Neighbours, chiude la soap australiana da cui è nata Un Posto al Sole
La soap australiana Neighbours chiude dopo 37 anni e quasi 9.000 puntate: è stata ‘l’ispirazione’ di Un Posto al Sole.
Dopo 37 anni, Neighbours chiude i battenti: la soap opera australiana che ha debuttato nel 1985 terminerà le sue riprese a giugno e non avrà una nuova stagione. A determinare la chiusura alcuni problemi finanziari iniziati a febbraio, dovuti – come spiega TvLine e come pubblicato su Twitter – al fatto che uno dei maggiori ‘committenti’ della soap, la britannica Channel 5, ha deciso di dirottare l’investimento su altre produzioni originali. Non essendo riusciti a trovare un sostituto, la produzione non può continuare.
La notizia è arrivata un po’ come un fulmine al ciel sereno con un tweet pubblicato sul sito ufficiale della soap:
“Siamo addolorati di informarvi che, dopo 27 anni e quasi 9.000 puntate ,Neighbours termirà la sua produzione a giugno
“Siamo così dispiaciuti di dire che dopo quasi 37 anni e quasi 9.000 episodi trasmessi, dobbiamo confermare che Neighbors cesserà la produzione a giugno […] A causa dell’uscita di scena del nostro principale partner tv nel Regno Unito e nonostante la determinata ricerca di altri finanziatori non possiamo far altro che fermare la soap”.
“Sappiamo che per il nostro straordinario e fedelissimo pubblico questa è una immensa delusione, così come lo è per tutti noi. Vi ringraziamo per il vostro supporto e ci impegnamo a chiudere degnamente la serie, anzi in maniera incredibile. Da questo momento in poi non faremo altro che celebrare Neighbours”
si legge in un altro tweet sempre pubblicato dal profilo ufficiale della serie. Certo è che chiudere degnamente le storylines di una soap, tipologia di racconto nata per non terminare mai, non è operazione facile, per nulla. Le ragioni della chiusura di un prodotto del genere sono sempre economiche, vuoi perché legate a una progressiva perdita di ascolti – e qui la dimensione narrativa può avere le sue responsabilità – o perché le emittenti/produzioni hanno voglia di cose nuove (e anche qui il riscontro degli ascolti ha un proprio peso, ovviamente).
Fatto sta che Neighbours chiude, come già successo in passato ad altre colonne del genere soprattutto negli USA (dalla ‘giovane’ Capital alla più che veterana ‘Sentieri’). A differenza delle ‘cugine americane’, la serie australiana aveva in sé la natura della soap ‘all’inglese’, ovvero con una forte marca sociale, incentrata più sulle storie comuni che sugli intrighi economici e sentimentali di grandi dinastie. E questo tratto era quello che piacque a chi volle ‘portarla in Italia’: Neighbours è infatti il format da cui è nato Un posto al sole. L’idea di raccontare le vicende di un gruppo di famiglie vicine è stato il nucleo da cui si è sviluppato, in maniera del tutto local, l’idea global della serie. Se lì ì protagonisti condividevano l”ingresso su Ramsay Street, qui il nucleo iniziale si è ritrovato a condividere i diversi livelli di Palazzo Palladini, dal portierato al piano ‘nobile’. Una indigenizzazione del format che ha portato a un prodotto tutto italiano, per molti versi molto napoletano, che lo scorso ottobre ha festeggiato i suoi primi 25 anni.
Neighbours ha scritto un’ampia pagina della storia del genere, in fondo anche in Italia…