza, Barbora Bobulova, Lunetta Savino e Miriam Dalmazio hanno anche parlato di una misteriosa avvocata che hanno contattato per una consulenza, durante la preparazione ai loro ruoli. L’esperienza di Miriam Dalmazio si è rivelata un po’ traumatica:
Mi sono spaventata quando mi ha invitato nel suo studio! Mi sono intimorita e non ci sono più andata. Mi ha risposto così: “Si chiama avvocato, non avvocata, non mi frega un “beep” del sesso, conta il ruolo!”. Mi è bastato questo!
Alla fine, l’unica attrice ad aver incontrato questo misterioso avvocato è stata Lunetta Savino:
La signora di cui non facciamo il nome, io l’ho conosciuta… Abbiamo anche giocato a burraco, l’ho battuta e lei mi avrà detestato!
Le tre attrici, oltre a The Split, hanno citato anche altri procedural o legal drama dai quali hanno preso spunto: The Good Wife, Damages (“Il mio personaggio ha un’ironia straordinaria che il personaggio di Glenn Close non ha!”, Lunetta Savino) e Suits.
Studio Battaglia, conferenza stampa: gli altri personaggi
Carla Signoris interpreterà il personaggio di Carla Parmegiani, un “personaggio dalle mille sfaccettature” di cui è stata citata una battuta emblematica, “Dammi il divorzio che merito!”:
A questa donna succederà davvero di tutto! Ma avrà anche la capacità di uscire, di rialzarsi, da situazioni molto dure. È stato un colpo per me leggerlo ma ho visto anche quello che questa donna riuscirà a fare. Vorrei che tutte le donne facessero la ola, vedendo questo personaggio!
Thomas Trabacchi, che interpreta il personaggio di Alberto Casorati, marito di Anna Battaglia, ha definito Studio Battaglia “una serie che mette le donne al centro del discorso”, concetto espresso anche da Giorgio Marchesi, che dà vita al personaggio dell’avvocato Massimo Munari, che ha dichiarato che “i personaggi femminili, difficilmente, sono stati raccontati come in questa serie”.
Studio Battaglia, conferenza stampa: le altre dichiarazioni
Simone Spada è il regista di Studio Battaglia:
Ringrazio chi ha puntato su di me e chi mi ha dato la possibilità di raccontare questa storia. È una serie che mischia i generi del classico e del moderno, soprattutto nei temi verticali che toccheremo in ogni puntata. Ringrazio il cast, dirigere attrice brave è un lusso per un regista. Speriamo che possa piacere al pubblico. Abbiamo raccontato la normalità. Non è una vicenda al femminile, è una vicenda di persone.
Terminiamo con le dichiarazioni della sceneggiatrice Lisa Nur Sultan:
The Split è una serie che mi è piaciuta tantissimo, per contenuto e per tono. Abbiamo raccontato la solidarietà femminile attraverso modi codificati. Il pubblico può farsi domande al termine di ogni caso. Ci tenevo molto a citare la pandemia in questa serie perché è importante rendere i personaggi ancora più reali. La pandemia ha influito molto sul numero delle separazioni e in una serie come questa era importante parlarne.