Belve, Francesca Fagnani: “La collocazione in palinsesto non mi piace. Intervistare Mentana? Mai, non uso la mia vita privata per fare ascolti”
“A Belve le interviste sono un braccio di ferro, ma non cerco lo scontro, a me interessa la notizia”. Francesca Fagnani presenta la seconda edizione
“La forza del format è nello stile delle interviste. Non ci sono libri da presentare, non ci sono servizi, non c’è un tavolino, è un’intervista. Il format è semplice. È un braccio di ferro, si può creare complicità tra me e l’ospite, oppure il contrario. Questa è la sua forza“. Così Francesca Fagnani, ai microfoni di TvBlog, presenta la nuova edizione (la seconda targata Rai) di Belve, in onda da stasera, in seconda serata, su Rai2. Una messa in onda preceduta dal caso Elettra Lamborghini (la sua intervista, già registrata, non sarà trasmessa questa sera, al suo posto quella a Paola Ferrari).
Quale criterio è stato usato per la scelta degli ospiti?
Gli ospiti devono essere belve, il che però significa tante cose: si può essere belve per coraggio e determinazione, ma anche per spregiudicatezza. Di sicuro devono essere persone che in qualche modo hanno lasciato il segno, nel bene o nel male. Persone che non danno l’impressione di aver fatto scelte di altri, persone che non sono gregarie.
Quale belva in questa edizione darà più filo da torcere a Francesca Fagnani?
Tra le interviste che ho già registrato, direi Morgan, è stata un’intervista ad alto livello di tensione. Personaggio complicato, difficile da gestire, ma mai banale.
Quale belva non sei riuscita ancora a intervistare?
Giuseppe Conte, che tramite Rocco Casalino mi ha detto subito di no. Mi hanno detto di no anche Selvaggia Lucarelli, che mi ha spiegato che preferisce guardare il programma da casa, e Maria De Filippi, che ho invitato l’anno scorso e che è stata una signora nella risposta.
Avverto un rischio, ossia quello che alla fine Belve di Francesca Fagnani sia tutto fumo e niente arrosto. Mi spiego: Belve nel titolo e nello stile, eppure gli scaxxi veri in tv avvengono in altri programmi…
Per me lo scaxxo è un fallimento, io non cerco lo scaxxo. Lo scaxxo è ovunque in televisione, mentre io considero molto più forte ascoltare nell’intervista l’ospite che si racconta in maniera inedita. Io sono una giornalista e la mia soddisfazione è avere una notizia tra le mani. Belve non è un talk e le mie domande non sono per forza scomode. Sono libere. Così come l’ospite è libero di non rispondere.
Ti piace la collocazione in palinsesto?
Che ti devo dire (ride, Ndr)… sarei bugiarda se ti dicessi che mi piace la collocazione. Andiamo contro Quarto Grado, Il cantante mascherato, la fiction di Canale 5, la coda di Fratelli di Crozza e io prima c’ho un telefilm all’ennesima replica (N.C.I.S., in realtà è in prima visione, Ndr). Se devo fare la diplomatica, ti dico che è una collocazione molto difficile. Partiamo alle 22.55, cioè quando gli altri programmi salgono nella curva degli ascolti. E, parliamoci chiaro, non ho traino. Ma partire entro le 23.00 mi fa piacere, perché significa avere rispetto verso il pubblico. I programmi che vanno in onda dopo mezzanotte mi sembrano insultanti per le persone che ci lavorano e per il pubblico. Belve non può vincere sugli ascolti, gioca un altro campionato. L’anno scorso il titolo si è affermato, la sfida ora è esistere e far parlare di sé.
La regina di giornalismo, come hai ribattezzato a Le Iene la giornalista tv che “non gradiva la mia presenza perché intorno a sé voleva solo colleghi maschi”, ci sarà a Belve?
No. In passato l’ho invitata, ma mi ha detto di no. E no, non mi interessa svelare chi sia. Quel discorso a Le Iene l’ho fatto per dire come la nostra categoria che spende parole per la parità di genere è la prima a non fare nulla per realizzarla. E che la parità spesso è ostacolata dalle donne stesse.
Belve continuerà o ritieni sia giusto lasciare spazio al brand Fagnani?
Io non credo nel brand Fagnani. Credo che la mia personalità si esprima bene in Belve e quindi spero di continuare a fare cose che mi somigliano. Mi continua a interessare il mondo del reportage, ma ora sono concentrata su questa seconda edizione di Belve, anche se sarei felice di sperimentare cose nuove in futuro.
Intervisterai e intervisteresti mai il tuo compagno Enrico Mentana?
Sarebbe una cosa furba acchiappascolti. Non lo farei mai, sono molto gelosa della mia vita privata. Le cose che devono chiedere ad Enrico, le chiedo a casa. Non mi sembrerebbe onesto utilizzare la mia vita privata per fare ascolti, sarebbe troppo facile.