Porta a Porta, per il Quirinale Bruno Vespa inaugura il pallottoliere
Porta a Porta parla della corsa al Quirinale e Bruno Vespa accoglie un pallottoliere in studio per contare le probabilità dei candidati
Non solo i plastici del Quirinale e di Montecitorio. A Porta a Porta arriva anche il pallottoliere, usato per segnare le probabilità di elezione dei vari candidati alla Presidenza della Repubblica. E’ l’ennesima trovata di Bruno Vespa, allo scopo di alleggerire un dibattito che a fine giornata deve garantire approfondimento ma al contempo anche una buona dose di leggerezza.
L’abaco – che era già apparso nei giorni scorsi a L’Aria che tira – è tutt’altro che indispensabile. Di fatto, non è altro che un pretesto per chiedere un pronostico ai presenti. Dieci palline per ogni colonna, ciascuna delle quali attribuite ai papabili. Ad essere interrogati, tra gli altri, Monica Maggioni, Marcello Sorgi, Maurizio Molinari, Pietro Senaldi, Agnese Pini e Massimo Martinelli.
Vengono citati i soliti noti: Draghi, Casini, Cartabia e Mattarella. “Resto ancora incredulo all’idea che si possa arrivare a Mattarella”, confessa il padrone di casa. “E’ stato un grande presidente, ha davanti a sé il fantasma del biennio di Napolitano. Spiegatemi un motivo per cui Mattarella dovrebbe accettare un bis. Uno”.
Il più divertito dal fuori programma appare proprio Vespa, che in questo modo coglie pure l’occasione per tornare a condurre in piedi dopo la rivoluzione post covid che ha introdotto in studio l’ormai abusato tavolo a semicerchio, con divanetti storici spediti in soffitta.
Da evidenziare inoltre la presenza fissa della direttrice del Tg1 in queste giornate di scrutinio. Un ‘duetto’ timbrato dall’apparizione del logo del telegiornale sullo schermo, di fianco a quello della trasmissione.