I Delitti del BarLume, anche Sky ha il suo “classico”
La saga di Sky è sempre più improntata alla commedia, e detiene un record: è la prima serie italiana ad aver inserito la pandemia nei suoi racconti
Fonte: Giacomo Bevilacqua
Anche Sky Italia ha la sua serie tv dei record: è I Delitti del BarLume, una produzione che ormai da tempo inaugura l’inizio dell’anno della pay tv, con due nuovi episodi che ogni gennaio vengono mandate in onda su Sky Cinema e su Now. Il BarLume è uno di quei casi in cui da un fenomeno letterario si genera una serie tv che, con il passare del tempo, diventa autonoma.
Di fiction italiane tratte da libri di successo ce ne sono tante: basti pensare al classico Montalbano o all’irriverente ma brillante Rocco Schiavone, senza dimenticarci dell’Amica Geniale. Anche I Delitti del BarLume ha avuto la stessa origine: dietro la serie, va ricordato, c’è il successo ottenuto in libreria da Marco Malvaldi, che ha fatto esordire la serie del BarLume nel 2007. In tutto, ad oggi, sono usciti otto romanzi, una raccolta di racconti e tredici racconti contenuti dentro alcune antologie, il tutto edito da Sellerio.
Un materiale abbastanza corposo, ma che evidentemente non basta più, considerata la longevità di cui I Delitti del Barlume può vantarsi: gli episodi vanno infatti in onda dal 2013, ininterrottamente ogni anno (fatta eccezione per il salto di poco più di dodici mesi dalla prima alla stagione stagione). E allora che si fa? Semplice: si scrivono sceneggiature originali.
E così, dal 2018 ad oggi, la serie ha raccontato più storie originali, scritte appositamente per la tv, che adattamenti da quanto scritto da Malvaldi (sette contro tre). Una commistione che ha trasformato la serie tv del BarLume, facendola diventare qualcosa di sempre più differente da come l’abbiamo conosciuta.
La stessa presenza dei “vecchini” è cambiata: se nelle prime stagioni erano loro, insieme al “barrista” Viviani (Filippo Timi) a condurre le indagini non ufficiali che però portavano alla fine all’arresto del colpevole, ora i quattro sono più un pretesto per alimentare la commedia di cui sopra e, soprattutto, per avere uno sguardo in più alle vicende degli altri personaggi.
Vicende che, come detto, prendono ormai sempre più spazio: I Delitti del BarLume, sebbene mantenga nel titolo la componente gialla, è cresciuto fino a diventare un passatempo piuttosto che un mistero da risolvere. E’ un male? Assolutamente no: trattasi di una scelta che permette di differenziarsi da altri prodotti simili, un lusso che questa serie può permettersi di prendere, grazie agli anni di messa in onda.
Una naturale evoluzione, verrebbe da dire, per la produzione seriale Sky Original più longeva di sempre: un record non da poco nel panorama seriale, che ha spinto Sky a creare altre collection di film-tv, come Cops-Una banda di poliziotti e Petra.
A questo merito, però, a I Delitti del BarLume se n’è aggiunto un altro più recente: essere stata la prima serie italiana ad aver affrontato la pandemia e ad averla inserita nella propria sceneggiatura. Già nell’ottava stagione, quella andata in onda nel gennaio 2020, i personaggi di Pineta si erano ritrovati alle prese con videochiamate, distanziamento e mascherine. Anche nei nuovi episodi la pandemia è presente, seppur in misura minore, ma con i personaggi pronti ad indossare i dispositivi di protezione all’occorrenza. Un primato non da poco, per una serie capace di tenere compagnia al pubblico da così tanto tempo.
[Il visual che vedete come immagine di copertina è stato realizzato dal fumettista Giacomo Bevilacqua]