Pam & Tommy, su Disney+ la miniserie che ci porta dentro lo scandalo della videocassetta di Pamela Anderson e Tommy Lee
I primi 3 episodi in streaming da oggi, rilascio settimanale per le prossime 5 settimane.
Debutta oggi mercoledì 2 febbraio con i primi tre episodi la miniserie Pam & Tommy su Disney+ (e se non la doveste trovare ricordati di togliere ogni limite d’età al vostro profilo), in perfetta contemporanea con gli Stati Uniti e lo streaming Hulu. La miniserie scritta da Rob Siegel e DV DeVincentis, diretta da Craig Gillespie (I, Tonya), è prodotta da Seth Rogen che ne è anche protagonista e ha sviluppato l’idea. Pam & Tommy ci trascina nel cuore degli anni ’90 per raccontare la travagliata storia d’amore tra Pamela Anderson e Tommy Lee (Lily James e Sebastian Stan) e soprattutto lo scandalo della vidoecassetta “privata” trafugata e diffusa attraverso le prime forme di internet.
Pam & Tommy, la trama
Pam & Tommy cavalca la nostalgia degli anni ’90, quando Internet era ancora agli esordi e il mondo era molto diverso rispetto a oggi, che abbiamo già intravisto in Yellowjackets, Cruel Summer e nel racconto dello scandalo Lewinsky-Clinton in American Crime Story. Al centro c’è l’incredibile storia vera del sex tape di Pamela Anderson e Tommy Lee, rubato dalla casa della coppia da un operaio scontento e diventato un fenomeno globale in parallelo all’ascesa di internet. Dal semplice scambio di videocassette nel 1997 diventa uno scandalo internazionale grazie al web.
La miniserie non è un legal drama, non è un’inchiesta o una docuserie, ma in parallelo allo scandalo racconta la storia d’amore di Pamela e Tommy, racconta gli anni ’90 con la musica che ha caratterizzato quegli anni, il mondo sfrenato delle star di quel periodo, la tv e il mondo musicale di quel periodo. Ma è anche una sorta di avvertenza sul rapporto tra privacy, tecnologia e celebrità, rintracciando le origini della nostra attuale era della Reality TV in un nastro rubato visto da milioni di persone, che in realtà era destinato solo ai due protagonisti.
Pam & Tommy, la recensione
Il senso dell’operazione Pam & Tommy è tutto nella domanda che Jay Leno fa con il suo sorriso bonario a Pamela Anderson in diretta tv “com’è avere questa visibilità?” riferendosi naturalmente alla videocassetta “orribile, devastante” risponde Lily James/Anderson dopo un momento di sostanziale sbigottimento per la domanda stessa. Oggi dopo le campagne del #metoo, dopo le battaglie per il ruolo della donna e contro le molestie, in un mondo senza più privacy in cui tutti siamo esposti sulla rete, era il momento adatto per riportare tutti sulla terra e ricordare che dietro ogni azione ci sono delle conseguenze.
Craig Gillespie si prende il suo tempo, costruisce puntata dopo puntata la vicenda, per poi mettere al centro Pamela Anderson, la donna ferita e dimenticata, come se fosse normale darsi di gomito tra amici parlando di quel video, o incensare Tommy Lee per le sue prestazioni, come se fosse normale giudicarla con uno sguardo per una cosa privata che nessuno aveva intenzione di rendere pubblica. Trasformata in donna oggetto da una tv in cui correva su una spiaggia in costumi succinti e le inquadrature erano pensate per mettere in luce il suo lato B, Pamela Anderson non aveva dignità d’esistere se non in funzione del desiderio degli altri. Pam & Tommy rende giustizia alla sua figura ma senza santificarla, senza trasformarla. Pamela era un’ingenua ragazza di provincia che sognava la gloria per lasciare la propria vita e che ha colto ogni occasione che le si è presentata, senza mai rinnegare nulla di quello che ha fatto. Ma al tempo stesso è una donna che non avrebbe voluto vedere la propria intimità esposta in tal modo e non protetta da leggi e avvocati.
La miniserie restituisce tutte le storture di un’epoca, in cui la privacy sembrava facile da mantenere, in cui internet ancora non era presente nella vita di tutti i giorni, in cui le star godevano quel lusso sfrenato ed esagerato figlio di una sorta di apparente benessere degli anni ’90, con la sua paura che potesse esserci un paparazzo in giro e non temendo ogni singola mano con un telefono. Pam & Tommy restituisce tutto quel senso di precarietà di un decennio di passaggio, in bilico tra antico e moderno. Tommy è la rockstar ancorata al suo passato glorioso travolto dal tempo che cambia. Rand è l’ingenuo bonario che però coglie subito ogni occasione per provare a cambiare la sua vita.
Pam & Tommy permette anche una riflessione sul mezzo di diffusione che influenza la narrazione. Guardando la miniserie ci si può accorgere come la struttura narrativa è costruita intorno ai “neri pubblicitari” ai blocchi della pubblicità, ottenendo così sia un effetto retrò che rimanda alla serialità anni ’90 da generalista, dall’altra alla presenza del piano con pubblicità di Hulu, la piattaforma che lo distribuisce negli USA.
Un’altra particolarità è la modalità di rilascio. Hulu frequentemente distribuisce i propri prodotti caricando inizialmente i primi 3 episodi e poi proseguendo settimanalmente. Adeguandosi a questo rilascio i primi 3 episodi sono fortemente introduttivi con la videocassetta incriminata che praticamente non è presente, mentre si preferisce presentare i personaggi di Rand e di Pamela e Tommy creando il background necessario per i successivi eventi che il pubblico scoprirà settimana dopo settimana (con durata di episodi variabile ma questa è una brutta pratica introdotta da Netflix con lo streaming e il binge-watching e che impedisce di pianificare al meglio la visione).
Pam & Tommy, il (fondamentale) cast
I due protagonisti Pamela Anderson e Tommy Lee sono magnificamente interpretati da Lily James (vista in Downton Abbey) e Sebastian Stan il soldato d’Inverno Marvel, entrambi capaci non solo di diventare molto simili all’originale ma anche di dar vita a personaggi reali e realistici oltre le maschere imitative. Accanto a loro il produttore Seth Rogen interpreta Rand, l’operaio che con il suo furto è motore di tutta la vicenda. Nick Offerman è Miltie il produttore di cinema porn0 che aiuta Rand nell’operazione. Inoltre nel cast troviamo anche Taylor Schilling nei panni di Erica, Andrew Dice Clay è Butchie, Mozhan Marnò è Gail Chwatsky.
Pam & Tommy, la programmazione
I primi tre episodi di Pam & Tommy arrivano da oggi mercoledì 2 febbraio in streaming su Disney+. La miniserie è composta da 8 episodi, quindi i successivi 5 saranno rilasciati settimanalmente ogni mercoledì fino al 9 marzo.
Pam & Tommy, il trailer
Pam & Tommy il pene di Sebastian Stan e Disney+
Naturalmente la vicenda di Pam & Tommy non è consigliata ai minori, infatti negli Stati Uniti la miniserie viene diffusa in contemporanea con il resto del mondo ma sulla piattaforma di streaming Hulu. Tra le scene più curiose e inaspettate c’è un nudo frontale di Sebastian Stan con tanto di dialogo con il proprio pene mosso in modo digitale (naturalmente) e doppiato da Jason Mantzoukas in originale.
In Italia Disney+ è una piattaforma adatta a tutti e non solo a minori e famiglie. Per poter proteggere i più piccoli dai titoli non adatti, non solo si può creare un profilo “bambini” in cui ci saranno contenuti adatti solo a loro, ma si può impostare un limite di accesso ai contenuti adulti creando dei profili cui si accede solo tramite PIN così per evitare che per sbaglio un minore possa entrare in un profilo non adatto. La presenza del brand Star ha arricchito Disney+ rendendo una piattaforma per tutti, ma al tempo stesso è necessario evitare che un bambino possa finire per sbaglio su una serie o un film non adatti.
Pam & Tommy avrà una seconda stagione?
Se vi state chiedendo se Pam & Tommy avrà una seconda stagione, la risposta è ovviamente no. Si tratta di una miniserie che in 8 episodi racconta una storia ben precisa. Proseguire non avrebbe senso nè potrebbe trasformarsi in antologia avendo nel titolo i nomi dei protagonisti.