Insider, una scelta coraggiosa portata avanti con orgoglio da un buon Saviano
Saviano intesse una narrazione coerente e precisa, che rischia però di limitarsi esclusivamente alla sua sola voce. La recensione di Insider.
Indubbiamente coraggiosa la scelta di prevedere 110 minuti di prima serata, in onda al sabato sera, dedicati esclusivamente al racconto della mafia. Insider, con alla conduzione Roberto Saviano, coinvolto direttamente nella tematica, elemento sottolineato ulteriormente nella prima puntata dall’intervista ad Anna Carrino, compagna del boss Francesco Bidognetti, colui per il quale Saviano si trova sotto scorta da 15 anni, ha il pregio di portare su Rai3 una tematica poco affrontata in tv, ancora di meno in prima serata.
La pregiata collocazione scelta viene però bilanciata dalla serata del sabato, quando il programma ha il vantaggio di non avere una concorrenza dello stesso genere (non ci sono sulle reti generaliste programmi d’informazione o di approfondimento giornalistico), a differenza di tutti gli altri giorni della settimana, ma lo svantaggio di essere in una serata prefestiva, dove sicuramente il pubblico televisivo tende a ricercare un offerta diversa, fatta di intrattenimento e svago.
Negli ultimi anni più volte sono stati però proposti al pubblico del sabato sera anche prodotti diversi, come ad esempio le divulgazioni dal carattere artistico di Alberto Angela. Con Insider il terreno affrontato appare ovviamente decisamente diverso e sicuramente più ostico, nonostante Saviano faccia un ottimo lavoro per cercare di rendere accessibili al pubblico tutte le complesse dinamiche che si nascondo dietro le diatribe dei clan mafiosi. Uno stile comunicativo apprezzabile o meno, che fa ancora una volta un punto di forza la concretezza della propria esperienza che, come il giornalista continua a testimoniare, si ritrova a vivere tutti i giorni.
Il programma punta a scavare a fondo nelle complessità organizzative del mondo mafioso, tutte raccontate dal solo Roberto Saviano, che in studio si circonda delle immagini dei boss e degli articoli che riportano alcune delle vicende che hanno più segnato, direttamente o indirettamente, la vita di Anna Carrino, la cui testimonianza e intervista passa straordinariamente in secondo piano rispetto al complessivo racconto imbastito nel corso della puntata.
Il narratore c’è (e in materia non si poteva scegliere probabilmente nessuno di migliore), Insider invece deve ancora trovare un vero punto nodale attorno a cui ruotare, aggiungendo una necessaria alternanza narrativa per spezzare la mono-espressività che altrimenti rischia di caratterizzare in maniera limitante il programma.