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Netflix sospende il suo servizio di streaming in Russia

Netflix blocca le sue produzioni in Russia in segno di protesta contro l’invasione in Ucraina. Prosegue il boicottaggio da parte dei media.

7 Marzo 2022 00:28

Continua senza sosta il severo boicottaggio ai danni della Russia come segnale di protesta contro la decisione di intraprendere un’azione militare contro l’Ucraina, purtroppo attiva da più di una settimana. Da giorni vi stiamo raccontando quelle che sono una parte delle conseguenze di una situazione che via via si sta facendo sempre più drammatica e che riguardano il campo dei media.

Reti televisive indipendenti russe portate alla chiusura per la pressione delle nuove normative sul fronte dell’informazione poste dalle autorità dello stato (di fatto un bavaglio alla libertà di stampa), interruzione delle trasmissioni delle all-news di origine russa in tutta Europa, principali aziende tv europee e non che decidono di ritirare i loro inviati dalla Russia (in Italia Rai e Mediaset hanno agito in breve tempo). Una situazione che costituisce un precedente nella storia e che ora si estende alle piattaforme streaming.

Netflix, uno dei servizi più popolari di streaming in tutto il mondo, ha deciso di sospendere le trasmissioni in Russia. A confermarlo è un portavoce della società al canale CNBC: “Date le circostanze di questa situazione, abbiamo deciso di sospendere il nostro servizio in Russia“.

Su Variety emergono altre informazioni che rilegano a questa decisione: Netflix già all’inizio di questa settimana aveva annunciato l’intenzione di fermare i progetti in programma, comprese le acquisizioni di produzioni originali russe. La piattaforma aveva in serbo quattro prodotti, tra cui una serie thriller in fase di lavorazione ed ora sospesa.

In più, proprio per via della legge messa in vigore e chiamata Vitrina TV all’interno di quest’ultima viene fatto presente che tutte le compagnie televisive aventi più di 100 mila abbonati (Netflix in Russia è approdato da circa 6 anni portando la somma degli abbonati a un milione) devono obbligatoriamente includere nel loro abbonamento la trasmissione di 20 canali di stato russi.

Netflix non si ferma solo alla sospensione del suo servizio, ma aggiunge dell’altro mettendo a disposizione gratuitamente il documentario del 2015 “Winter on Fire: Ukraine’s Fight for Freedom” di Evgeny Afineevsky (trad. Inverno di fuoco: la lotta dell’Ucraina per la libertà) un titolo facilmente intuibile anche senza traduzione. Candidato al premio Oscar come miglior documentario, aiuta a capire meglio il perché siamo qui a vivere con apprensione una guerra tra Russia e Ucraina. In particolare, il doc racconta le proteste degli Ucraini avvenute 8 anni fa, nel 2014, quando il governo decise di sospendere la firma sulla Deep and Comprehensive Free Trade Area (accordi commerciali con l’UE) per stringere rapporti più stretti con la Russia.

 

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